Tra le nuove app di dating ecco una selezione bizzarra: Hot or Not per le foto, BeLinked per corteggiare i/le colleghi/e e Hater per accomunare l’odio
Costantemente in aumento tra i giovani le nuove app di dating. Ma il pubblico giovanile non ha l’esclusiva in questo campo. Le app di dating coinvolgono ormai persone appartenenti a diverse fasce d’età. In una società dove il diverso diventa simile, trovare l’anima gemella non è più questione di coincidenze e incontri più o meno casuali. L’incontro diventa una scienza, in alcuni casi un algoritmo. In altri casi si basa esclusivamente sull’estetica, su una foto buttata lì e scartata come altre 100 al giorno. Per il momento, questi “stratagemmi” dell’era tecnologica sembrano funzionare alla grande. Ma cosa sono di preciso le dating app? Per i neofiti: stiamo parlando di applicazioni per incontri online, facilmente scaricabili sul vostro smartphone o tablet. In base ad una serie di requisiti specificati dall’utente (alla stregua dei filtri quando guardate un negozio di vestiti online) verranno proposti dei partner potenziali. Di solito le caratteristiche discriminanti sono l’età e la distanza geografica, per chi si accontenta di poco. Per i più pretenziosi, invece, è possibile selezionare anche colore della pelle, dei capelli, delle unghie, dei denti. Insomma, tutto quello che può essere sottoposto al vaglio dei filtri psicologici-cerebrali di un essere umano.
Non solo Tinder: è tempo di migrare
Spesso, in questo blog, cerchiamo di proporre delle alternative di prodotti già molto conosciuti. Quindi diciamolo: tra le dating app più celebri, Tinder ha sicuramente il primato con ben 50 milioni di utenti attivi in 140 paesi. Tuttavia, la lista delle app di incontri è davvero lunga e disparata. Prima caratteristica da rispettare in questo settore è la discrezione assoluta. Nessuno vuole far sapere alla comunità di amici di Facebook (in cui spesso c’è anche mamma, zia, nonna) che sta ricorrendo all’uso di una app per incontri. Secondo requisito è l’immediatezza: con un solo click ci si ritrova all’interno di un sistema virtuale in cui tantissime persone, anche le meno sospettabili, posseggono un proprio profilo. Tale forma di incontro non è una novità assoluta, questi sistemi sono sempre esistiti, pur in forme diverse. La vera novità è il cambio del pubblico di riferimento. Vi ricordate i tempi (neanche troppo lontani) delle agenzie matrimoniali? Ecco, erano per lo più pensate per coloro che non avevano trovato un partner in “età da marito/moglie”. A quel punto l’unica speranza risiedeva nel rivolgersi alla suddetta agenzia, oppure tentare il vecchio caro annuncio personale sul quotidiano locale. Oggi, invece, con le nuove app di dating ci si incontra soprattutto tra giovani e giovanissimi.
1 Hot or Not: quando il calore conta
Molto esplicativo a partire dal nome, Hot or Not nacque come un sito di valutazione che permetteva agli utenti di votare le foto presentate volontariamente da altri utenti. Il criterio per il voto era, naturalmente, basato su quanto “hot” fosse la stessa immagine. Successivamente il sito si è evoluto in una vera e propria app di dating, offrendo un motore di matchmaking chiamato “Meet Me” e una funzione di profilo esteso chiamata “hotlists”. L’app vera e propria è gratuita e disponibile sia per iOS che per Android. Esiste anche la possibilità di usarla tramite il proprio profilo Facebook, mantenendo l’assoluto anonimato. Sul vostro schermo scorreranno quindi i profili che utilizzano la stessa applicazione e avrete la possibilità di flaggarli con un cuore gli “hot” (scelti), oppure con una X i “not” (scartati). Con i profili scelti esiste la possibilità di fare conoscenza tramite una chat (con altre persone che avranno a loro volta contrassegnato il vostro profilo come hot). Uno dei maggiori punti di forza di questa app è la sua capacità di riconoscere immagini fake, protette da copyright o che potrebbero urtare la sensibilità. Il sistema di moderazione funziona molto bene. Oltre a Facebook, Hot or Not è ben integrata anche con Twitter e Instagram. Il numero di utenti che vi contrassegna come hot determinerà un vostro punteggio personale. Occhio, perché la vostra “contattabilità” cresce in maniera direttamente proporzionale al vostro punteggio!
2 BeLinked: sempre al lavoro
BeLinked è da segnalare tra le nuove app dell’anno! Molto particolare rispetto a tutte le altre app di dating. E’ rivolta a chi non riesce a separare lavoro e sentimenti, a chi vuole un compagno/a con gli stessi interessi o ambizioni. Il metodo di visualizzazione dei profili è simile a quello di Tinder, ma le caratteristiche messe in evidenza sono, ad esempio, il settore in cui si è impiegati e gli obiettivi dichiarati per il futuro. Come facilmente desumibile dal nome, il sistema di BeLinked si collega a LinkedIn (il social network professionale più famoso). Cosa c’è di meglio che trovare il vostro prossimo appuntamento galante partendo dalle competenze professionali? Il nostro parere a riguardo è sicuramente positivo. BeLinked rappresenta uno smacco qualitativo rispetto a tutte le altre nuove app di dating. Unico contro: in Italia il bacino di utenza è ancora ristretto, tanto che la stessa app non è stata ancora tradotta in italiano. Potete comunque scaricarla in inglese su ITunes o Google Play. Enjoy!
3 Hater: l’amore ai tempi dell’odio
Nata a inizio 2017, questa app di dating è unica nel suo genere. In un mondo in cui l’amore è diventato ovvio, desueto, quasi ridicolo per alcuni, ecco spiegato il successo di un app per incontri basata sull’odio comune. Questa l’idea del suo creatore Brendan Alper: Hater punta a far conoscere chi odia le stesse cose. Payoff, non a caso: “Condividi le cose che odi con chi ami”. Una volta scaricata l’app, il sistema offre la possibilità di esprimere il proprio gradimento su oltre 5mila argomenti: da Trump a chi cammina troppo lentamente. Ma la lista è veramente lunghissima. Per decidere basta scorrere il dito su un emoji: lo switch verso il basso indicherà l’odio, lo switch verso l’alto l’amore. Scorrendo verso sinistra verrà associato un like, verso destra un non like. Esiste anche la chiusura della scheda, indice di una certa neutralità. Già al termine di questo quiz, l’app sarà in grado di proporre una serie di profili compatibili con i propri interessi. Nella psicologia più spicciola è abbastanza comprensibile quanto possa unire un sentimento di odio. Abbiamo numerosi esempi storici a testimonianza: un sentimento di odio, provato nei confronti di una persona o di un oggetto, è in grado di unire due o più individui proprio alla pari di un sentimento positivo. L’applicazione è al momento disponibile solo su dispositivi iOS, ma al più presto verrà rilasciata anche la versione Android. A qualche mese del debutto tra le nuove app, Hater ha rilasciato una mappa delle cose più odiate in ogni stato d’America, basata sulle statistiche del proprio database. Il risultato è davvero divertente, qui il bellissimo articolo con le mappe dell’odio comune!