Quale gruppo di continuità comprare? Nella nostra guida, ecco alcuni consigli per scegliere i migliori UPS per il proprio ufficio o PC: tra Eaton, Trust, Riello e APC
L’acquisto di un gruppo di continuità, o UPS, è fondamentale in certi ambienti professionali. Grazie ad UPS adeguati, uffici e aziende possono garantire energia ai propri dispositivi anche in caso di blackout, nonché proteggere adeguatamente i propri sistemi da picchi di corrente e altre eventualità che possono causare danni anche ingenti. Quale gruppo di continuità comprare? Prima di consigliarvi i migliori, ci sono diversi aspetti da prendere in considerazione.
1 Di quanta energia ha bisogno un gruppo di continuità?
È la prima domanda da porsi quando si cerca quale gruppo di continuità comprare, soprattutto nel caso di un sistema complesso. Quanti watt consuma il proprio sistema? Se i dispositivi necessitano di più energia rispetto a quanta sia effettivamente generata dall’UPS, andranno a spegnersi a prescindere da quanta carica sia rimasta nella batteria. Se i watt consumati non sono indicati nei rispettivi manuali di istruzioni, potete acquistare un misuratore di watt e controllare ogni dispositivo. La somma finale dei watt richiesti sarà la base minima da cui partire nella ricerca dell’UPS migliore per le proprie esigenze. In realtà, le cose sono più complicate, perché la quantità di energia fornita dal gruppo di continuità è spesso indicata dalle lettere VA (Volt-Amps). Come adeguare questo valore ai watt rilevati?
2 Potenza attiva e potenza apparente dell’ UPS
È qui che entra in gioco la differenza che intercorre fra potenza attiva e potenza apparente. Per acquistare l’unità adatta, è fondamentale capire che i valori watt-VA non sono equivalenti. La potenza attiva è infatti indicata in watt, mentre la potenza apparente è il valore in VA che troverete indicato sull’UPS (il più comune di livello consumer è 1500 VA). Il rapporto fra questi due valori indica il fattore di potenza. Senza entrare nella considerazione, molto tecnica, del perché la potenza attiva è sempre inferiore alla potenza apparente (e la differenza fra resistenza e impedenza), vi basti sapere che il valore VA sul gruppo che intendete acquistare deve essere all’incirca del 40% superiore rispetto ai watt complessivi del sistema (o il dispositivo) che intendete proteggere.
3 Batteria interna o esterna?
Per la maggior parte degli UPS destinati ad usi casalinghi (protezione di router, PC, laptop etc.), una batteria interna da 12 volt può bastare. Ogni altra destinazione d’uso richiederà un’unità dotata di batteria esterna, facilmente sostituibile e con la possibilità di essere collegata in serie. Questo permette di aumentare il voltaggio complessivo di ampere-ora in modo da ottimizzare al meglio il fabbisogno energetico del sistema.
4 Quanto tempo sulla batteria?
Questo è un dettaglio importante. Molti utenti utilizzano un UPS solo per guadagnare quei pochi minuti per poter spegnere efficacemente i propri sistemi, altri invece necessitano di continuare a lavorare, o comunque tenerli in funzione, durante un intero blackout (o buona parte di esso). Per capire quanto durerà la batteria di un UPS, è necessario riferirsi alle informazioni fornite dai produttori. Nella maggior parte dei casi, troverete grafici esplicativi sulle confezioni o nella descrizione online del prodotto. Giusto per fare un esempio, un UPS di fascia business medio/bassa può rifornire un sistema di 100 watt per circa un’ora. Più il wattaggio sale, meno saranno i minuti a disposizione.
5 Di quante prese ha bisogno l’UPS?
Una buona regola per determinare il numero di prese consiste nell’aggiungerne due al numero di cui si ha effettivamente bisogno. In una dimensione di piccolo ufficio, o ufficio casalingo, i dispositivi da coprire non dovrebbero essere più di un modem, un router e un piccolo server. Aziende più grandi, ovviamente, potrebbero avere bisogno di molti più ingressi. Un particolare a cui fare attenzione è l’effettiva funzione delle prese, dato che su molti gruppi di continuità ci sono prese dedicate solo alla protezione da picchi tensivi e non collegate alla batteria che entrerà in funzione durante un blackout.
6 Tre tipi di UPS o Gruppi di continuità
Sono tre le tipologie di UPS disponibili sul mercato. Conosciamole, per sapere quale UPS comprare: ci sono quelli Online (a doppia conversione), sono i meno diffusi in ambito domestico a causa del costo elevato. La corrente alternata in ingresso viene convertita in corrente continua e, successivamente, riconvertita in corrente alternata “pulita” che alimenta i dispositivi collegati. Line-interactive, dai prezzi più accessibili, dove la corrente in ingresso viene controllata solo nel caso di picchi e variazioni molto alte. Infine, Offline, i più economici – a volte a prezzi stracciati – ma anche i meno sicuri. La corrente in ingresso alimenta direttamente i dispositivi, mentre l’alimentatore dei gruppi di continuità mantiene la batteria pronta ad intervenire nel caso di sbalzi.
7 Chi deve acquistare un UPS o gruppi di continuità?
L’acquisto di gruppi di continuità per pc o no è correlato alla situazione professionale, e chi salva dati importanti su una LAN farà bene a proteggere a dovere il server di archiviazione. Detto che l’uso crescente del cloud lo ha reso ridondante in alcuni casi, un UPS (o un sistema di gruppi di continuità) rimane soluzione quasi obbligatoria per aziende di medio-alto livello che sfruttano reti complesse e che hanno bisogno di proteggerne i vari nodi. In ambito casalingo ci limitiamo invece a consigliarlo solo a coloro che non possono stare senza rete e si sentono perduti ad ogni blackout. Per questo tipo di clientela, il consiglio si rivolge verso gruppi di continuità a prezzi estremamente economici. Il tempo di durata non è infinito e i dispositivi collegabili non sono tanti, ma nella maggior parte della situazione farà il proprio dovere.
8 Quale gruppo di continuità comprare
Per rispondere alla domanda, vi proponiamo una carrellata dei migliori UPS presenti sul mercato dell’online. Sono tutti a prezzi ribassati, visto che il venditore è l’affidabile Amazon. I brand da noi recensiti sono Eaton, Trust, Riello, APC, CyberPower, Vertiv ma l’elenco potrebbe continuare. Le specifiche più tecniche comunque, le trovate all’interno dei link al marketplace. Non certo la guida definitiva, ma un ottimo punto di partenza per capire quale gruppo di continuità comprare.
Eaton 5P 850I 850VA Torre Nero gruppo di continuità (UPS)
La serie Eaton 5P è tra le più vendute del brand statunitense (con sede a Dublino). Tra i tanti, vi consigliamo questo onestissimo 5P850I: a forma di torre, di colore nero è un gruppo di continuità che farà egregiamente il proprio lavoro. È tra i più evoluti della categoria ed è dotato di un sistema di controllo sul consumo energetico. Fornisce dei report in diretta sui Kilowattora consumati e li mostra in un grazioso display LCD di colore azzurro. Ha un software di gestione, attraverso il quale vengono svolte attività complesse. Molto utile la funzione “basso consumo energetico”. Ottimizza l’uso del PC e arriva al 98% (dichiarato) di riduzione di efficienza. Scordatevi il surriscaldamento delle componenti e l’alto costo energetico. Se fare mining, potrebbe fare a caso vostro. Da notare che riproduce un’onda sinusoidale pura (non quadrata) fornendo un segnale di uscita ad altissima qualità. I prezzi, per le prestazioni sono irrisori: 269 € e sarà vostro. Ha 850 VA, corrispondenti a 600W. È anche disponibile su Rack (una unità) garantendo 1,1 KW. Chi lo ha provato ne dice un gran bene. Le opinioni sull’UPS Eaton 5P 850I sono entusiastiche: qualcosa vorrà pur dire.
Trust Oxxtron 1500VA Compatta Nero
Degno concorrente di Eaton si chiama Trust, è olandese ed è sul mercato da oltre 35 anni. Il suo gruppo di continuità più ricercato è il bestseller Trust Oxxtron 1500VA. Il miglior UPS da comprare, viste le alte prestazioni e con una garanzia sui dispositivi collegati di 20000 €. Servizio intelligente, compreso nei prezzi d’acquisto e che tranquillizzerà l’utente più apprensivo. Ha ben quattro uscite protette per PC, un sistema di monitoraggio complesso e un’alta affidabilità, grazie alla tecnologia chiamata RFI. Protegge dalle sovracorrenti anche modem, fax e telefono, device spesso dimenticati ma dai prezzi elevati. Non ha il display LCD come il gruppo di continuità UPS Eaton 5P 850I, ma ha comunque un indicatore ottico (delle luci verdi, gialle e bianche) e acustico (comunemente chiamati “beep”) sulla alimentazione e sulla batteria rimanente. Prezzi niente male: 132 € su Amazon sono oggettivamente un affare.
Riello NPW 2000 2000VA Compatta Grigio gruppo di continuità (UPS)
Stessa classe di prezzo, prestazioni più elevate. Il gruppo di continuità UPS Riello della serie NPW ha 2000 VA (1200W), anche se lo trovate (a prezzo calmierato) nella versione da 600VA. È dotato di una tecnologia Line Interactive digitale, brevettata dalla Riello stessa. Si differenza dai Sentinel (popolarissimi) per le prestazioni generalmente più professionali e le dimensioni più importanti. Dalla descrizione, apprendiamo che il carico energetico “viene alimentato da rete, che, quando è presente viene stabilizzata in ampiezza, dal dispositivo di regolazione automatica (AVR) e filtrata da sovratensioni dai filtri EMI”. Al suo interno ci sono degli inverter, che assicurano onde pseudo-sinusoidali. Non sono pure, okay, ma sufficientemente di qualità per PC o workstation professionali. Avrete il tempo necessario per la chiusura dei sistemi informatici, tramite l’installazione del software di gestione PowerShield. I Prezzi sono sui 400-500 €, a seconda del venditore. QUI trovate la scheda prodotto di Amazon, per uno dei migliori UPS in vendita.
9 Prodotti consigliati tra Vertiv, APC e Cyberpower
Nell’universo di marche che affollano il settore, ci sentiamo di consigliarne tre che spiccano per offerta e rapporto qualità/prezzo. CyberPower, APC (forse la più diffusa e nota a livello mondiale) e Vertiv. Tutte hanno prodotti che si muovono su più fasce di prezzo. Già, il prezzo. Un buon UPS professionale non partirà mai da meno di 500 euro (a salire, anche vertiginosamente, in base alla potenza generata). Per contro, un UPS per usi limitati o comunque casalinghi può essere portato via per una spesa che si assesta intorno alle 80-150 euro. Di seguito, vi indichiamo tre prodotti organizzati per prezzo crescente e differenza d’uso.
APC BE550G – UPS molto economico (qui lo trovate a un prezzo imbattibile), capace però di offrire caratteristiche raffinate come il monitoraggio delle batterie e protezione da sovratensione anche sulle linee dati ed ethernet. Perfetto per l’utente casalingo.
CyberPower CP1500PFCLCD – Un gruppo di continuità capace di offrire caratteristiche decisamente avanzate, proprie di sistemi che costano il doppio o anche più. Il recipiente ideale per un prodotto come questo è un utente professionale casalingo che ha bisogno di un’unità di potenza adeguata per mantenere sempre attiva rete e workstation. QUI il link diretto per comprarlo su Amazon.
Vertiv Liebert GXT4 – Ci dirigiamo verso una scelta puramente professionale, settore in cui Vertiv è un’autorità. Liebert GXT4 è un UPS a doppia conversione capace di fornire alimentazione AC di alta qualità con tempi nulli di trasferimento alla batteria. Il gruppo di continuità arantisce protezione totale sia in caso di sovratensioni che interruzioni o abbassamenti di corrente. Il design “rack” permette poi la possibilità di organizzarlo in veri e propri sistemi complessi.
Una guida molto interessante, complimenti! Se posso suggerire, vorrei consigliare ai futuri lettori anche il sito web di PowerUPS per entrare ancora di più nel dettaglio sull'argomento "gruppi di continuità".