Ghostface si butta nel mondo delle criptomonete e lancia Cream Capital. E’ un nuovo Bitcoin con ICO da 30 milioni di dollari. Ecco cos’è e come funziona
Ora sì che le criptomonete rischiano di conquistare il mondo. Nate come esperimento economico, divenute un credo per nerd rivoluzionari, ora sono ufficialmente una moda. Ed è proprio questo il passaggio cruciale verso il successo. Quando le star dello showbiz cominciano ad utilizzare qualsiasi cosa – dalle sigarette elettroniche alle cuffie Beats – scatta il principio di emulazione da parte di milioni di consumatori. Per farla breve, è notizia di pochi giorni fa che Ghostface Killah ha lanciato la sua valuta digitale. Si chiama Cream Capital e si aggiunge al vasto elenco di criptomonete già attive online. Una tra le tante? Può darsi, ma la popolarità del rapper del Wu Tang Clan potrebbe trascinare il Cream Capital nell’olimpo delle criptomonete che contano, affianco al Bitcoin (per capirne di più, qui il documentario targato Netflix) e all’Ethereum.
1 Si chiamano C.R.E.A.M., non hanno nulla di dolce
Per chi se lo stesse chiedendo, il nome non ha alcuna natura gastronomica. È vero che “Cream” in inglese vuol dire panna, ma il nome deciso da Dennis Coles (vero nome di Ghostface Killah) riguarda un acronimo di sua invenzione. Deriva dalla hit dei Wu Tang Clan C.R.E.A.M., che sta per Cash Rules Everything Around Me (traducibile come “il denaro regola tutto ciò che mi circonda”). La criptomoneta Cream Capital comunque ha già suscitato l’interesse degli analisti, soprattutto per la sua probabile compatibilità con gli Ether, criptomonete della gloriosa blockchain Ethereum. E guai a commettere l’errore di sottovalutare i rapper. Abbiamo già visto come gli artisti della rima siano in grado di imbastire veri e propri imperi economici. Basta citare il business delle cuffie Beats, che fu intuizione del Master of Ceremony Dr. Dre: un brand che ha fruttato centinaia di dollari di fatturato ed è stato acquisito da Apple per 2,5 miliardi di dollari.
2 Cream Capital e il manifesto d’intenti
A riprova delle potenzialità della criptomoneta c’è un completissimo White Paper, consultabile liberamente su internet a questo link. Dal documento si intuisce che il Cream Capital sarà votato alla semplicità: è il tentativo (ennesimo, a dire il vero) di rendere accessibile a chiunque il macchinoso mondo delle criptomonete. L’obbiettivo è quello di far salire il valore di Cream Capital a 1 dollaro e di stabilizzarlo su quella cifra. Questo porterebbe – almeno in una fase iniziale – la criptomoneta al cambio 1:1, molto più intuitivo per un investitore poco bravo in matematica.
3 La ICO da 30 milioni di dollari
Cream Capital già esiste ed è presente in rete: tuttavia il lancio ufficiale è previsto per il 30 novembre prossimo. È il giorno della prima ICO (acronimo che significa Initial coin offering) di Cream Capital, con il valore comunicato al mercato è di 30 milioni di dollari. Obbiettivo ambizioso ma non impossibile: specifichiamo che dietro al progetto c’è anche Brett Wesbrook, CEO smaliziato ed esperto. “Ho conosciuto Ghostface su Reddit” ha raccontato, “stava cercando qualcuno interessato alla tecnologia per sviluppare un progetto. Dennis è una persona dalla mente aperta e molto predisposta alle nuove tecnologie. È difficile ignorare la blockchain oggi, anche se sei un rapper super impegnato in concerti e tour”. A margine, suggeriamo come Cream Capital potrebbe rivelarsi un’ottima criptomoneta da minare. E’ giovane, vale poco e ha davanti a sé una strada lunga e promettente. Per conoscere i segreti del mining, rimandiamo alla guida completa, che trovate QUI.
4 Le criptomonete: velleità da star di Hollywood
Eppure Ghostface non è il primo personaggio dello showbusiness a dimostrare interesse verso la blockchain. La lista di star di Hollywood & dintorni impegnata sul fronte Bitcoin e criptomonete è lunga: Paris Hilton, Gwyneth Paltrow, Floyd Mayweather, Jamie Foxx, per citare i più noti. Il rischio è che si tratti di un hype passeggero, pronto a sgonfiarsi alla prima novità con più coolness. L’impressione comunque (almeno, la nostra) è che la tecnologia delle criptomonete sia in qualche modo inarrestabile. Il punto di non ritorno è già stato oltrepassato, ben prima dell’investimento di Ghostface. Predizioni a parte, quel che è certo è che in futuro ne vedremo delle belle. Resta da capire se la Cream Capital avrà un ruolo marginale o di protagonista, accanto alle blasonate criptomonete come Bitcoin ed Ethereum.