Panoramica sui migliori servizi cloud per le aziende che intendono utilizzare una piattaforma dedicata.
Archiviare i dati sul cloud è una prassi consolidata da utenti di ogni tipo. Con alcune distinzioni da tracciare, perché se è vero che in ambiente casalingo il cloud è sempre più comune, per aziende e uffici è diventato necessario ricorrere ad uno o più servizi professionali. La gestione in remoto di dati – come anche della produttività – sta crescendo in virtù di semplicità d’utilizzo e difficoltà poste dall’archiviazione locale, sia in termini di manutenzione sia di sicurezza dei dati. Un panorama che ha visto nascere una costellazione di offerte dedicate ai piccoli business come ad aziende che contano migliaia di dipendenti. Una scelta ampia, che però non offre il servizio perfetto ad ogni declinazione. Per trovarlo, è necessario tener conto in dettaglio dei bisogni dell’azienda e dei servizi che avrà bisogno di utilizzare in ambiente di cloud professionale.
1 Spazio e sicurezza
Il rapporto fra prezzo dello spazio fornito e sicurezza dei dati è la chiave di volta per trovare la migliore offerta di cloud professionale. Andando a spulciare troviamo alcune opzioni interessanti, perché la concorrenza è feroce e i servizi ormai aggiungono intere suite di applicativi e opzioni dedicate ai business che vogliono trasferirvi i propri dati. Un altro aspetto chiave è l’architettura utilizzata, soprattutto se rapportata ai servizi che l’azienda sta già pagando. Se ad esempio un’azienda ha già investito parecchie risorse nelle suite e nei servizi offerti da Microsoft, l’utilizzo di OneDrive e Azure sarà una scelta sensata.
2 Cloud storage e cloud computing
Le due famiglie principali, quando parliamo di cloud professionale, fanno capo al cloud storage e al cloud computing. Nel primo caso, parliamo di un semplice spazio dove depositare i file, identico in tutto e per tutto ai vari servizi rivolti ai privati. In ambito pro, le opzioni dedicate sono volte a rendere la condivisione semplice, sicura e permettere un’eventuale crittografia dei dati. Con cloud computing, invece, intendiamo l’utilizzo di una serie di applicativi localizzati su server esterni all’azienda. Gli utenti potranno quindi lavorare online su tutta una serie di programmi volti a favorire produttività e condivisione di risorse. Questo consente all’azienda di tagliare notevolmente in termini di costi e manutenzione, ma si tratta di una soluzione da valutare con attenzione in quanto dotata di pro e contro.
3 Utilizzo delle piattaforme: a vincere dev’essere l’usabilità
Non vanno dimenticate, infatti, le questioni relative a tempistica e semplicità di migrazione. Trasferire dati e progetti di lavoro sul cloud non è un’operazione immediata, motivo per cui potrebbe essere necessario investire alcune risorse per capire quali piattaforme garantiranno usabilità e compatibilità con le proprie infrastrutture. Ogni offerta presenta infatti un ventaglio di opzioni e servizi aggiuntivi. Occorre valutare attentamente quali siano i più adatti all’azienda e assicurarsi che il provider offra un’integrazione semplice, o non troppo laboriosa da implementare, alle applicazioni cruciali per il proprio business. In proposito, un piano d’azione che consideri in dettaglio la quantità di tempo necessario a migrare completamente entro il cloud è la strada migliore da intraprendere, prima di avviarsi alla decisione finale.
4 I migliori servizi di cloud professionale: Dropbox
Dropbox non è stato il primo servizio di cloud, ma senza dubbio è stato l’apripista nel renderlo accessibile alle masse. L’intuizione dell’azienda americana? Tanto semplice quanto efficace: rendere la sincronizzazione dati un’operazione eseguibile tramite un semplice clic. Il mercato ne ha tenuto conto e, da allora, le aziende hanno iniziato ad occuparsi di cloud con grandi ambizioni commerciali. Tanti i piani disponibili, con l’opzione Pro capace di raggiungere 1 TB a 9,99 euro al mese (8,25 se si sceglie la fatturazione annuale). I piani Business dedicati offrono invece spazio illimitato che parte da 12 euro al mese (10 con fatturazione annuale). Infine, Dropbox Enterprise è l’opzione pensata per le grandi aziende, con maggiori possibilità di configurazione, gestione e accesso. Qui potete trovare tutte le offerte.
5 Google Drive
L’enorme ventaglio di applicazioni offerte da Google fa sì che Google Drive sia molto allettante per le aziende che già si muovono dentro l’ecosistema creato da Big G. I piani a pagamento spaziano da un minimo da 1.99 euro al mese (in cambio di 100 GB) a 299,99 euro per 30 TB. L’offerta business dedicata parte invece da 8 euro mensili per ogni utente e offre spazio illimitato per ogni account. Google offre opzioni avanzate di privacy e sicurezza, possibilità di realizzare conference call direttamente via cloud, assistenza telefonica 24 ore su 24.
6 Microsoft OneDrive
Il cloud professionale è una delle aree strategiche dove Microsoft ha investito di più. L’azienda di Redmond ha intuito in tempo utile l’enorme importanza dei servizi professionali, guadagnando un buon vantaggio sulla concorrenza grazie a piattaforme molto quotate come Azure, probabilmente la scelta top per quanto riguarda il cloud computing e lo sviluppo di app dedicate. Senza dimenticare OneDrive, concorrente diretto di Dropbox e compagnia orientato in modo particolare su sicurezza e affidabilità. Il piano a pagamento Premium offre 1 TB al prezzo di 65 euro l’anno. Salendo a 99 euro, i TB diventano 5. Punto di forza di OneDrive è la completa condivisione della suite Office, disponibile gratuitamente per gli abbonati e i vari team di lavoro che avranno accesso alla piattaforma. Tutti i piani sono consultabili a questo link.
7 Amazon Cloud Drive
Amazon Cloud Drive ha prezzi contenuti, una filosofia perfettamente in linea con le politiche del gigante americano. Con 70 euro annuali (e l’iscrizione al programma Amazon Prime), lo spazio di archiviazione è infatti illimitato. Offerta senza dubbio interessante, ma col limite non da poco di una scarsa integrazione con gli applicativi più comuni in ambito di produttività. Nonostante questo, l’affidabilità offerta dai server di Amazon lo rende un’ottima scelta per piccoli business che non richiedono un ambiente cloud particolarmente strutturato.
8 I migliori italiani: Aruba Business Backup
La più grande piattaforma di hosting italiana offre ampia scelta in termini di cloud. L’offerta di backup dati, declinata in chiave business, offre un ventaglio di prezzi che oscilla dai 99.99 euro al mese per 1000GB, fino ad un massimo di 1599.99 euro per 20000GB di spazio. La piattaforma offre una crittografia di tipo AES e un’unica console di gestione. Inoltre, la possibilità di eseguire backup incrementali permette di aggiungere solo i dati nuovi ad ogni sessione, rendendo le operazioni di salvataggio molto veloci.
9 Netsons
L’offerta professionale di Netsons punta forte su velocità, con server basati su SSD che garantiscono stabilità e prestazioni elevate, e scalabilità, consentendo alle aziende di aumentare spazio e servizi tramite pochi click. I piani server, consultabili a questo link, partono da 0,022+IVA all’ora, mentre per quelli enterprise bisogna contattare direttamente l’azienda.
10 Cloudbag
Cloudbag offre uno storage totalmente basato su suolo italiano (i server si trovano all’interno del MIX al Campus Caldera di Milano), con relative leggi sulla privacy, storage unico e opzioni che garantiscono una rapida collaborazione fra team di lavoro diversi. I piani professionali partono da 7,99 euro al mese (opzione Entry, con 100 GB disponibili e la possibilità di accesso a tre utenti diversi). Qui potete consultare l’offerta completa.