Come suonano le Bose SoundLink? E’ la linea di casse bluetooth portatili Bose, con prezzi e recensioni molto interessanti. Di seguito, la guida all’acquisto definitiva
Se c’è una cosa che Bose non fa è badare alla convenienza. Casse bluetooth portatili, sistemi multiroom, soundbar e sistemi wave di loro produzione hanno costi sopra la media. Talvolta proibitivi per un utente e spesso criticati dagli audiofili puristi. L’opinione diffusa è che la qualità Bose sia effettiva, ma goda di una considerazione spropositata. Così abbiamo pensato di fare “il punto” sul caso Bose, con una guida all’acquisto sulle casse bluetooth portatili della linea Soundlink. Da comprare o meglio evitarle come la peste? E quali sono i modelli migliori, in rapporto qualità/prezzo?
1 Il brand Bose: che cos’è e la sua Storia
“Non perdere mai la tua immaginazione. Sogna sempre qualcosa di straordinario e trova il modo per trasformare questi sogni in realtà”. Sono le parole di Amar Gopal Bose, fondatore dell’azienda statunitense di attrezzature audio ad alto profilo. La storia del brand, parte da lontano: è il 1964 quando il Dottor Bose fonda l’azienda che ha dato vita ai diffusori, cuffie e speaker bluetooth famosi in tutto il mondo. All’epoca è un giovane ricercatore presso il Research Laboratory of Electronics del MIT: “Di giorno, sviluppa insieme ai suoi dipendenti sistemi di regolazione della potenza per agenzie militari e governative. Di notte, studia l’acustica e il design dei diffusori” scrivono sul sito ufficiale. Nel 1966 lancia il primo prodotto, il diffusore Bose 2201. È un mezzo flop, non tanto per la qualità costruttiva, bensì per il prezzo eccessivo e il pessimo marketing dedicatogli. Due anni più tardi lancia il modello Bose 901, rivoluzionando il modo di ascoltare e intendere la musica.
2 Un successo globale
Il diffusore Bose 901 applica una serie di conoscenze sulla psicoacustica, studiata con dedizione dal Dottore per anni. Ha già tutti gli ingredienti che renderanno unici i prodotti del marchio: ottima vendita (con dimostrazioni pubbliche delle prestazioni), alta qualità nella riproduzione e design gradevole. Di lì in poi comincia un’espansione senza sosta: lanciano casse per i musicisti (il Bose 800), trasferiscono la sede a Framingham, in Massachussets e producono uno dei diffusori più venduti di sempre. È il Bose 301, con un prezzo alla portata di tutti (o comunque della middle class americana) e pensato per non sfigurare sugli scaffali di ascoltatori esigenti. Non hanno la complessità delle casse bluetooth portatili Bose recenti, ma la resa è perfino migliore. Sorge anche un settore specializzato nella ricerca, da sempre uno dei grandi vanti dell’azienda.
3 Il noise cancelling? Tra le priorità di Bose, dal 1978
Qualcuno potrebbe scambiarlo come un “vezzo” recente, vista la popolarità ottenuta negli ultimi 5-10 anni nel settore delle cuffie. E invece Mr. Bose intuisce l’esigenza una quarantina di anni fa. L’illuminazione arriva d’un tratto, come succede ai veri geni. Immaginatevi il Dottore su un volo transatlantico, con il sedile lato finestrino, accanto alle rumorose eliche del motore. Prova ad ascoltare la musica dagli auricolari forniti dalla Swiss Air, ma il rumore di sottofondo è troppo forte. In quel momento, pensa a quanto sarebbe bello se le cuffie fossero dotate di un sistema di isolamento sonoro, capace di ridurre i rumori esterni ai padiglioni. È il 1978 e si rende conto immediatamente di avere tra le mani un’idea vincente. Ci vorranno 9 anni però, prima che il progetto si traduca in realtà. Nel 1986 le prime cuffie Bose con noise cancelling fanno il loro esordio sul volo storico dei piloti Dick Rutan e Jeana Yeager, a bordo del Voyager.
4 L’escalation inarrestabile del marchio Bose
Impossibile riassumere in poche righe la storia di Bose e delle loro apparecchiature per l’ascolto di musica. I successi sono innumerevoli, gli scivoloni pochissimi. C’è il sistema Acoustimass 5 (qui la versione aggiornata al 2015), che reinventa gli stereo casalinghi, le prime cuffie commerciali con tecnologia Acoustic Noise Cancelling (1989), i sistemi Bose Lifestyle, le radio portatili Bose Wave e le autoradio dotate di tecnologia AudioPilot, che regola automaticamente il volume a seconda della velocità del veicolo e la rumorosità del motore. Le Casse bluetooth portatili Bose insomma, sono soltanto l’ultimo tassello di una storia decennale.
5 Casse bluetooth portatili: La guida all’acquisto definitiva
Le casse e gli altoparlanti bluetooth portatili hanno preso letteralmente il sopravvento negli ultimi anni. Sono comode, versatili e di qualità – spesso – più che soddisfacente. Nate come un gingillo per nerd, con il tempo sono diventate la vera alternativa ai vecchi stereo portatili. Complice la facilità di utilizzo, prodotti come il JBL Charge 3, l’UE Boom o il Sony SRS-XB30 li si vede spesso nelle piazze o sulle spiagge delle nostre città. È vero che la connessione bluetooth significa perdita consistente della qualità, ma perfezionata nel tempo può offrire una resa tutto sommato godibilissima. Esistono comunque standard che bypassano il contestato bluetooth, come l’Airplay di Apple o le connessioni Wireless, ma sono difficilmente applicabili a device con alta tascabilità. Le casse bluetooth portatili Bose si pongono come prodotti elitari, visti i prezzi elevati, ma offrono prestazioni superiori alla media della concorrenza. Di seguito, trovate una pratica guida all’acquisto di cinque prodotti firmati dalla casa statunitense: SoundLink Micro Bluetooth, SoundLink Color Bluetooth II, SoundLink Mini II, SoundLink Revolve e la versione Plus.
6 Diffusore SoundLink Micro Bluetooth
Partiamo dal prezzo più basso tra le casse bluetooth Bose, per risalire di prodotto in prodotto. I diffusori SoundLink Micro costano poco più di 100 € (119 su Amazon, inserito nei “consigliati” dal marketplace) e sono disponibili in tre colorazioni. Arancione brillante, blu notte e nero, tutti molto originali rispetto ai rosso acceso o bianco panna della concorrenza. Le dimensioni sono davvero ridotte: sono 9,83 centimetri di larghezza e profondità, 3,48 centimetri di altezza, per un peso complessivo di 290 grammi. È una cassa bluetooth che sta in tasca ed è utilizzabile in piscina, mentre si passeggia o sotto la doccia. Il rivestimento esterno è in silicone, che lo protegge da schizzi d’acqua e lo rende impermeabile con certificazione IPX7 (pari al JBL Charge 3). Per intenderci, se casca in acqua non succede niente. Le nostre opinioni sul diffusore SoundLink Micro Bose? È il migliore della sua categoria, batte i vari UE WonderBoom della Logitech, il Clip 2 della JBL e il SoundCore Mini della Anker. La resa sonora provoca quell’effetto sorpresa molto piacevole: così piccolo, così potente. E non distorce nemmeno frequenze basse, come succede puntualmente quando si alza il volume al massimo. In una stanza da 10-15 metri quadri è più che sufficiente per godersi un ascolto condiviso, anche se in contesti rumorosi (feste affollate) o in spazi aperti il volume risulta basso. Il vero problema sta nel prezzo, vizio capitale di Bose: 119 €, per un prodotto che “amplifica” quello del vostro smartphone e nulla più, sono comunque troppi.
7 Diffusore SoundLink Color Bluetooth II
Di poco più grande, il Bose SoundLink Color II è uno speaker bluetooth portatile. Non sta in tasca, ma in un piccolo zainetto senza problemi. Anche il peso non è esagerato: siamo attorno ai 500 grammi. La forma è a parallelepipedo, con base ovale, il rivestimento è in gomma e lo ripara da urti, cadute e schizzi d’acqua. Anche questa cassa bluetooth Bose è impermeabile, anche se non arriva ai livelli del SoundLink Micro, visto che ha una certificazione più bassa (IPX4). Cosa ci piace e cosa non ci piace del diffusore Sundlink Color Bluetooth II Bose? La resistenza è ottima. Il volume è altissimo, quasi ai livelli di prodotti superiori per peso e specifiche (JBL Charge 3 e UE MEGABOOM). La qualità audio davvero notevole, specie nel bilanciamento tra alti, medi e bassi. I problemi sono altri: la diffusione del suono non è a 360° (e si sente), la durata della batteria è di 8 ore. Non male ma c’è decisamente di meglio. Manca sportellino di protezione per prese aux e micro USB e il design è dignitoso, ma non particolarmente originale. Il prezzo non è eccessivo, per essere Bose: su Amazon è venduto a 139 €. 20 € in più del SoundLink Micro ma è tutta un’altra musica.
8 Diffusore SoundLink Mini II
Modello vecchiotto (è del 2015) ma è talmente venduto che Bose lo tiene in catalogo. Questo porta almeno due vantaggi: prezzo ribassato (siamo a 169 € su Amazon) e prodotto ampiamente collaudato dagli utenti. Le loro opinioni, sui vari marketplace, sono semplicemente entusiastiche e la proclamano una delle migliori casse bluetooth portatili Bose. Possiamo considerarlo portatile, perché entra in uno zaino senza rischi di lombalgia, ma il fattore forma si adatta meglio a un utilizzo da scrivania. Si appoggia sulla base larga e si intona perfettamente all’ambiente casalingo. Il suono è pulito, grazie ai due altoparlanti da 40 mm integrati. I trasduttori sono ottimi e lavorano con un’escursione di cono di 5 millimetri. Consigliamo di abbinarlo a un processore audio studiato ad-hoc per una resa ancora più precisa. I bassi sono profondi anche a volumi minimi, cosa impensabile nei prodotti JBL o Logitech. Se non si ha l’urgenza di un acquisto “ultimo modello”, il diffusore bluetooth Bose SoundLink II è la scelta perfetta. Apprezziamo soprattutto il rapporto qualità/prezzo.
9 SoundLink Revolve e la versione Plus
Sono lo stesso modello, ma il secondo è la versione “rinforzata” del primo. Molto bella la forma conica, utile per la diffusione del suono a 360°. Alto 15,2 centimetri e largo 8,2, è comodamente trasportabile in viaggi e gite fuori porta. Lo speaker però è talmente bello che rende di più da sfoggiare tra la mobilia di casa. D’altronde il design è da sempre uno dei punti forti del brand. Resa audio? Semplicemente perfetta: a quelle dimensioni è la miglior cassa bluetooth sul mercato. C’è quell’effetto sorpresa evocato per il SoundLink Micro. Unico neo sono i bassi, talmente potenti da risultare invadenti, se non si equalizza a dovere il suono. In prova con pezzi di musica classica fa impressione, per la pulizia del suono che ne viene fuori. La versione plus (Bose SoundLink Revolve+)è tutto questo, potenziato nei watt (ovviamente non dichiarati da Bose). È poco più grande (alto 18 centimetri, largo 10), tiene botta anche in contesti rumorosi e in spazi molto grandi. Il prezzo del plus però è sovradimensionato, visto che di listino viene 325 €. Su Amazon comunque lo si trova a poco meno (299 € a questo link).
10 Opinioni su Bose SoundLink, linea di casse bluetooth portatili
Il verdetto finale è contraddittorio: da una parte apprezziamo l’ottima manifattura e il valore intrinseco. Cosa non scontata per il brand Bose, considerato dai puristi tutto fumo e niente arrosto. Siamo certi che le casse bluetooth portatili Bose siano tra le migliori in circolazione. D’altro canto la concorrenza nel settore è talmente spietata che – diciamolo – si trovano diffusori molto buoni a prezzi migliori. Il successo della JBL Charge 3 la dice lunga sulla questione: consideriamo che ora si trova a 125 € su Amazon. Per chi volesse un suono più equilibrato (niente bassi pompati, per intenderci) c’è il Creative Roar 2 dal suono eccezionale, addirittura superiore ai Bose SoundLink. E lo si trova a 155 € a questo indirizzo. Certo, il design è molto discutibile perché assomiglia più a un mattone che a uno speaker bluetooth. La guida definitiva alle casse bluetooth portatili Bose può concludersi così: chi è disposto a spendere 130-300 € per un diffusore portatile si rivolga senza problemi a Bose. Design, qualità audio e usabilità sono garantiti. Chi ne fa una questione di prezzo beh, alla stessa cifra si comprano attrezzature di categoria superiore. Il nostro modello preferito della linea è SoundLink Color Bluetooth II, perché ha un rapporto qualità/prezzo/rendimento più che onesto.