Quali sono i migliori auricolari per sport? Ecco una pratica guida su quali comprare, tra fascia economica, media e alta. Tra Jabra, Anker, Beats, 1MORE e Bose
Mentre si fa sport è piacevole ascoltare musica. Ecco perché la categoria degli auricolari per sport sono così vendute e recensite. Ovviamente, rispondono a particolari esigenze dell’ascoltatore, perché devono accompagnarlo senza limitarlo nei movimenti e nell’attività fisica. La tecnologia del settore dunque, si è sviluppata attorno alla resa acustica migliore, mantenendo però leggerezza ed estrema portabilità. Il bluetooth (qui la guida su come migliorare la resa) poi ha facilitato le cose, eliminando il cavo di collegamento dagli auricolari all’uscita jack del lettore. Il risultato sono decine di modelli di auricolari e cuffie per lo sport, prodotte da altrettante marche di hi-tech. Quali comprare? Dipende come sempre dal vostro budget e dalle vostre esigenze. La nostra guida vi indirizzerà ai migliori auricolari per sport, passando in rassegna i modelli secondo recensioni, opinioni degli utenti e prezzi.
1 Come funzionano gli auricolari per sport
Sono auricolari come tutti gli altri, quindi composti da due cuffiette da porre all’interno – o appoggiate – della conca auricolare. Ultimamente si stanno diffondendo quelle in ear, che si inseriscono all’interno del condotto uditivo esterno e sono sorrette dallo stesso. Le più ergonomiche si adattano alla forma dell’ascoltatore o sono dotate di gommini intercambiabili di varie dimensioni. Il materiale della gomma è solitamente poroso, per far sì che i due apparecchi non scivolino via dall’orecchio a causa dei movimenti o del sudore. Sono molto comode, ma a causa della leggerezza hanno difficoltà a isolare l’utente dai rumori del mondo esterno. Come funzionano gli auricolari per sport? Dipende dai modelli e dalla tecnologia utilizzata. Possiamo riassumere che le priorità diventano altre rispetto a una cuffia circumaurale da ascolto domestico: ottima ergonomia, resistenza, leggerezza e qualità audio.
2 Con filo o senza filo?
Il bluetooth sta rivoluzionando tutto l’universo delle cuffie e degli auricolari. Al netto di una qualità audio minore, la tecnologia consente una comodità di trasporto e di connessione con il device inedita. Va anche detto che le ultime generazioni e alcuni accorgimenti (l’Aptx, ad esempio) limitano di molto la compressione del suono. Nei modelli più cari e recenti insomma, è davvero difficile rendersi conto della mancanza di cablaggio jack. Auricolari bluetooth come scelta obbligata per lo sport? Non necessariamente. In condizioni di scarsa mobilità (sollevamento pesi in palestra, stretching, yoga) anche il caro vecchio filo jack andrà benissimo. Per altri sport invece (running, nuoto, tennis, ciclismo) il bluetooth diventa una soluzione molto apprezzata.
3 Quali specifiche guardare
Le specifiche tecniche sugli auricolari per sport sono le stesse delle altre tipologie di cuffie. Alcuni fondamenti li ripeteremo, perché fondamentali per capire quale comprare. Sono quattro i parametri da tenere d’occhio: la risposta in frequenza, la linearità in frequenza, la sensibilità e l’impedenza. Il primo si misura in Hz: dei buoni auricolari possiedono un range di 18-22.000 Hz. Il secondo indica la costanza del suono emesso ma raramente è indicato dai produttori. Il terzo si misura in dB (Decibel) ed è la potenza del suono emesso. Nel caso degli auricolari per sport non serve andare oltre i 95-100 dB. Ultimo parametro si misura in Ohm e indica l’impedenza: altro non è che la resistenza di una bobina nell’essere attraversata da un campo elettromagnetico in corrente alternata. In parole povere, se gli Ohm sono pochi, si avrà un’alta qualità del suono (senza fruscii) ma un volume basso, se sono molti (sopra i 16) si avrà un volume più alto ma con minor qualità. Il rapporto ideale nei migliori auricolari per sport è un’elevata potenza (dB) a pochi Ohm.
4 Il catalogo di cuffie auricolari per sport
Su internet trovate centinaia di modelli diversi, ma quali auricolari per sport comprare? E a che prezzo? In breve, quelle bluetooth di qualità costano almeno 80-100 €, ma se non si ha pretese da audiofilo vanno bene a 30-40 €. Il bello del cavo jack è che abbassa radicalmente i prezzi e non c’è bisogno di ricaricare ogni volta gli apparecchi. Di seguitosx, trovate una selezione dei migliori auricolari per sport, da prezzo più basso a quello più alto.
Mpow Swift: gli auricolari entry level più popolari
Sono vendutissimi e capita spesso di vederli al collo degli sportivi, per strada come nelle palestre. Costano molto poco e se non si hanno grosse pretese sono i migliori auricolari per sport in commercio. Dotati di bluetooth 4.0, hanno un unico filo (anti-groviglio) che collega i due auricolari tra di loro e scende sulla nuca. Dal design semplice ed ergonomico, sono adatti a ogni tipo di esercizio sportivo: ottime per bici e running, ma anche per palestre al chiuso. Sono in-ear, con apposite alette da sistemare nel padiglione auricolare. Il materiale è anti-sudore e hanno un’autonomia di circa 5 ore di riproduzione continua. Come si sentono? Non male, grazie anche all’AptX che comprime il segnale audio senza troppa perdita di qualità. Però scordiamoci la gamma di bassi profonda delle Beats e la pulizia di un paio di Sennheiser. Per il prezzo che hanno però, non si sentono male, anzi. Consigliate a chi vuole spendere meno di 30 € e predilige la semplicità di utilizzo.
Auricolari bluetooth ATGOIN: perfette per il running all’aria aperta
Per il prezzo che hanno, non si poteva immaginare un prodotto migliore. 14 € su Amazon, per degli auricolari da sport praticamente perfette. Sono bluetooth e hanno come unico cavo quello che li unisce dietro la nuca. Elevata autonomia che va dalle 5 alle 8 ore di riproduzione, dotate di un piccolo magnete che le tiene attaccate quando non si utilizzano e tecnologia di connessione bluetooth 4.1. Hanno anche l’anti rumore, con tecnologia CVC 6.0 e un’impermeabilità non totale ma soddisfacente (IPX5). Molto leggere praticamente ci si dimentica di averle addosso. Cosa non va? La qualità audio è scarsa e i driver riproducono prevalentemente i suoni alti. Niente di drammatico, se le si utilizzano a basso volume. Le consigliamo per il running in spazi molto aperti e silenziosi, un po’ meno per le attività in palestre chiuse, dove il brusio delle persone e gli altoparlanti delle sale coprirebbero le vostre playlist Spotify.
Anker SoundBuds Sports NB10: Qualità Anker al servizio dello sport
La Anker è un’azienda nata in Cina e relativamente giovane. La formula vincente sono prodotti di fascia bassa, ma estremamente affidabili. Basta guardare il miracolo che fecero sulle PowerBank per rendersene conto. Ultimamente si sono buttati negli auricolari e speaker bluetooth, con risultati egregi. Le Anker SoundBuds Sports NB10 rispecchiano la medesima filosofia e per 23 € offrono buone prestazioni. Sono auricolari bluetooth 4.1 con gommino in-ear che si estende in un gancio over-ear. Non c’è un filo a unire gli auricolari, ma un archetto rigido, che si posiziona nella parte posteriore del capo. Notevoli i driver da 12 millimetri, capaci di restituire una qualità sopra la media della concorrenza. I bassi comunque latitano, ma è un problema risolvibile con un ritocco sull’equalizzazione. Difetti? L’archetto è ben saldo alla testa, ma in certi esercizi (come addominali o crunch) con posizione supina le cuffie perdono la posizione. Da in piedi invece gli auricolari Anker SoundBuds Sports NB10 non cadono nemmeno a farlo apposta. Ottime ed economiche.
LinkWitz Bluetooth Dylan Marathon2: Cuffie sovraurali per lo sport
Non sono auricolari ma cuffie sovraurali a tutti gli effetti. Cosa vuol dire? Che hanno un padiglione che si appoggia sulla cartilagine, regalando un maggiore isolamento e un volume più alto. Le cuffie LinkWitz hanno un bluetooth 4.1 e sono indicate a chiunque sia infastidito nel “ficcarsi” piccoli auricolari dentro l’orecchio. Leggerissime, hanno un buon volume del suono, peccato soltanto che la qualità sia ovattata e priva di grande definizione. Per quel prezzo però (24 € su Amazon) non bisogna stupirsi. Gli alti comunque sono dignitosi, grazie alla tecnologia chiamata Crystal Clear Treble. E che dire dell’autonomia: 12 ore di riproduzione continua, con un tempo di ricarica di 2 ore e mezza. Cuffie da sport molto indicate a chi fa pesi in palestra, perché leggermente più ingombranti degli auricolari da running. L’isolamento acustico in compenso proteggerà lo sportivo dai rumori molesti dei compagni di body building. QUI il link diretto alla scheda prodotto delle cuffie per sport by LinkWitz.
5 Auricolari di fascia media: da 30 ai 80 €
Per un ottimo bluetooth bisognerebbe sforare la soglia dei 100 €. Se ci si accontenta a 30-80 € si trovano già degli auricolari per sport interessanti. Non sono da scartare alcuni brand cinesi, ma evitate quelli con poche recensioni su Amazon o con condizioni di garanzia e assistenza poco chiare. Ecco una selezione dei migliori auricolari per sport nella fascia media.
SkullCandy S2CDW-J520: Method Wireless dal design aggressivo
Sono un modello un tantino obsoleto (2016) ma dal prezzo e prestazioni ottime. Il marchio Skullcandy d’altronde, è di quelli rinomati. Hanno il neckband, un archetto da appoggiare alla base della nuca collegato con i fili ai due auricolari in-ear. Molto bella l’idea della versione femminile e quella maschile. La cura del design è incredibile: addirittura i gommini sono decorati con un tema a fantasia e tutto è abbellito al dettaglio. La cosa migliore però è la resa qualitativa dell’audio. Per 49 € ha bassi da far invidia ad auricolari più cari e blasonati (Beats, per dire un nome a caso). Ottime nella riproduzione di brani elettronici o hip hop, ma la buona risposta sui medi e gli alti consente eccellenza anche sulle canzoni acustiche e rock. Per noi sono un best buy assoluto, e se dovessimo consigliarvi – in greve quali auricolari per sport comprare sotto i 100 € non avremmo dubbi. SkullCandy Method Wireless senza ombra di dubbio.
Sony MDR-XB50BS: per sportivi amanti dei bassi
Il bello degli auricolari per sport della Sony MDR-XB50BS è la resa sulle frequenze basse. Basta dare un’occhiata alla gamma di frequenza per rendersene conto: 4-24000 Hz di range sono notevoli. Pur essendo degli auricolari, pompa nelle orecchie come un subwoofer ad alto wattaggio. E per 54 € si sfiora il miracolo. Il design è semplice e minimal, con un rivestimento in plastica colorata (rosa, nero o blu elettrico). Il pairing con il bluetooth è veloce e infallibile, non perde praticamente mai il segnale. 8,5 ore di autonimia dichiarata. Unico contro è la dimensione grossa dell’auricolare, che potrebbe dar fastidio con il tempo all’orecchio. Ma in generale sono ottimi auricolari per lo sport.
Zolo Liberty: Anker colpisce ancora
Non sono pensate appositamente per lo sport, ma gli Zolo Liberty meritano una menzione nella galleria dei migliori auricolari per l’attività fisica. Stiamo parlando delle earbuds senza fili con il rapporto qualità/prezzo migliore sul mercato. Per la cronaca sono wireless a tutti gli effetti, perché non hanno nemmeno il cavo che li collega tra loro. Della dimensione di due sassolini, ce li si infila nelle orecchie estraendoli dall’apposita scatolina. A prevenire ogni caduta al suolo, le alette di gomma che si infilano nella piega della cartilagine. Qualità audio perfetta, durata della batteria di 3,5 ore, che diventano 24 con l’aiuto del piccolo astuccio/powerbank. Sono talmente perfette che il modello successivo – Zolo Liberty Plus, trattato in questa recensione – diventa superfluo. Anker colpisce ancora, con uno dei prodotti killer del 2017. Per fare un confronto, funzionano decisamente delle Samsung Gear Icon X (qui la recensione) a un terzo del prezzo. Best buy assoluto.
Jabra Japulse Sport: al servizio del vero sportivo
Jabra è un marchio molto noto tra gli sportivi. È il più specializzato in cuffie e auricolari pensati per lo sport. Consigliamo – tra i tanti – questi Jabra Japulse Sport, perché hanno un prezzo accessibile ai più e prestazioni originali. Non si limitano a riprodurre musica in alta fedeltà, con un bluetooth pulito ed efficiente, ma offre funzioni utili a chi pratica attività fisica. C’è il controllo della cardiofrequenza, grazie a un sensore intrauricolare che registra il battito cardiaco. Il tutto è controllabile dalla app di Jabra “Sport Life”, molto completa e gratuita per i possessori degli auricolari. Le consigliamo oggi, perché sono state deprezzate dal tempo (il modello è del 2015). A parte la generazione del bluetooth un po’ superata (4.0) vanno ancora alla grande. Non eccellono nei bassi ma state certi che la resa delle canzoni è impressionante. QUI il link diretto per la scheda tecnica delle Jabra Japulse Sport.
6 Cuffie e auricolari per sport di fascia alta
Superati i 100 € si entra nella fascia alta degli auricolari da sport. Il prezzo smette di essere alla portata di tutti, ma la resa del suono cambia totalmente. Certo, scordatevi la perfezione di certe cuffie da audiofili, ma nemmeno servirebbe in contesti movimentati e rumorosi, come piscine, campi sportivi, natura o strade pedonali. Comunque è incredibile il livello che certi piccoli auricolari per sport hanno raggiunto e che poco hanno da invidiare alle cuffie da ascolto domestico.
Apple BeatsX: La sorpresa firmata Beats
Impossibile non citarle, perché sono tra gli auricolari per sport più venduti dell’ultimo anno. I migliori? Decisamente no, ma hanno fatto ricredere i detrattori del marchio fondato dal rapper Dr. Dre. Il motivo è semplice: vanno controcorrente rispetto alla filosofia Beats e vantano la sapienza ingegneristica di Apple. I bassi ci sono, ma sono tutt’altro che invadenti. Il design è molto bello, ma sorprendentemente discreto e poco “tamarro”. Anche un over 25 insomma, può indossarli senza il timore di sembrare un trap-boy con i denti da latte. Noi li preferiamo su tutti i fronti alle AirPods, che toppano sia nella ergonomia che nel design. Oltretutto costano sensibilmente meno: con poco più di 100 € le si compra su Amazon. Tutto sommato, le BeatsX sono tra i migliori prodotti usciti dai laboratori del marchio californiano.
1MORE E1001: I migliori auricolari per sport in assoluto
Sono una discreta bomba, tanto per rimanere nell’imparzialità. Eppure gli auricolari per sport 1MORE E1001 non hanno mai raggiunto la notorietà mediatica che si meritano ed è un vero peccato. Poco male, perché su Amazon stanno spopolando, sia come vendite, che come recensioni e opinioni degli utenti. Cos’hanno di speciale? Triplo driver dinamico, che offre bassi corposi e un suono molto naturale. “Il nostro driver dinamico brevettato ha tre strati con metallo aerospaziale all’interno di due strati esterni di PET (un polimero resiliente), crea accenti morbidi e bassi potenti”, dichiarano i produttori nella descrizione. La gamma di frequenza è impressionante: 20-40.000 Hz consente la massima resa anche alla qualità Hi-Res, come i Master di Tidal MQA. Hanno la medesima qualità delle cuffie di alta fascia e degli auricolari di altissima, ma costano 117-125 €. Da comprare di corsa, prima che le scorte finiscano.
Bose SoundSport Pulse: “Poshy” ma ineccepibili
Spiace dare credito all’altezzosa Bose (qui la grande sfida con Sonos), ma quando un prodotto è di qualità bisogna dirlo. Le Bose SoundSport Pulse si fanno pagare, però raggiungono livelli di eccellenza impensabili da qualsiasi altro brand. Ha il sensore di battito cardiaco integrato, che monitora i progressi dello sportivo/ascoltatore. Inutile spendere troppe parole sull’assoluta perfezione della qualità del suono, anche se non ha la cancellazione del rumore tipica dei prodotti Bose. Molto buona l’autonomia della batteria, che arriva fino a 10 ore di riproduzione continua. Unico neo è il sistema di rivelazione del battito, perché il sensore è posizionato solo sull’auricolare sinistro. Quando lo si toglie – o si sfila accidentalmente – i valori si sfasano. C’è un app dedicata ma non solo: gli auricolari per sport Bose Soundsport Pulse si appaiano anche con molti tapis roulant e altri attrezzi da palestra. Se volete il top insomma, sapete dove orientarvi. QUI trovate la scheda prodotto completa dei Bose Soundsport Pulse, con recensione degli utenti e opinioni.
I beatsx con i bassi non invadenti? ma li avete ascoltati o scrivete così per fare? suono innaturale e spostato in modo TOTALE verso la gamma bassa...
Ciao Arduino. Non mettiamo in dubbio che le Beats siano una linea pensata fin dai primi stadi di progettazione come un veicolo per la musica hip hop. Da qui, la predominanza dei bassi in tutti i prodotti relativi. Da qualche anno notiamo però un ampliamento delle frequenze, con i medi più "spaziosi" e l'EQ delle cuffie più spostato verso una riproduzione più bilanciata. Aspetto che ci è sembrato evidente con i BeatsX, ma che vale anche per le sovraurali più recenti dell'azienda californiana. Quindi bassi sì, ma un po' meno di prima. Ci sembra che molti recensori concordino con noi.