“Hard disk interni e dove trovarli”: una pratica guida sui modelli degli HDD da acquistare. Tra ibridi, SATA e SAS
Torniamo a parlare di file storage, annoso problema che tocca – volenti e nolenti – tutti i possessori di un computer. Come già scritto in un articolo, la redazione di Advister consiglia caldamente di accoppiare sul proprio PC le due tecnologie esistenti. Dunque installando il proprio sistema operativo in un hard disk SSD (solid state drive) e immagazzinando i documenti nel dispositivo magnetico (HDD). Se già abbiamo affrontato il micromondo delle memorie flash, consigliando modelli di fascia bassa, medio e alta, ora tocca occuparsi della controparte “fisica”. Quali hard disk interni comprare? E quali sono le specifiche su cui gettare un occhio?
1 Specifiche tecniche: cosa guardare?
Prima di partire, facciamo un riassunto su alcune caratteristiche generali, che leggerete sulla confezione (o sulla scheda digitale) del prodotto. Gli hard disk interni si connettono principalmente tramite interfaccia Serial ATA (o SATA). Esistono due formati – da 2,5 o da 3,5 pollici – e le prestazioni sono molto simili. Le capacità sono generalmente elevate, arrivando a quantità di terabyte impressionanti. Si parla di 10 terabyte, nei migliori HDD interni. Poi è necessario sapere se lo si monta per pc desktop o per un notebook. Molti modelli sono “intercambiabili” (ibridi), altri specifici per uno o l’altro computer. Infine date un occhio ai giri per minuto (o RPM). È l’indicatore che determina la velocità del dispositivo: più è elevata, più il vostro sistema sarà performante. Dai 7200 RPM, andate sul sicuro. Per intenderci qui affronteremo esclusivamente gli hard disk interni: si montano “dentro” al pc e non sono fatti per essere staccati frequentemente da esso. Se prediligete la mobilità, meglio prendere in considerazione l’acquisto di hard disk portatili. Si collegano con un cavo USB e hanno dimensioni ridotte: qui potete consultare il catalogo su Amazon.
2 Fascia Bassa: a meno di 60 €
Piccola premessa: il vantaggio degli HDD è sostanzialmente il prezzo. Il rapporto costo/GB è superiore rispetto alle SSD. Prendiamo il Toshiba 500GB 3.5. Ha la capienza perfetta, per chi fa un utilizzo domestico del proprio pc, la velocità è di 7.2kmila round per minute e la ricerca scrittura/lettura è di 8 millisecondi. Nel complesso non certo tra i migliori HDD interni, ma più che dignitoso per il prezzo che porta. Con meno di 40 € ve la cavate perfettamente. 500 gigabyte sono troppo pochi? Toshiba offre uno strano preziario: con 1 € in più comprate l’upgrade successiva da 1 terabyte, con caratteristiche di velocità, RPM e prestazioni praticamente uguali. Altre marche consigliabili nella stessa fascia? C’è il Seagate Barracuda da 1 Terabyte (sui 40 €) e l’ HGST Travelstar, a 50 €.
3 Fascia Media: Ibridi e altre amenità
Tra le categorie di hard disk più performanti ci sono i cosiddetti “Idridi”. Sono dispositivi con un tradizionale disco magnetico, ma “aiutato” da una memoria flash (SSD), non volatile. I benefici riguardano la velocità nelle operazioni di salvataggio, accensione computer e performance dei software installati. Ne parliamo nel paragrafo “fascia media”, perché normalmente hanno un costo superiore rispetto agli HDD tradizionali. Consigliamo il Seagate Firecuda da 2 terabyte: 2,5 pollici, presa Serial ATA III e 128 mb di buffer del drive. Il prezzo è più che onesto: 55 € sul catalogo Amazon. Non vi interessano gli ibridi? Alla stessa cifra trovate degli ottimi HDD standard, da 3 terabyte. C’è questo Western Digital Blue, a 88 €, o il Verbatium. Con quella capienza, diventerà impegnativo saturarli di dati.
4 Fascia alta: verso i 100 €… e oltre!
Consigliabile a tutti quei professionisti che si trovano a dover gestire molti file, senza rinunciare all’affidabilità. Il costo parte da 200 € e arriva fino ai 3000 €. Tra il mucchio, consigliamo il Seagate Enterprise ST4000NM0035, dalle prestazioni ordinarie ma con una capacità notevole (4 terabyte). A 140 €. Salendo di prezzo si arrivano ai prodotti pensati per le workstation (come l’Optiplex Dell 7050) e i server. Qui la priorità diventa la sicurezza, nonché la robustezza del prodotto. Come per il Fujitsu da 4 terabyte, con interfaccia Serial Attached SCSI (SAS). O L’Hewlett Packard Enterprise da 6 terabyte, riservato esclusivamente ai professionisti che non possono permettersi rischi di perdita dati (videomaker, montatori o chi gestisce grosse banche dati).