ANFIT incontra MISE per esporre criticità dei produttori di serramenti italiani

Infissi

Quali sono le criticità relative alla produzione di infissi? Novità all’incontro tra Associazione Nazionale per la Tutela della Finestra Made in Italy e MISE

ANFIT, Associazione Nazionale per la Tutela della Finestra Made in Italy, ha fatto reperire al Sottosegretario allo Sviluppo Economico Sen. Andrea Cioffi una lettera in cui vengono esposte alcune criticità che le aziende italiane specializzate nella produzione di infissi si ritroverebbero a fronteggiare.

1 La grande importanza degli infissi

Come noto gli infissi sono degli elementi strutturali davvero importantissimi per qualsiasi immobile: tali articoli influiscono in modo notevole sulla funzionalità degli ambienti, sul design, e perfino sulle capacità di coibentazione termica, un aspetto davvero prezioso nell’ottica dell’efficienza energetica. Come non sottolineare, inoltre, la grande importanza degli infissi a livello di sicurezza: scegliere dei modelli in grado di resistere ai tentativi di effrazione è davvero importantissimo, proprio per tale ragione molte aziende riservano una particolare attenzione a tali caratteristiche tecniche. Punto Sicurezza Casa è, ad esempio, un’azienda specializzata che propone infissi in alluminio e in altri materiali in grado di resistere in modo assai efficace ai tentativi di effrazione.

Infissi

2 Le criticità presentate da ANFIT

ANFIT, nella persona di Laura Michelini, presidente dell’Associazione, ha posto in evidenza alcune condizioni particolarmente svantaggiose per le aziende italiane, soprattutto laddove rapportate alle modalità con cui possono operare aziende di altre nazioni europee. ANFIT rimarca il fatto che le aziende produttrici dell’Est Europa possono da un lato godere di un costo del lavoro estremamente più basso rispetto a quello italiano, allo stesso tempo però hanno dei vantaggi competitivi dovuti alla detassazione dei prodotti esportati e installati in Italia presso dei clienti privati. A rendere ancor più accentuato il divario tra aziende italiane e imprese dell’Est Europa vi è il fatto che quest’ultime sono spesso ubicate nelle cosiddette zone ZES, nelle quali hanno modo di usufruire di importanti finanziamenti comunitari che, non di rado, sono a fondo perduto. Alla luce di questo, è evidente che le aziende italiane non possono competere con queste realtà dal punto di vista dei prezzi proposti al consumatore. Altro punto critico evidenziato in questa lettera corrisponde al fatto che sui bonifici correlati alla fruizione dei vigenti bonus fiscali gli istituti bancari praticano una ritenuta d’acconto dell’8%, la quale ovviamente si rivela molto penalizzante per le imprese, viene inoltre evidenziato il fatto che i limiti di prezzo imposti dalla legge nazionale risultano essere, a detta di ANFIT, troppo bassi. Le associazioni di riferimento avevano infatti proposto un limite di 750 euro, mentre la soglia è stata fissata ad un livello estremamente più basso, corrispondente esattamente a 350 euro per quel che riguarda il Sud e 450 euro per il Nord. ANFIT evidenzia anche il fatto che i prodotti esteri, per quanto muniti di marchio CE, spesso non sono coerenti con le restrittive normative vigenti in Italia.

3 Salvaguardare il Made in Italy del settore

Quelli menzionati sono i principali aspetti che l’ Associazione Nazionale per la Tutela della Finestra Made in Italy ha inteso porre all’attenzione del Ministero dello Sviluppo Economico. Le aziende produttrici italiane operanti in questo settore starebbero facendo davvero molta fatica a stare sul mercato per via di queste condizioni decisamente poco vantaggiose; l’odierno mercato globalizzato, ovviamente, accentua in modo ulteriore la condizione di evidente disparità economica che riguarda le aziende che producono in Italia e quelle che hanno sede all’estero, in particolar modo in Est Europa. L’auspicio, ovviamente, è che si possano individuare adeguate contromisure affinché le aziende italiane specializzate nella produzione di serramenti possano continuare a svolgere il loro lavoro incontrando minori difficoltà. Il Made in Italy di questo settore è d’altronde un autentico pregio nazionale, come per molti altri ambiti, è dunque un vero peccato il fatto che condizioni economiche e produttive completamente differenti pongano le aziende nostrane in una condizione di profondo svantaggio rispetto ad altri competitor comunitari.

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