Il mondo delle criptomonete ha una nuova sostenitrice. Bjork regala 100 Audiocoin nel suo nuovo album Utopia. Ma quanto vale?
Non è la prima musicista interessata alle criptomonete, ma la nuova trovata di Bjork è molto interessante. Prima di lei, il rapper Ghostface aveva già lanciato le Cream Capital, con tanto di stemma del Wu-Tang Clan. La notizia è che Bjork è andata oltre, promettendo di regalare a ciascun acquirente del suo nuovo album Utopia una somma in criptomonete. Non si tratta di Bitcoin, né tanto meno Ethereum o MonaCoin (qui la nostra guida sul mining): la musicista islandese allegherà 100 Audiocoin. È una valuta studiata appositamente per l’industria discografica e che sta facendo parlare di sé. Non è così improbabile che in un futuro Spotify, Tidal o gli altri servizi di musica streaming si pagheranno in valuta digitale. Gli Audiocoin potrebbero fare da tramite diretto tra l’ascoltatore e l’artista. Gestendo la transazione monetaria di ogni streaming/download/click senza troppi intermediari. Sicuramente la mossa di un’artista come Bjork porterà visibilità alle cripromonete musicali: che sia un terreno fertile per un investimento?
1 Utopia: Nuovo album di Bjork
Bjork, lo sappiamo tutti, è stata una delle musiciste più interessanti dell’alternative negli anni ’90. E nonostante negli ultimi tempi la sua creatività abbia mostrato la corda, l’uscita di un suo nuovo album resta sempre un evento. Il coraggio di sperimentare, d’altronde, non le è mai mancato. Ricordiamo, ad esempio, la complessa piattaforma interattiva di app lanciata per Biophilia. Fu il primo “app album”, dove ogni canzone (in tutto dieci) corrispondeva a un’app per Smartphone o Tablet scaricabile. La fonte (MusicAlly) non specifica i dettagli dell’operazione attorno a Utopia. Sappiamo che il Blockpool, situato a Londra, ha facilitato l’operazione, offrendo di tasca sua i 100 Audiocoin (e il rispettivo e-wallet) a ciascun futuro compratore di Utopia. Sappiamo anche che il nuovo album di Bjork sarà acquistabile su internet con altre criptomonete, tra cui il Bitcoin, il Litecoin e il Dash. “Non siamo soltanto interessati alla reazione della comunità di cryptolovers su Utopia”, ha dichiarato il CEO del Blockpool Kevin Bacon, “ma ci piacerebbe che tante altre persone si interessino alle criptomonete grazie a noi”.
2 Cosa sono gli Audiocoin
Gli Audiocoin funzionano come le altre criptomonete ma sono pensate per musicisti, discografici e appassionati di musica. Le premesse sono sacrosante: “Prendiamo atto che l’industria discografica così non funziona. Spotify (qui la guida ai segreti) non aiuta i musicisti e che molti fan pagano poco o niente per il lavoro degli artisti”. È la prima frase che si legge sul sito ufficiale e suona come un manifesto d’intenti. Da qui una valuta per gestire il “sistema musica”, grazie alla quale sarà possibile guadagnare criptomonete dal semplice ascolto musicale. Ovviamente è tutto legato a un servizio di musica streaming, chiamato Aurovine, scaricabile da questo link. Il concetto è quello di minare criptomonete, mentre si ascolta la musica dalla piattaforma. Gli Audiocoin si guadagnano schiacciando “play” e condividendo la musica con i propri amici: oltre al caricare sulla piattaforma lavori propri, ovviamente.
3 Come Napster… ma meglio?
“Un’idea geniale come quella dietro a Napster fallì non per la decentralizzazione del servizio che forniva, ma per le verticalità che istituzionalizzavano l’industria musicale. Decentralizzando le acquisizioni, Audiocoin libererà la musica con reciproci vantaggi tra artisti e fan”. Questo è il motto dei fondatori di Audiocoin: ragionamento interessante, anche se non del tutto corretto. Il tallone di Achille di Napster era la totale illegalità del servizio, visto che consentì a milioni di utenti di scambiarsi album e canzoni soggette a copyright. Sugli Audiocoin vi è perlomeno l’intenzione di un compenso per il lavoro degli artisti. È un sistema che, se funzionante, potrebbe espandersi in altri settori (audiovisivo, letterario, teatrale…) e regolamentare un settore storicamente fumoso e poco redditizio. La discussa SIAE insomma, potrebbe essere pensionata velocemente, così come Uber sta pensionando i tassisti e AirBnb gli albergatori.
4 Quanto vale un Audiocoin?
Il valore dell’Audiocoin non è certo ai livelli del Bitcoin, che al momento in cui scriviamo è ai massimi storici (6200 €). Ora si attesta sugli 0,064 dollari, ma la media è molto inferiore. Insomma sappiamo che Bjork nel nuovo album Utopia regala Audiocoin e la cifra 100 fa gola. Ma equivalgono a 6,4 dollari, quindi non certo un capitale. La crescita – tra alti e bassi – comunque c’è stata: pensiamo che nel 2015 un Audiocoin valeva attorno agli 0,000040 dollari. C’è da capire se il sistema funziona o è destinato a morire. Se converrà comprare criptomonete musicali o è meglio puntare sui cari vecchi Bitcoin. Nel frattempo però becchiamoci i 100 Audiocoin che Bjork gentilmente divulga a ogni suo fan pagante, per il nuovo album Utopia. A caval donato non si guarda in bocca.