Dall’analogico al digitale, la fotografia bianco e nero resta ancora un grande classico: cosa è cambiato e come ottimizzarne la resa.
Probabilmente per un profano del settore la fotografia bianco e nero rappresenta qualcosa di legato ai ricordi e al tempo passato. Tuttavia è un genere rimasto ampiamente vivo e vegeto anche con l’avvento della tecnologia digitale fotografica: permette sperimentazioni e soluzioni visive affascinanti. Leggere questa guida può rivelarsi decisamente utile per ottenere il massimo dalle foto in bianco e nero fatte di pixel.
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1 Foto bianco e nero tra passato e presente
Ai suoi albori la fotografia bianco e nero era la sola possibile e praticabile, dato che l’avvento della pellicola a colori risale al 1935 circa. Il primo strumento di ripresa, economico e popolare, basato su film a colori (l’Eastmancolor della Kodak) è arrivato sul mercato appena nel 1950. Prima di allora, grandi fotografi come Ansel Adams e il suo sistema zonale, hanno cercato di stabilire metodi “scientifici” per determinare la gerarchia dei toni di grigio nell’immagine. Tutto ciò per dare risalto ai particolari di quella che, di fatto, è esclusivamente una foto bianca e nera, basata sui contrasti. Dunque, prima erano la luce e l’ombra a determinare tutto in fase di scatto, e adesso?
Oggi, con gli apparecchi digitali, non è consigliabile immortalare una scena selezionando l’opzione per foto bn, sicuramente presente sul dispositivo. Questa provvede semplicemente a desaturare lo scatto ma non restituisce un vero bianco e nero. Per questo si rivelerà fondamentale il metodo di conversione, da applicare in post produzione, se si desiderano buoni risultati.
2 Fotografie bianco e nero: come realizzarle in digitale
Come accennato qualche riga fa, sebbene le macchine fotografiche digitali di ultima generazione dispongano di funzioni avanzate di ogni tipo, comprese quelle per la restituzione già in fase di scatto di foto monocromatiche, non è raccomandabile usarle per la realizzazione dei file definitivi. Tuttavia sono un buon metodo per avere un’anteprima di come incidono i contrasti sui vari elementi presenti in campo. Quindi consentono di apportare delle modifiche laddove il risultato si riveli troppo confuso.
Dunque, in sostanza, ecco come agire. Bisogna scegliere cosa fotografare, dal paesaggio alla composizione in stile still life, settare i parametri di scatto per il bn, inquadrare la scena e osservare l’anteprima, volendo pure scattando qualche frame. Come agisce la luce sull’insieme? E le ombre? Quelli che prima erano elementi colorati, come lo sono tutt’ora nella realtà, come risultano in bianco e nero? Si distinguono dall’insieme e creano un’alternanza piacevole e definita? C’è da fare attenzione soprattutto ai rossi, ai verdi e ai blu, nella loro “trasformazione” in bn.
Una volta “tarata” la composizione, si tengono a mente le impostazioni e si torna allo scatto a colori, quindi si esegue lo shooting. Una volta scaricate le immagini, meglio sul proprio computer, è consigliabile utilizzare dei software specifici. Come l’arci-noto Adobe Photoshop, il top per il trattamento dei file: più avanti ci sarà un accenno alla questione.
3 Macchine fotografiche per fotografie in bianco e nero
Fotografia bianco e nero e tecnologia possono andare di pari passo? C’è chi ha provato a realizzare delle fotocamere che effettuano riprese solo in bianco e nero. Su tutte, va citata la Leica Q2 Monochrome. Dopotutto il marchio Leica si è sempre contraddistinto storicamente per le macchine usate dai grandi autori della fotografia artistica bianco e nero. Famosa quanto lui, la Leica di HCB, per dirne una. Chi ha provato questo (costoso) gioiello afferma di aver riscoperto in piacere della fotografia. Così come una resa monocromatica contrastata, che ricalca in pieno lo stile del marchio.
Oltre a quella appena nominata, c’è anche la Leica M Monochrome, priva del filtro a colori, ma con il sensore bn, in forma nativa.
Molto gettonata nel ramo, anche la Sigma D1 Merrill. Con il suo di sensore, progettato per catturare soprattutto la luminanza. Quindi, ideale per valorizzare la resa degli scatti in bianco e nero (tramite apposita opzione selezionabile)
Ma se fin qui si è parlato di macchine ora dai prezzi proibitivi, ora non così diffuse sul mercato, conviene aprire una parentesi per le fotocamere Fujifilm. Questo marchio è stato famoso per le sue pellicole, nell’era analogica. Oggi ha trasposto la loro resa in digitale e i suoi “filtri pellicola” sono ancora molto apprezzati, pienamente sfruttabili, senza essere “giocattolosi” o pacchiani. La gamma di apparecchi Fuji è molto ampia. Dalla gloriosa serie X, fino a modelli compatti oppure altamente professionali come i medio formato della serie GFX. La migliore macchina del marchio nipponico del momento? La Fujifilm X-T4.
Suggestioni analogiche
Per gli inguaribili nostalgici della fotografia bianco e nero analogica, oggi ancora qualcosa si può fare. Soprattutto con le pellicole in bianco e nero Lomo, le macchinette giocattolo pop per eccellenza. Deliziosi oggetti da collezione, che producono foto tutte da stampare con effetti imprevedibili, sfocature, contrasti netti oppure morbidi e ricchi di mezzi toni.
Oltre alle Lomo, ci sono le fotocamere istantanee. Stampano al momento piccole immagini e sono perfette come idea regalo, da scegliere con cartucce di carta impressionabile in bianco e nero. Anche in questo caso, non sono certo la precisione e la risoluzione che caratterizzano le foto, bensì l’allure di un’immagine vintage. Tra le più note macchine fotografiche istantanee ci sono le Fujifilm Instax, ormai della stessa famiglia Polaroid.
4 Accessori utili per fotografare in bianco e nero
Fare foto in bianco e nero scattando in digitale richiede un passaggio in più. Quello d’immaginare le cose e le situazioni abituali private dei colori. Per “portare a casa” buone immagini già “on camera”, ecco che possono rivelarsi utili alcuni accessori e accorgimenti.
Filtri fotografici per foto in bianco e nero
Sebbene si pensi spesso di risolvere tutto in post produzione, l’utilizzo di filtri fotografici sopra obiettivi montati su macchine digitali aiuta sempre a ottimizzare i tempi di lavoro (il cosiddetto workflow). Per le foto in bn servono i filtri colorati (eh sì), per correggere e modulare i contrasti per come appariranno in versione monocromatica.
- Filtro caldo (giallo, rosso, arancione): serve per perfezionare la resa del cielo e delle nuvole.
- Filtro verde: per gli elementi naturali
- Filtro a densità neutra: utile per rendere maggiormente equilibrato il rapporto tra le zone più illuminate e quelle più in ombra, all’interno di una scena.
Pannelli riflettenti
Quando si applica la tecnica fotografica bianco e nero in studio di posa, ci sono degli stratagemmi per enfatizzare il contrasto, particolarmente funzionali quando si vuole ottenere un effetto netto e grafico, nello scatto finale. Tra di essi, quello di collocare sul set dei pannelli riflettenti con superficie argentea o dorata. Nel primo caso, si contribuisce a dare quel quid in più a un ritratto o a una composizione, meglio ancora se illuminata con lampade e diffusori a nido d’ape, che direzionano i fasci luminosi perpendicolarmente. I piani si staccano tra loro e i dettagli spiccano particolarmente. La versione con superficie in finitura oro può equilibrare composizioni con lievi dominanti bluastre.
ColorChecker e cartoncino grigio medio
Pensate soprattutto per i professionisti della fotografia bianco e nero, le color chart ColorCheker, nella versione dedicata a tal maniera di fotografare, aiutano a prendere l’esposizione e il bilanciamento del bianco nella maniera più accurata possibile. Lo stesso vale per il cartoncino grigio medio, da inquadrare prima di scattare, per calibrare il sensore della fotocamera.
Come accennato, la fotografia in bianco e nero odierna e fatta anche di post produzione applicata sapientemente: oltre ad usare un monitor fotografico di qualità, il consiglio è anche quello di calibrarlo. Utili allo scopo sono le sonde Spyder e il ColorMunki, soprattutto se si ha come obiettivo finale quello di riprodurre le immagini stampandole. Il problema che si mira a risolvere con tale strumentazione è quello delle dominanti cromatiche a video e, quel che è peggio, sulle stampe.
5 Come fotografare in bianco e nero
In questo capitolo si parlerà delle impostazioni sulla camera migliori per la fotografia digitale in bianco e nero, quindi verranno presentati alcuni accenni alle composizioni che si prestano maggiormente, e si esaltano, se riprese in bn. Insieme rappresentano la coppia vincente per realizzare ottime foto, da convertire in bianco e nero: ricorda, meglio scattare sempre a colori.
Impostazioni sulla macchina
Fotografia bianco e nero tecnica: cosa c’è da sapere d’indispensabile? Che vantaggi apporta il digitale rispetto al passato? Innanzitutto, per chi ha una macchina dalle funzioni avanzate, più o meno di ultima generazione, potrà sfruttare l’opzione di scatto in HDR. Ciò è un ottimo plusvalore quando l’intenzione finale è quella di produrre immagini assai contrastate, con un bianco e nero netto ed enfatico. Il sensore raccoglierà una gamma più ampia di tonalità e gradazioni di luce e ombre: l’effetto si può applicare anche il post produzione, tuttavia in fase di scatto farà risparmiare di sicuro tempo.
Altra funzione utile, tipica della fotografia in bianco e nero digitale, è il bracketing. In cosa consiste? Impostando l’opzione correlata, la macchina immagazzinerà almeno altri due scatti, oltre a quello deciso dal fotografo, con i valori da lui impostati. Uno di essi sarà sottoesposto di uno stop e l’altro sovraesposto del medesimo valore (da tenere presente che la variazione e, talvolta, la quantità di scatti, si possono decidere e variare a piacere). Ciò permetterà di scegliere quello migliore, che magari non si era preso in considerazione. Nella fotografia in bianco e nero anche una lieve variazione di contrasto può fare la differenza.
Dato che si prevede una fase più o meno articolata di elaborazione delle immagini, è bene scattarle in RAW, per preservarne la risoluzione, e fare un minimo di attenzione alle indicazioni di sotto e sovra esposizione, per evitare aree bruciate o troppo nere.
Consigli compositivi
Quali sono i migliori soggetti da immortalare, quando si decide di scattare in bianco e nero? Di certo quelli astratti: la fotografia bianco e nero esalta forme e geometrie. Dunque può diventare anche un gioco divertente trasfigurare la realtà con il bn, utilizzando tecniche come la macrofotografia o le distorsioni tipiche delle ottiche fish-eye.
L’eliminazione del colore fa sì che restino evidenti i rapporti formali tra le cose e abbia valore l’intera composizione, così come il dettaglio, fino alla silhouette.
Interessanti sono anche le composizioni in cui luci e ombre vanno a formare dei pattern: un esempio tipico può essere un ritratto dietro una tenda che disegna il ricamo sul viso, come nelle ombre cinesi. Uno schema a pattern può essere rappresentato anche da paesaggi, scene urbane e qualsiasi altro ampio scenario in cui colori molti scuri si accostano a quelli chiari. Infatti non è raro incontrare street photographers che lavorano con la fotografia bianco e nero, così come si rivela una tipologia di espressione molto adatta pure per la fotografia di architettura, in grado di mettere in risalto i volumi nel miglior modo possibile.
6 Bianco e nero foto e post produzione
Ebbene, ne abbiamo fatto menzione fin qui: il bianco e nero in fotografia è sempre un grande classico che, tuttavia, in digitale si ottiene correttamente tramite la post produzione fotografica. Utilizzando un programma professionale come Photoshop, è possibile intervenire in diversi modi sulle immagini scattate a colori, per convertirle in bianco e nero. Ecco come fare.
Attraverso il menu di Photoshop Immagine > Regolazioni è possibile selezionare la voce Bianco e nero: si aprirà una finestra in cui, tramite dei cursori, si potrà variare la resa di ogni singolo colore “sottostante” al bianco e nero, fino a ottenere l’effetto desiderato. Si tratta del metodo di conversione più semplice.
Un tipo di regolazione maggiormente raffinata si può ottenere dal menu Livello > Nuovo livello di regolazione e quindi scegliere l’opzione Miscelatore canale. All’interno della palette che si visualizzerà a monitor, c’è da selezionare un metodo per ottenere il bianco e nero, quindi spostare i cursori dei canali rosso, verde e blu per le regolazioni più dettagliate.
In alternativa alle funzioni dirette di Photoshop, esistono dei plug-in, anche da integrare al programma stesso, che forniscono dei preset d’impostazioni, con cui ottenere dei diversi tipi di output bn molto efficaci. Uno dei migliori plug-in per fotografia bianco e nero è il Silver Efex compreso nella Nik Collection. Il programma, sviluppato da Nikon, si può scaricare gratuitamente da Google. In ogni caso, è sempre una buona idea sperimentare vari software per l’elaborazione delle foto, disponibili in vendita online.