Libri di psicologia per psicologi, ma anche libri di psichiatria e libri scritti da psicologi italiani. Ecco i titoli più famosi!
La psicologia è un campo di vasta portata, che copre tutto, dalle aggregazioni sociali ai disturbi del cervello e del sistema nervoso. Abbiamo messo insieme un elenco di libri di psicologi che pensiamo ogni appassionato della materia dovrebbe leggere, sia che tu sia deciso a studiare l’argomento all’università o che stia appena iniziando a esplorare il tuo interesse.
Continua a leggere per scoprire i nostri consigli di lettura riguardo ai libri di psicologia più famosi. Leggi anche la nostra guida sui thriller psicologici pieni di suspense e sui migliori registi visionari contemporanei.
1 Libri di psicologi famosi
I libri scritti da psicologi famosi sono un riferimento per tutti i lettori appassionati della materia. Chi legge è sicuro che l’impianto teorico che sorregge il tutto è valido e confermato dalla scienza. Quindi non siamo nel campo della speculazione, bensì in descrizioni e racconti che si basano su precise e convalidate teorie.
L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello | di Oliver Sacks
L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello è uno dei libri più famosi di Oliver Sacks. Oliver Sacks si descrive come un “medico e naturalista” e poiché ha scritto su argomenti disparati come la tavola periodica e l’encefalite, possiamo essere propensi nell’essere d’accordo con questo psicologo che definire eclettico è riduttivo. Questa raccolta di casi clinici, tuttavia, è considerata da molti il suo lavoro migliore. Il libro è diviso in quattro parti tematiche: “Perdite”, “Eccessi”, “Trasporti” e “Il mondo dei semplici”.
La neurologia è un argomento affascinante e minaccioso in egual misura, e l’autore guida il lettore in un percorso verso “terre inimmaginabili e surreali“, grazie a una combinazione di prosa melliflua e immagini vivide. Nonostante si tratta di un libro di psicologi con più di 20 anni, e con alcuni termini che ora verrebbero considerati poco attuali, le storie e i loro messaggi rimangono importanti.
Sacks riflette sul linguaggio “privato” della neurologia, su come “deficit sia la sua parola preferita” e su come faccia fatica a concettualizzare un eccesso, piuttosto che una perdita, di funzione. Si può tracciare un parallelo con i commenti di una paziente, Rebecca, che crede che i medici si concentrino sulla diagnosi e sul trattamento di ciò che si perde, a scapito di ciò che viene trattenuto. Questa è una lezione che dovremmo imparare, non solo in ambito medico.
Un caso interessante è quello del dottor P, che ha un’agnosia visiva. Impariamo come “picchietta gli idranti” come se fossero bambini. Uscendo dallo studio
«tese la mano e afferrò la testa di sua moglie, cercò di sollevarla, di metterla».
Questa frase è così aliena e fantastica che sembra presa da un’opera di fantascienza. Una visita a domicilio porta alla luce una bella metafora: vediamo la progressione della patologia del dottor P tracciata dalla sua arte, poiché diventa meno “realistica e naturalistica” e più “geometrica e cubista”. Attraverso tali visite il dottor Sacks delinea l’io dei suoi pazienti, creando una ricca narrativa.
Un altro paziente, Jimmie G, ha la sindrome di Korsakoff. Sebbene abbia 49 anni, non è in grado di formare o ricordare ricordi dopo il suo 19° compleanno. Vede il mondo con una “meraviglia innocente” infantile e ci chiediamo se si possa dire che un “uomo senza passato o futuro, bloccato in un momento in costante cambiamento e senza significato” abbia un’anima.
Questo è tra i libri di psicologi da leggere. Ma è anche un libro di psicologia per psicologi. E no, non è uno scioglilingua, perché questo testo dovrebbe essere letto in tutti i curricula medici universitari.
Questo libro mostra che normale e anormale non sono categorie che si escludono a vicenda, ma punti arbitrari su un continuum, influenzati dal loro contesto. Ci fa riflettere sulla pratica ed è sicuramente un grande insegnamento per la segnalazione di casi.
Chi è Oliver Wolf Sacks? Oliver Wolf Sacks è stato un medico, chimico, scrittore, psicologo e accademico britannico, dal 2012 docente di neurologia alla New York University School of Medicine. Tra il 2007 e il 2012 è stato docente di neurologia e psichiatria alla Columbia University, dove tra l’altro era riconosciuto come un Columbia Artist.
2 Migliori libri di psicologi
Scegliere i migliori libri di psicologi è cosa ardua, per questo abbiamo selezionato due libri che sono un riferimento per tutte le persone di quest’ambito.
Perché. La logica nascosta delle nostre motivazioni | di Dan Ariely
Perché. La logica nascosta delle nostre motivazioni di Dan Ariely è tra i migliori libri di psicologi. L’autore infatti, oltre a essere uno psicologo, è anche un economista comportamentale, che studia cosa c’è dietro alle decisioni che prendiamo ogni giorno.
Tra le tesi di Ariely c’è il rifiuto della credenza ampiamente diffusa che gli esseri umani prendano decisioni razionali. Piuttosto, sostiene l’idea che ci comportiamo in modo irrazionale. Ad esempio, a un buffet illimitato mangeremo un altro piatto anche se siamo già pieni. Stai pensando che questa situazione si è verificata all’ultima festa a cui hai partecipato? Capita a molti, non ti preoccupare!
Il libro esamina molti fattori che contribuiscono a questi comportamenti: aspettative, emozioni, norme sociali, e tante altre forze. Scopre gli errori irrazionali che commettiamo costantemente. Sono errori prevedibili, per i quali Ariely offre anche consigli su come evitarli.
Leggere questo libro di psicologia metterà alla prova ciò che pensi di sapere sul tuo comportamento e ti aiuterà a smettere di fare gli stessi errori irrazionali.
Chi è Dan Ariely? E’ un professore e scrittore israeliano-americano. È professore di psicologia ed economia comportamentale alla Duke University.
Pensieri veloci e lenti | di Daniel Kahneman
Con questo libro riprendiamo il filone aperto con Ariely, entrando nell’universo dei bias cognitivi. Pensieri veloci e lenti, oltre a essere tra i libri scritti da psicologi più famosi in assoluto, è una divertente descrizione della ricerca che Kahneman ha condotto nel corso della sua carriera.
In esso, Kahneman esplora la relazione tra due modi di pensiero che ci propone di avere. Il sistema 1 è impulsivo, automatico e intuitivo: qui le decisioni vengono prese senza il nostro pensiero cosciente. Al contrario il sistema 2 è ponderato, razionale e calcolatore. Il libro descrive come le interazioni tra questi sistemi determinano il modo in cui pensiamo e agiamo.
Kahneman ha scritto un piacevole riassunto del recente lavoro in psicologia sociale e cognitiva, che quasi sicuramente ti farà pensare in modo diverso a come prendi le tue decisioni. Kahneman ci accompagna in un tour rivoluzionario della mente e ci espone le straordinarie capacità – e anche i difetti e i pregiudizi – del pensiero veloce e rivela l’influenza pervasiva delle impressioni intuitive sui nostri pensieri e comportamenti.
L’impatto dell’avversione alla perdita e dell’eccessiva fiducia nelle strategie aziendali, le difficoltà di prevedere cosa ci renderà felici in futuro, le sfide di inquadrare correttamente i rischi sul lavoro e a casa, l’effetto profondo dei bias cognitivi su tutto, dal gioco in borsa al pianificare la prossima vacanza: ognuno di questi può essere compreso solo sapendo come i due sistemi lavorano insieme per modellare i nostri giudizi e decisioni.
Coinvolgendo il lettore in una vivace conversazione su come pensiamo, Kahneman rivela dove possiamo e non possiamo fidarci delle nostre intuizioni e come possiamo attingere ai benefici del pensiero lento. Offre spunti pratici e illuminanti su come vengono fatte le scelte sia nella nostra attività che nella nostra vita personale e come possiamo usare diverse tecniche per proteggerci dai problemi mentali che spesso ci mettono nei guai.
Pensieri veloci e lenti trasformerà il tuo modo di pensare.
Chi è Daniel Kahneman? E’ uno psicologo israeliano, vincitore, insieme a Vernon Smith, del Premio Nobel per l’economia nel 2002 «per avere integrato risultati della ricerca psicologica nella scienza economica, specialmente in merito al giudizio umano e alla teoria delle decisioni in condizioni d’incertezza».
3 Libri di psichiatria per psicologi
In questa rassegna ovviamente non possono mancare i libri di psichiatria per psicologi. Eccone alcuni esempi di libri scritti da psichiatri famosi.
Tipi psicologici | di Jung Carl Gustav
Tipi psicologici è una delle opere più importanti e famose di Jung. Pubblicato per la prima volta in inglese nei primi anni ’20 del secolo scorso, è apparso dopo il cosiddetto periodo di maggese di Jung, durante il quale ha pubblicato poco, ed è forse il primo libro significativo ad apparire dopo il suo confronto con l’inconscio.
È il libro che ha introdotto il mondo ai termini “estroverso” e “introverso“. Sebbene molto associato all’inconscio, in “Tipi psicologici” Jung si mostra come un supremo teorico del conscio. Nel proporre il suo sistema di tipi psicologici Jung fornisce un mezzo per comprendere noi stessi e il mondo che ci circonda: i nostri diversi modelli di comportamento, le nostre relazioni, il matrimonio, i conflitti nazionali e internazionali, il funzionamento organizzativo.
Gli archetipi dell’inconscio collettivo | di Jung Carl Gustav
La nostra coscienza è relativamente poco interessante e insignificante rispetto al nostro inconscio. La maggior parte di ciò che “io” sono veramente e ciò che “io” effettivamente faccio sgorga da molto sotto la superficie.
Jung è uno dei grandi esploratori del subconscio oscuro ma sovrano. Con Gli archetipi dell’inconscio collettivo ti imbatterai nei suoi archetipi in tanti comportamenti condivisi, anche solo seti siedi in un bosco invernale e guardi in lontananza.
Chi è Carl Gustav Jung? Jung (1875 – 1961) è stato uno psichiatra svizzero che ha fondato la scuola di psicologia nota come psicologia analitica. Jung stabilì i concetti di personalità estroversa e introversa, archetipi e inconscio collettivo.
Psicopatologia della vita quotidiana | di Sigmund Freud
Se parliamo di libri di psichiatria per psicologi, non poteva mancare Freud, che in questo saggio – Psicopatologia della vita quotidiana– ci sorprende per la facile comprensione e la fluidità dei contenuti. Freud è il fondatore della psicoanalisi, e qui esamina alcune manifestazioni quotidiane dell’inconscio a cui di solito non si presta attenzione.
È anche per questo che il lettore non fatica a riconoscersi nelle situazioni, a stupirsene e persino a sorriderne. Una lettura istruttiva, a tratti divertente, che non è solo per specialisti, ma è alla portata di qualsiasi lettore medio.
4 Libri di psicologi italiani
Sono tanti gli psicologi italiani che hanno scritto dei libri. Noi abbiamo scelto questo testo di Massimo Recalcati
Il gesto di Caino | di Massimo Recalcati
Il tragico gesto di Caino, narrato dalla Bibbia, è un fratricidio che non lascia indifferenti e che addolora per la storia, le motivazioni, i risvolti. Forse è il primo vero delitto della storia dell’umanità, ma è da questa profonda, e se vogliamo, fastidiosa umanità, che lo psicologo italiano Massimo Recalcati parte per farci riflettere sull’amore e sulla naturale trasformazione dell’odio.
Il gesto di Caino è un libro di un famoso psicologo italiano, in cui vengono raccontati l’odio e la natura più oscura dell’uomo. Caino uccide il fratello spargendo il suo sangue sulla terra. Una crudeltà assoluta, che non lascia speranza, non consente il dialogo, non ritarda la violenza efferata dell’odio.
È da qui che la storia dell’uomo ha inizio. Sappiamo che l’amore per il prossimo è l’ultima parola e la più fondamentale a cui approda il logos biblico. Ma qual è stata la prima parola? Essa viene dopo il gesto di Caino. È quasi come se l’amore sia una risposta all’odio. Come se un gesto distruttivo sia necessario per la successiva ricostruzione.
Quello che è certo è che nella narrazione biblica l’amore per il prossimo viene dopo l’esperienza originaria dell’odio.
5 Libri di psicologia per psicologi
Chiudiamo questa rassegna parlando dei libri di psicologia per psicologi.
Fatti di parole: La natura umana svelata dal linguaggio | di Steven Pinker
In questo libro di psicologia per psicologi, Steven Pinker esplora l’idea che il linguaggio sia innato per gli esseri umani, un fenomeno che descrive come “l’istinto del linguaggio”. Pinker sostiene il linguaggio come capacità unica degli esseri umani: l’abbiamo evoluto per essere in grado di comunicare. Il libro esplora molti casi che supportano questa idea che la lingua e la grammatica sono intrinseche (un’idea che è stata proposta per la prima volta dal linguista Noam Chomsky).
Nel nostro modo di usare le parole, da quelle più nobili a quelle più triviali, è racchiusa una teoria dello spazio e del tempo, della materia e della causalità. Nel linguaggio, sia colto sia quotidiano, sono radicati i modelli di sessualità, i concetti di divinità, potere e giustizia, le nozioni di intimità, benessere e pericolo, una filosofia del libero arbitrio.
E in fondo, a parte delle minime variazioni, la logica d’insieme è la stessa per ogni lingua. Steven Pinker quindi ci offre un esame approfondito dei mezzi e delle modalità di comunicazione verbale. Dai discorsi volti a informare o a convincere, a minacciare o a sedurre, alle imprecazioni, ai nomi che scegliamo per i figli: tutto può rivelarsi prezioso per capire chi siamo e le vere ragioni dei nostri comportamenti.
Fatti di parole è una perfetta introduzione alla psicologia del linguaggio e della linguistica. È pieno di casi e idee intriganti che ti daranno una prospettiva diversa su come funziona il tuo cervello.