La serie di switch HPE 2920 rappresenta una delle migliori scelte per aziende in cerca di un dispositivo pensato per l’espandibilità. Vi presentiamo la versione a 48 porte.
HPE (Hewlett Packard Enterprise) è un brand che non ha bisogno di presentazioni nell’ambito del networking. La linea business creata da Hewlett-Packard per offrire soluzioni alle imprese che intendono ampliare e potenziare la propria rete aziendale. Giusto due anni fa, HP ha portato a termine l’acquisizione di Aruba Networks, scegliendo di farne apparire il nome sia sui dispositivi che nella componente di web management. Una fusione capace di riunire due fra le realtà più importanti del settore.
1 Ambia espandibilità
Fra i dispositivi disponibili sul catalogo HPE-Aruba, la famiglia di switch di rete gestiti HPE 2920 è fra le migliori scelte per chi intende dotare la rete di ampia espandibilità. Quattro i modelli disponibili, pensati per essere disposti in rack e differenziati sia per numero di porte Ethernet, sia per la presenza di funzionalità PoE (Power over Ethernet, in grado di alimentare dispositivi direttamente attraverso la porta). Il modello che andiamo a presentare, HP Enterprise 2920 48G-PoE+, arriva con 48 porte affiancate da loro volta a 4 porte di uplink 10GbE. A queste si aggiungono il PoE integrato e tutta una serie di caratteristiche che lo rendono decisamente interessante per chi cerca un oggetto in grado di funzionare senza troppo lavoro da parte del dipartimento IT. Andiamo ad esaminarle in dettaglio.
2 Caratteristiche
HPE 2920-48G è uno switch Layer 2 e 3, il che significa che supporta anche il routing. Al suo interno troviamo un processore Tri Core ARM 1176 che viaggia a 625 MHz, 512 MB di memoria SDRAM e 1GB di memoria flash. L’espandibilità, piatto forte del prodotto, è garantita da 2 slot di connessione per moduli aggiuntivi. Prevede uno stacking Plug&Play che può arrivare fino ad un massimo di quattro unità con fail-over automatico per la protezione dei dati di backup sensibili. In questa modalità, un server di backup contiene la replica dei dati evento e assume automaticamente le operazioni del server principale quando diventa inattivo.
3 Hardware
Il dispositivo genera una quantità di rumore accettabile, considerato il numero di ventole che ospita. Il sistema di raffreddamento, posizionato sul lato destro della scocca, è infatti imponente ma senza essere fastidioso. Il rumore infatti si attutisce non appena il sistema finisce di svolgere le procedure di avviamento. Oltre alle quattro porte network, il pannello frontale offre ingressi per le porte console, micro USB, USB e tutta una serie di LED diagnostici.
4 Gestione
La gestione costituisce forse la parte più delicata di un prodotto del genere. Su HPE 2920 48G, l’interfaccia web è decisamente intuitiva e semplice da utilizzare. Le informazioni principali del dispositivo, come log, stato delle porte e statistiche relative, sono riassunte in un’unica dashboard accessibile dalla schermata principale. La gestione delle porte è invece accessibile dal comando Interface. Cliccandolo, si accede all’elenco completo di porte attive e visualizzarne la configurazione, nonché un ampio database di statistiche relative al traffico in transito.
5 QoS
Il traffico può essere analizzato in dettaglio grazie al comando dedicato al Quality of Service (QoS), Traffic Mgmt. E’ possibile regolarlo in base a otto livelli di priorità con rispettive code. Classificazione che può essere regolata in base a porta, VLAN, indirizzo IP, protocollo oppure DiffServ, un’architettura di networking che permette di classificare e marcare pacchetti dati appartenenti a classi specifiche.
6 VLAN e sicurezza
La voce VLAN Mgmt permette invece di configurare in dettaglio la VLAN, impostare la VLAN primaria e crearne fino a un massimo di 256. Grazie al Security Wizard è possibile impostare registri di log per i tentativi non autorizzati di accesso a determinate porte, creare una lista di IP a cui è consentito l’accesso e settare la sicurezza di ogni porta in modo specifico. È inoltre disponibile un Security Wizard per la configurazione sia in modalità assistita sia avanzata. Si può personalizzare anche la configurazione di SSL e attivare il registro degli intrusion log (tentativi di accesso non autorizzato su determinate porte). La sicurezza può essere gestita anche a livello di IP e porta fisica, dalle due voci di menu specifiche (Port Security e IP Authorization).