Secondo la tipologia di forma del corpo che ci caratterizza, dovremmo vestirci diversamente per valorizzarci al meglio: body shape, vediamo come fare.
Quando ci sentiamo bene e siamo apposto con noi stessi affrontiamo meglio, con più sicurezza, anche il mondo e la socialità. Sin dall’antichità il concetto di armonia (allora più spesso detto canone) era alla base di tutto. E pian piano sembra che questa opinione stia riacquistando importanza, a partire dall’uomo stesso come misura e unità fondamentale delle cose. Ci si torna a chiedere, al di là delle mode: “Ma starò davvero bene con questo vestito? E con questo trucco?” Abbiamo parlato poco tempo fa di armocromia e di come l’accordo cromatico tra l’incarnato, gli abiti e il make-up possa restituire una migliore percezione della propria persona. Ma non finisce qui: anche la body shape individuale contribuisce nettamente nel risultato finale. Individuare la forma del corpo che ci contraddistingue, e che è immutabile nel tempo, ci aiuterà nella scelta di abiti e accessori in grado di esaltarci.
Un semplice “body shape test” potrà dirci se quella tuta, sì così comoda, forse non sia meglio usarla solo come pigiama! Lo stile e l’eleganza non sono sempre una dote innata e non c’è niente di male in questo. Acquisirli sarà ancora più intrigante e interessante.
1 Un approccio scientifico per determinare la forma del corpo
Si parla spesso di body shape in termini abbastanza semplicistici e prevalentemente in relazione alla scelta di un abito piuttosto che un altro. Però tale approccio può generare qualche confusione: frequentemente nascono dubbi sulla mutevolezza della propria forma del corpo in base alla dieta o all’età, quando non esiste nessun metodo, se così si può chiamare, di body shaping. Non è in sostanza un parametro legato al peso o all’invecchiamento.
Il somatipo
In sostanza quando si parla di body shape si fa riferimento a un termine che probabilmente, a sentirlo così, ha molto meno hype. Ovvero il somatipo. Viene naturale chiedersi di cosa si tratti. Il somatipo affonda le sue radici nella psicologia degli anni ’40 quando, un po’ lombrosianamente, si tentava di indovinare la personalità associandola ad alcune caratteristiche fisiche. Poi è avvenuto uno slittamento di significato e la parola ha assunto valore nella classificazione di tre diverse macro-tipologie corporee. Una distinzione che, ad esempio, può essere utile quando si redige un piano di allenamento e nutrizione mirato a far perdere grasso in determinati punti del corpo.
I somatipi sono:
- endomorfico, tipico delle persone che tendono ad accumulare un po’ di adipe e faticano di più a smaltirlo
- mesomorfico, ovvero che indica persone con tendenza a sviluppare facilmente massa muscolare
- ectomorfico, cioè chi ha una maggiore altezza rispetto al volume corporeo, le classiche persone slanciate
Di solito ognuno di noi è rappresentato da una combinazione di due somatipi, piuttosto che uno solo “in purezza”. Queste caratteristiche sono genetiche e permarranno per l’intera esistenza. Capire a quale somatipo si appartiene però consentirà di sviluppare metodi di allenamento abbinati a regimi nutrizionali in grado di evitare l’accumulo di grassi, definire i muscoli o riequilibrare il peso, a seconda dei casi. Da notare che la forma del corpo determinata dai somatipi non è affatto collegata ai verdetti della bilancia! E non è pertanto mai e in nessun caso considerabile una discriminante. Ma, per dirla semplice, si tratta di come natura ci ha fatti.
2 Somatipo e body shape
Dopo aver bene o male individuato il proprio somatipo, anche in base a questo, dovremmo cercare di capire in che modo si distribuiscono i nostri chili sul corpo. Esistono due modi diversi:
- omogeneo
- localizzato
Proviamo adesso a fare un semplice body shape test. Se osservandoci, magari quando siamo leggermente ingrassati, notiamo che in ogni caso le proporzioni corporee rimangono inalterate potremmo appartenere alle body shape clessidra, ovale o rettangolo. Di contro, se tendiamo a ingrassare solo in punti specifici e limitati potremmo essere una body shape pera o mela. Approfondiremo in seguito le definizioni correlate a questi termini convenzionali usati universalmente per identificare la body shape, ovvero la forma del corpo base, che non cambia nemmeno con il dimagrimento o l’acquisizione di peso.
3 Le caratteristiche di ogni body shape
Approfondiamo adesso nel dettaglio come sono fatte le varie forme del corpo individuate in base alla distribuzione del peso. Sempre tenendo a mente che body shape NON è sinonimo di taglia.
La clessidra
Chi accumula peso in maniera omogenea ma nota in maniera evidente un punto vita nettamente delineato, in rapporto alla stessa ampiezza di torace e fianchi (per intendersi, se siamo ragazze e portiamo la stessa taglia di reggiseno e slip), sarà sicuramente una clessidra. Capire perché ad ogni body shape è stato dato quel preciso e determinato nome è facile da intuire.
L’ovale
Prendiamo di nuovo il punto vita come riferimento: come vedremo è sempre fondamentale per determinare la propria forma del corpo. Quando è poco segnato ma, in ogni caso, il modo in cui mettiamo su peso è omogeneo e la nostra corporatura risulta tendente ad essere endomorfica (cioè morbida), allora saremo con tutta probabilità della categoria ovale.
Il rettangolo
Di nuovo, chili distribuiti omogeneamente su corporatura tendente all’ecto-mesomorfico? Ovvero abbastanza asciutta e longilinea con punto vita poco segnato: la forma del corpo è il rettangolo.
La pera
Arrivano adesso le body shape di chi non tende ad accumulare peso in maniera omogenea quanto piuttosto localizzata. Le persone con la peculiarità di avere la parte addome, fianchi, glutei più sviluppata rispetto a spalle e torace, sono considerate pera come forma del corpo. Le ragazze in genere hanno spalle strette, una taglia di reggiseno che di rado supera la seconda, ma indosseranno slip di una o più taglie in proporzione rispetto a quella del reggiseno. Quando la zona dei fianchi è assai tornita e si nota bene come le spalle siano più piccole, si può descrivere anche come body shape triangolo.
La mela
Al contrario della pera, la body shape mela tenderà ad accumulare peso su petto e braccia, ovvero nella parte superiore del corpo, sempre chiaramente in maniera non omogenea ma localizzata. I fianchi risulteranno stretti e il petto prosperoso, trovandosi certamente a indossare reggiseni oltre la seconda misura e slip invece di taglie anche inferiori. A volte, quando le spalle di una mela sono particolarmente ampie, si parla anche di body shape triangolo invertito.
Queste le forme del corpo esistenti e nelle quali si classifica ognuno di noi. Si parla spesso di body shape al femminile tuttavia il sistema si può applicare anche agli uomini. Di fatto le derivazioni triangolari, di cui si è parlato in associazione alla pera e alla mela, appartengono prevalentemente al genere maschile. Il quale aggiunge la forma trapezoidale, caratterizzata da spalle poco più ampie del bacino, e mantiene l’ovale e il rettangolo già descritti. Adesso, dopo il body shape test, bisogna capire quali sono gli indumenti che maggiormente valorizzano ogni tipologia.
4 Cosa indossare a seconda della forma del corpo
Eccoci dunque arrivati al vero obiettivo che sta dietro la ricerca della propria body shape. Ovvero capire quali vestiti ci donano e valorizzano di più. Per ognuna delle categorie appena delineate ci sono certamente indumenti che riescono davvero a cambiare la percezione di come si appare in maniera veramente evidente.
Clessidra: abiti ideali
Quando si pensa alla clessidra come forma del corpo l’associazione mentale corre alle grandi star del cinema anni ’50 e alle miss dal mitico terno 90 – 60 – 90. Ma, assolutamente in maniera indipendente da queste misure, pur mantenendone il rapporto, cosa valorizza una clessidra? Certamente il must have è l’abito a portafoglio, meglio se di lunghezza midi e con scollo a V. Benissimo le gonne sia a tubino che a campana o a ruota, purché a vita alta, come i pantaloni.
Una clessidra potrà brillantemente sfoggiare anche le cosiddette jumpsuit e i crop top, entrambi capi tornati in auge negli ultimi anni. Cosa è meglio evitare per la clessidra? Di sicuro non sarebbe valorizzata da vestiti a sacchetto, ampi, dritti o stile impero. Infatti la regola base per la clessidra è mettere in evidenza le sue proporzioni armoniose, e il punto vita in particolar modo.
Ovale: abiti ideali
La tipologia di forma del corpo ovale di solito è mediamente vigorosa (per quanto, sempre bene specificarlo, per ogni body shape esiste una vasto range di pesi e taglie diverse, per magre e più robuste). Per l’ovale si manifesta la necessità di riequilibrare la zona dell’addome con il resto del corpo. Quindi per valorizzarla si può giocare con forme essenziali, color block e fantasie da proporzionare con dovizia. Il capo irrinunciabile per un ovale è lo chemisier: scollo a V, linee morbide in tessuti che dovrebbero esserlo altrettanto, così accarezzano le forme senza costringerle. Femminile e valorizzante.
Bene anche i completi monocromatici scuri oppure, per giocare con i colori, puntare su indumenti opachi sotto e brillanti, sgargianti sopra. Per le fantasie, meglio se ti tipo oblungo, come le righe verticali che restituiscono un effetto visivo snellente. Al contrario, è ottimo anche l’abbinamento contrario, con casacca tinta unita con orlo che non cade sui fianchi o comunque nel punto più largo del corpo, meglio se scura, abbinata a gonna a tubino (non troppo fasciante) a fantasia.
Molto bene anche outfit semplici e lineari che prevedono camicia e pantaloni, questi ottimi anche i modelli stile Capri, i blazer, i cardigan egli sploverini lisci, privi quanto più possibile di applicazioni o dettagli “ingombranti”. Per la tipologia ovale sono consigliati anche gli indumenti con azione body shaping: guaine, body, collant e intimo vario in grado di fornire una vera e propria azione modellante. Una persona con caratteristiche corporee ovali cosa sarebbe bene evitasse nel suo guardaroba? Abiti dritti a camicione, che ingoffano la figura, fantasie grandi e tondeggianti o dettagli che aggiungono volume.
Rettangolo: abiti ideali
Il fisico a rettangolo di solito s’identifica con un ideale efebico e androgino. Ma, come tutte le body shape, può tranquillamente essere valorizzato nella maniera che più si desidera. Cosa fare con il punto vita quasi inesistente che caratterizza le persone rettangolo? Ci sono due strade: sfruttarlo così com’è, con abiti stile impero o a tunica, oppure delinearlo strategicamente, per mezzo di vestiti a campana o gonne a vita alta, ancor meglio se corredati da cintura (come per le clessidra insomma). Qual è in ogni caso l’abito che deve avere una body shape del genere nel guardaroba? Sicuramente un vestito a balze o con taglio asimmetrico. Infatti c’è bisogno di spezzare la direzione longitudinale prevalente creando movimento. Allo scopo sono perfetti gli abiti e i top monospalla, sblusanti, con dei volant o a taglio godet.
Per la parte inferiore del corpo, via libera a pantaloni palazzo e gonne ad A. Ottima idea per interrompere la verticalità della figura, anche l’outfit cromaticamente spezzato, con una certa preferenza verso tinte brillanti. Cosa è meglio evitare per una rettangolo? Gli abiti stretch, quelli troppo lineari e le stampe geometriche.
Pera: abiti ideali
Il nodo fondamentale per una body shape pera è portare volume nella parte superiore del corpo, che altrimenti sarebbe sovrastata percettivamente dalla zona lombare. Cosa serve a una persona con questa forma, quindi? Il capo indispensabile ha dettagli corpulenti dal petto in su, in particolare sulle spalle: ruches, volant, drappeggi, maniche a sbuffo o palloncino sono un toccasana. Le gonne a campana o ad A con vita alta esaltano il punto mediano stretto, così come i calzoni, specie se ti tipo palazzo o bootcut. Ottima combinazione, con tali indumenti, è rappresentata da top, camicie o giacche corte o avvitate con spalline strutturate (non c’è comunque bisogno di fare un revival degli anni ’80!)
Fantastica la t-shirt detta marinière con righe orizzontali che allargano otticamente la figura nella sua parte superiore. Per l’inverno benissimo maglioncini lavorati, coi primi caldi non indugiare con scolli a barca o che addirittura lasciano scoperte le spalle. Per la pera meglio tenersi alla larga da pantaloni cargo, in tessuti chiari o peggio lucidi, skinny e vita bassa in generale.
Mela: abiti ideali
Infine, se osserviamo un fisico a mela non si può che notare come la maggior parte dell’attenzione visiva sia a carico della parte superiore del corpo. Il gioco pertanto sta nel riequilibrare quella inferiore, al contrario della pera. Inoltre una body shape mela come grande punto di forza avrà le gambe: in genere magre, affusolate e lunghe. Ecco allora che per una mela il capo fondamentale è la minigonna, off limits per quasi tutto il resto del genere umano! Meglio se a vita alta, così come i pantaloni e gli abiti che in qualche modo dovrebbero andare a definire il punto vita.
Altra tipologia d’indumento cui una mela non può rinunciare è il cardigan lungoe il blazer dal taglio maschile che gli permettono di giocare tra sensualità e rigore. Se il seno non è esagerato, ottimi anche gli abiti a trapezio o a tunica. Jeans ¾ e tacco alto: un’accoppiata irresistibile. Chi ha la forma del corpo a mela, invece, dovrebbe rinunciare a grandi fantasie (permesse le righe verticali), ad abiti importanti con balze, volant, decori e gonne ampie.