Come scegliere lo zaino da trekking? E quali sono i migliori sul mercato? Ecco la guida, con tutti i modelli divisi per litri, prezzi e opinioni
Sembrerebbe una scelta facile e invece non lo è affatto. Comprare uno zaino da trekking mette in campo diverse variabili, tutte importanti e da tenere in considerazione. Variano le misure e l’utilizzo che se ne fa: per brevi gite fuori porta basta uno zaino da trekking piccolo, per lunghe traversate meglio indirizzarsi su zaini più grossi. Anche la stagionalità influisce: a seconda dell’uso invernale, estivo o da mezza stazione, cambiano materiali e forma. E i brand? Non sottovalutiamo la forza – e le debolezze – del marchio: ci sono le eccellenze, quelli da evitare e alcune piacevoli sorprese. Quale zaino da trekking comprare?
1 Le dimensioni: Quanti litri deve avere uno zaino da trekking?
La capienza di uno zaino da trekking si misura in litri. Per farla facile, riassumiamo indicativamente le misure raccomandate in base all’utilizzo. Come vedremo in seguito, dipende dall’utilizzo e dalla disciplina che si svolge e dove la si fa. Che sia al mare, in alta quota o tra le zone di pianura. Per un approfondimento più ampio, consigliamo l’ottimo articolo di Sportoutdoor24, dal quale abbiamo tratto alcune informazioni.
Meno di 35 litri: Ideali per un utilizzo one-day. Una gita fuori porta in giornata non richiede appesantimenti eccessivi. Uno zaino delle dimensioni “scolastiche” andrà più che bene. Ci sta un pranzo al sacco, una felpa o kee-way e valori personali (portafogli, chiavi). Se si parte con bambini, consigliamo comunque di non scendere sotto i 25-30 litri, per trasportare comodamente i loro accessori.
Da 35 ai 60 litri: consigliato per escursioni di qualche giorno, dove è comunque previsto il pernottamento in rifugi o luoghi attrezzati. Abiti di ricambio, smartphone, macchine fotografiche compatte (una di queste), beauty case ci staranno senza pesare eccessivamente sulle spalle. Le misure 40 o 50 litri sono le più frequenti per questa categoria di zaini da trekking.
Sopra i 60 litri: Sono i cosiddetti XL e rispondono a esigenze particolari. Sono i più costosi, perché normalmente utilizzati da professionisti che campeggiano all’aria aperta diverse notti. Oltre agli effetti personali, ci si possono stipare una tenda di piccole dimensioni (come una Ferrino o una Coleman), viveri, sacco a pelo e attrezzature da trekking.
2 Forma e materiali: come deve essere uno zaino da trekking?
Anche qui solito discorso: dipende. Più in generale gli zaini da trekking hanno la forma di parallelepipedo stondato. Per i sentieri difficili (o di alpinismo) si consiglia la forma affusolata e più sviluppata in verticale. Lo sbilanciamento sarà minore, così come le possibilità di rimanere impigliati. A chi affronta passeggiate e sentieri facili invece, va bene uno zaino più quadrato e che non prenda tutta la schiena.
3 Quante tipologie di zaini da trekking esistono?
Tantissime. Una classificazione utile può riguardare il tipo di percorso e di camminata che si andrà ad affrontare. Cambia la “disciplina” e includerle nel macro-settore del trekking è una comodità, ma è riduttivo. QUI trovate una pagina molto utile, che le spiega per filo e per segno. Di seguito invece troverete un piccolo riassunto:
Zaino da escursionismo: è semplice, piccolo e leggero. Solitamente costa meno e ha anche meno pretese “professionali”. Il classico zaino da camminata leggera, con portata da 20-30 litri.
Zaino da freeride: è più grosso, ha la stessa forma quadrata e larga dello zaino da escursionismo. È però impermeabile e vanta una maggior capienza. Utile in condizioni di neve, è indossabile anche durante lo sci di discesa libera (free ride, appunto). Sono diventati famosi quelli con airbag incorporati, che tengono a galla lo sciatore in caso di valanghe. Costano normalmente molto e sono adatti a professionisti della montagna.
Zaino da trekking: dovete affrontare camminate in piano di più giorni? Eccolo servito: è il vero zaino da trekking, con elevata capienza e tante tasche laterali. È sviluppato in verticale, ma è meno affusolato dello zaino da alpinismo. Sulla capienza vige una semplice formula: fino a una settimana di camminata va bene dai 35 ai 55 litri. Per più di una settimana meglio dirigersi dai 55 litri in su.
Zaino da alpinismo: è la versione impermeabile e “pro” dello zaino da trekking. È più stretto e allungato, più indicato a chi arrampica in alta quota e non per la semplice camminata. Può essere da 30 litri (per chi affronta brevi vie) o arrivare ai 50 litri e trasportare attrezzature come piccozze, ramponi o sci.
Zaino per escursionismo invernale: completamente impermeabile, resiste a neve e intemperie. Non può essere troppo pesante (massimo 45 litri) e sono usatissimi dai soccorritori montani. Spesso hanno la tasca apposita per la pala: strumento utilissimo per estrarre alpinisti dal cumulo di neve dopo le valanghe. Si usa benissimo sugli sci e ha delle cinghie apposite per trasportarli.
4 I migliori zaini da trekking
Ne abbiamo scelti diversi, per ogni categoria sopra-citata. Il vero montanaro sa che lo zaino è soprattutto da provare, prima di essere acquistato. Dunque è un errore comprarlo online? Non più, perché i marketplace arricchiscono le schede prodotto con misure, caratteristiche e forme dettagliatissime. Gli zaini da trekking sono sempre più customizzati (uomo, donna, misura, forma dello schienale). Insomma, con un minimo di attenzione, si può comprare il miglior zaino da trekking senza doversi per forza recare in negozio. I migliori brand che producono zaini da trekking? Ferrino è l’orgoglio italiano. Poi c’è The North Face, che produce ottimi zaini entry level. Tra i più versatili c’è il Mule di Camelbak Nv 62555, popolarissimo tra gli sportivi di varie discipline. Ai professionisti dell’alta quota consigliamo i Vaude, i Jack Wolfskin, i Deuter o gli Osprey.
The North Face: Jester, Borealis e Vault ideali per città e escursionismo
Tre modelli in realtà, tutti ottimi e dalle specifiche paragonabili. Cosa contraddistingue il brand The North Face? Ha reso “cool” e urbana l’attrezzatura pensata per la montagna. I suoi zaini da escursionismo in effetti, sono piccoli il giusto (dai 26 ai 31 litri) e vantano un doppio utilizzo. Hanno lo spazio porta laptop, ma sono perfetti per gite al mare, in montagna o nei boschi. Sono resistentissimi ma leggeri da indossare in metro o per le strade della città. Sono comodi, ma eleganti e belli da vedere. Utilissimo l’utilizzo in aereo come bagaglio a mano. Nemmeno la compagnia low-cost più severa potrà farvi storie, perché rispettano i limiti stabiliti dai protocolli. The North Face produce gli zaini da trekking più versatili sul mercato e non costano nemmeno una follia. Il bestseller si chiama Borealis e con i suoi 28 litri rappresenta il compromesso perfetto tra comodità e capienza. QUI trovate il Jester e QUI il Vault. Ah, gli zaini da trekking The North Face durano una vita: ne comprate uno e non sarete costretti a cambiarlo per molte, tante vacanze.
Ferrino Finisterre: Il vero zaino da trekking
È un trekking “puro”, senza compromessi urban o di altri utilizzi. La marca è di primo livello, visto che Ferrino ha una tradizione decennale nel campo delle attrezzature di montagna. La capacità è di 38 litri ma pesa (da vuoto) soltanto 1,67 chili. Colpisce sempre per innovazione, l’azienda piemontese: il Finisterre ha un sistema chiamato Dry net System, che permette traspirazione e ventilazione sullo schienale. Si suda poco e pesa meno sulla spina dorsale. Molto bella la possibilità di “accorciare” lo zaino rimboccando la tasca esterna. Il prezzo? Ottimo, considerate le opinioni entusiaste degli utenti. QUI trovate la scheda prodotto, con tutte le specifiche e la descrizione.
VAUDE Escapador Trek & Trail: Alpinismo con alte prestazioni
Il pezzo forte di questo zaino per alpinismo VAUDE? In primis i materiali, leggerissimi e resistenti a piogge e graffi. La forma è tipica dei peakbag, con forma affusolata per ingombrare il meno possibile. Il peso è veramente ridotto al minimo: 1,20 chili per una capienza di 50 chili con misure esterne da 25cm x 18cm x 51cm. Dentro lo spazio è ben organizzato, con scompartimenti separati da una membrana. L’accesso è anche all’esterno grazie alle aperture laterali. Schienale traspirante, sacca porta attrezzi posta in basso e un design tanto funzionale quanto gradevole alla vista. Il prezzo può sembrare elevato (576 € su Amazon) ma se rapportato alle prestazioni è più che a fuoco. Chi volesse risparmiare, si diriga sulla versione a 40 litri: decisamente più economica e capiente il giusto. QUI trovate tutte le informazioni.
Camelbak Mule Nv 62555: Zaino idrico prodigio di portabilità e leggerezza
Uno zaino da trekking che sta diventando leggendario. È veramente uno dei migliori, adatto a più utilizzi e a più sporta all’aria aperta. Uno su tutti la mountain bike (che sia elettrica o meno, non ha importanza), per la piccolezza e la borraccia incorporata. È piccolo e non troppo capiente (siamo sui 12 litri + 3 per l’acqua) ma estremamente ottimizzato negli spazi. Non fa sudare la schiena e lo schienale punta il peso sulle gambe invece che sulla colonna vertebrale. La vera furbata è ovviamente la borraccia, dotata di una cannuccia che spunta nella parte anteriore. Si pedala, si corre o si scala idratandosi senza utilizzare le mani. QUI la scheda prodotto Amazon, a un prezzo ottimo, con la descrizione completa. Sulle basse capienze, è il miglior zaino da trekking e da sport all’aria aperta.
Deuter Futura Pro 36: Trekking per i viaggi lunghi
Ci piace soprattutto perché adatto a più situazioni, utilizzi e stagioni. D’inverno tiene pioggia e neve, d’estate non fa sudare schiena o spalle. Merito della ventilazione Aircomfort sulla parte adiacente alla schiena e del telaio in acciaio leggero. Non pesa, ma resta rigido e distaccato dal dorso. Il problema delle misure viene in parte by-passato dalle cinghie regolabili e una forma unisex. Molto buone le tasche laterali, dove stiperete attrezzi per il treklking (ciaspole, bastoni) o più semplicemente borraccia e viveri. Forse più adatto a chi è alle prime armi con il trekking e le lunghe camminate, ma la qualità è talmente buona che sarà ottimo anche una volta impratichiti. Ottimo investimento. E poi Deuter è un marchio storico, che costruisce zaini da oltre 115 anni. Con la qualità e la robustezza made in Germany. QUI trovate il link diretto alla scheda prodotto.
Manfrotto Off Road: Fotografia ed escursionismo
Quanto è bello fare sessioni fotografiche in alta quota? Paesaggi spettacolari sono un ottimo modo per sfoggiare la propria creatività con una buona mirrorless (QUI la nostra guida) o una reflex. Manfrotto è specializzata in zaini fotografici e non poteva non fare la versione per montagna. L’Off Road nasce così: comodo zaino da trekking di piccole dimensioni (sono 20 litri di capacità) adatto a trasportare il kit di fotografia. Lo zaino ha due scomparti, una tracolla anteriore e un sistema di protezione anti-urto e anti-pioggia. Il design è deliziosamente datato (o se preferite vintage) e ricorda linee di zaini da trekking anni ’70. QUI trovate tutte le informazioni aggiuntive.
Osprey Atmos Ag: Per escursioni e acquazzoni
Altro brand molto rinomato. Osprey punta sulla qualità, senza badare troppo al risparmio. Preparatevi a un sovrapprezzo sui suoi prodotti, che però ringrazierete quando vi troverete in mezzo a un acquazzone in mezzo alla natura. Lì capirete di aver speso bene i vostri soldi, per uno zaino da trakking che tiene l’acqua e non si sente sulle spalle. Opinioni entusiaste e litraggio sono i punti forti di Atmos: 50 litri in soli 2,2 chili di peso. Comprendenti del rain cover, che salva letteralmente la vita. Schienale incredibile, che “abbraccia” l’utilizzatore e distribuisce il peso equamente. Ci sta anche una tenda con sacco a pelo, anche se dovrete rinunciare a qualche vestito e effetto in meno. QUI trovate la scheda prodotto di Amazon, che la vende a un prezzo interessantissimo. Il One-size è sui 193 € e risparmierete rispetto ai distributori ufficiali.
Jack Wolfskin Denali 75: Per professionisti dell’escursione
Qui si fa sul serio. Jack Wolfskin produce attrezzature professionali, esagerate per una gitarella in montagna. Poi che trekking, è uno zaino da escursionismo, pensato per le stagioni calde (primavera/estate). La capienza è eccezionale (c’è anche la versione da 85 litri) e il peso del prodotto è ridotto al minimo (2,7 chili). La forma è quella affusolata, per non infastidire lo sportivo durante salite e percorsi stretti. È ideale a chi si concede oltre una settimana di escursionismo e ha bisogno di trasportare tutto: dal cambio, ai fornelletti, alla tenda per campeggiare. Stiamo (nuovamente) parlando di un brand che è tra i migliori sul mercato. Costa, ma vale la spesa fino all’ultimo centesimo. QUI trovate le scheda prodotto dello zaino da trekking professionale.