Abbiamo provato il tv Panasonic OLED GZ950, un televisore che promette qualità cinematografica a un prezzo accessibile. Ci riesce? Ecco la nostra recensione
Pochi fronzoli, tanta qualità costruttiva. Così potremmo riassumere, brevemente, la nostra recensione al tv Panasonic OLED GZ950. È l’entry level della gamma 2019, ma per certi aspetti ha poco da invidiare ai modelli più costosi. Bisogna premettere che tutto il mercato Organic Led arriva da un’annata gloriosa (2018), nella quale avevamo goduto di un sensibile abbassamento di prezzo, a fronte di uno standard qualitativo eccellente. Era difficile per Panasonic, aggiungere qualcosa ai loro OLED nel 2019. Il pannello del GZ950 d’altronde, è lo stesso dello scorso anno. A cambiare, come vedremo, sono i giusti aggiornamenti sul sistema operativo, particolari tecnici, processore e l’elaborazione dell’immagine. Ci è piaciuta questa tv Panasonic OLED GZ950? scopriamolo nella recensione!
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1 OLED per tutti: Semplice non significa cheap
Sono lontani i tempi in cui i tv OLED erano riservati a pochissimi appassionati. Oggi la qualità video è accessibile a tutti, sia per il prezzo che per la facilità di utilizzo. Arriviamo subito alla premessa necessaria: Panasonic GZ950 parte da qui. E’ votato alla semplicità: basta accenderlo e compiere pochi passi (guidati) di configurazione per accedere alla riproduzione di contenuti in altissima qualità. Il target d’altronde, deve essere il più ampio possibile, utilizzabile da qualsiasi membro della famiglia. Il tv Panasonic GZ950 è fieramente entry level, pop e minimale.
2 Specifiche tecniche: Non manca nulla, ma la differenza la fa il processore
Sulla carta all’OLED Panasonic non manca nulla. Di fatto, le componenti sono quelle del predecessore FZ800 (2018) ma con alcune integrazioni interessanti. Il pannello è Organic LED, da 3840×2160 pixel (Ultra HD 4K). Buona la luminosità massima, che sfiora gli 800 nits nei momenti di peak lighting. Se si pensa che gli OLED di fascia alta arrivano normalmente a 1000, il pannello del GZ950 si comporta più che bene. Ottima la compatibilità totale con i maggiori standard HDR in circolazione. Vanta l’HDR10, l’HDR10Plus, l’HLG, l’HLG Photo 15 e il nuovo arrivato Dolby Digital. Per farla breve, potrete godere di luci e colori dinamici in praticamente tutti i contenuti abilitati. Infine c’è l’input lag, che scende a 22ms nella modalità gaming.
Il tutto è gestito dal motore HCX Pro Intelligent. Un processore di nuova generazione che vanta alcune tecnologie lodevoli, almeno sulla carta. C’è l’intelligent clear motion, in grado di prevedere in tempo reale movimenti e margini delle figure in primo piano. C’è il “remastering” 4K, che riduce sporcature e rumori e – dulcis in fundo – una elaborazione tridimensionale dello spazio colore. Il modello GZ950 di Panasonic è disponibile in due formati: il 55 pollici, venduto a circa 1500 euro e il 65 pollici, venduto a 2300 euro. La versione da noi testata era la 55 pollici.
Abbiamo girato un breve video per farvi vedere come si comporta questo modello con i colori ed il movimento:
3 Qualità video: come si vede il Panasonic GZ950?
Il punto forte del tv Panasonic GZ950 OLED. Incredibile la resa su film e serie tv del pannello Organic-LED, di produzione LG. Ma ancor di più ci ha sorpreso il lavoro di elaborazione dell’immagine studiato dal comparto di tecnici Panasonic. I punti forti sono il contrasto perfetto, l’immagine profonda, l’eccellente uniformità dei neri su tutto il pannello e un’attenzione particolare alla fedeltà cromatica. Per testare il televisore, abbiamo visionato il film “Snowpiecer” su Netflix. La fotografia contrastata, le scene girate in semi-oscurità e i momenti di azione dinamica, hanno messo in evidenza tutte le potenzialità e i limiti del GZ950. Vediamo nel dettaglio, ogni singolo aspetto della resa finale del tv OLED 4K.
Contrasto: semplicemente perfetto, ma essendo un OLED si vince facile. I neri sono assoluti e il contrasto dell’immagine è tecnicamente “infinito”, vista la capacità dei singoli pixel di spegnersi. Ci è parso che con la calibrazione di default, l’immagine tenda alla sotto-esposizione. L’apice lo raggiungete selezionando la modalità “dinamica”.
Angolo di visione: perfetto. Non rileviamo alcuna variazione cromatica quando ci si sposta ai lati della cornice. Anche i neri, ovviamente, restano invariati.
Colori e wide gamut: Qui vengono fuori le potenzialità del processore HCX. Anche sui contenuti in streaming (problematici sotto vari aspetti) la fedeltà dei colori resta centrale. E infatti si nota il rispetto con cui la AI rielabora le sfumature, le cromature e i filtri di film e serie tv. Degno di nota è l’accordo tra Panasonic e Netflix, sfociato in un Netflix Calibrated Mode superiore a quelli presenti su televisori di altri brand. Ci piace soprattutto la pastosità del risultato e le immagini tendono al caldo. Abbiamo notato una differenza tra scene dinamiche (leggermente evanescenti) e inquadrature più statiche, come paesaggi o primi piani. In queste ultime, sembra di assistere a una proiezione a 70 millimetri. Ed è uno spettacolo.
Gestione del movimento e refresh: qui c’è da cambiare qualche impostazione. Non ci piace l’Intelligent Frame Creation. perché crea il classico effetto telenovela. Toglietelo dalle impostazioni o perlomeno impostatelo su “moderato”, perché di default Panasonic lo spara al massimo. Interessante il filtro “Riduzione effetto mosso”: peccato sia attivabile soltanto su alcuni contenuti. Buono l’imput lag a 22ms, anche se – a onor del vero – ci sono tv OLED decisamente più rapidi! Segnaliamo però la presenza dell’Auto Low Latency Mode dell’uscita HDMI 2.0 e che ridurrà al minimo i rallentamenti dell’immagine.
Luminosità: ridotta ma siamo su un livello accettabilissimo. Per film e serie televisive ha i livelli giusti e permette all’HDR di lavorare molto bene. Sul gaming e sport sceglieremmo un altro televisore. Ma la gestione complessiva del Panasonic GZ950 sulle luci è più che promossa.
Concludendo, il tv Panasonic GZ950 ha probabilmente il miglior rapporto qualità video/prezzo oggi disponibile sul mercato. Ammirabile l’intenzione rispettare il lavoro svolto dai professionisti del settore cinema e serie tv. L’OLED Panasonic desiste dalla tentazione di sfruttare l’intelligenza artificiale per stupire. Non abbiamo riscontrato artefatti, furbizie o forzature, soprattutto nel lavoro del processore, che si limita a “ritoccare” le sbavature. È la filosofia che più ci piace, quando si parla di televisori dal respiro cinematografico.
4 Design e feel
Dopo gli elogi, ecco la mezza stroncatura. Troppa plastica sulla scocca posteriore! Peraltro al tatto sembra eccessivamente leggera e c’è poca attenzione al dettaglio. Va meglio invece frontalmente: la cornice è sottile e dello stesso spessore sui quattro lati. Non siamo certo di fronte a un prodigio estetico: Panasonic punta al minimal, l’effetto è vagamente retrò e ricorda certi schermi usciti una decina di anni fa. Bene il piedistallo centrale di supporto, stabile e resistente (in lega). Per chi è attento al design, consigliamo di riporre lo schermo il più possibile a filo con una parete. Lo stile squadrato e le tonalità scure si sposano alla grande.
5 Connessione e sistema smart
Bene il comparto uscite e prese. È tutto concentrato sul retro: 4 HDMI, due laterali e due sulla scocca. 3 USB, una porta di rete, uscita audio ottica, slot per cam e tuner digitale. È ovviamente compatibile con il nuovo digitale terrestre (DVB-T2) e non abbiamo riscontrato problemi di sintonizzazione. Ne abbiamo riscontrati invece in due campi: la ricerca dispositivi collegati alla rete (esempio: il nostro NAS non siamo riusciti a collegarlo) e ha difficoltà a leggere le chiavette USB. Apprezziamo l’Auto Low Latency Mode: un’accortezza non presente nei modelli precedenti di OLED Panasonic. Sul sistema operativo invece la valutazione si incrementa. Ottima l’intuitività e l’interfaccia utente è ben congegnata. Andrebbe rivisto il telecomando in dotazione però! Difficile scrivere sulla tastiera titoli o comandi.
6 Audio
Ottimi gli speaker integrati. Sono 4 in tutto, ben nascosti nella plancia posteriore. In tutto abbiamo a disposizione 50 Watt, suddivisi in 10 x 2 più 15x 2 direzionati in quattro versi differenti. Nell’equalizzazione di default notiamo una tendenza verso le frequenze basse, con una lieve perdita sui dialoghi. Bene l’esperienza uditiva e che ci ha fatto sentire al centro della scena durante la visione del film. D’altronde il comparto audio supporta Dolby Atmos e per una volta non riteniamo obbligatorio l’acquisto di una soundbar a parte. Il volume è veramente alto e gli speaker sfruttano fino all’ultimo watt la loro potenza nativa. Bene bene Panasonic!
7 Conclusioni: un OLED da comprare, il Panasonic GZ950?
A mani basse, per noi sì. Il tv OLED Panasonic GZ950 unisce semplicità di utilizzo, prezzo accessibile, con qualità audiovisiva superba. Entry level nell’accezione migliore del termine, perché contribuisce a diffondere una tecnologia (Organic LED) ancora in stato di comprensione da parte dell’utenza media. Ma è lampante che gli OLED saranno la tecnologia del futuro e che soppianteranno definitivamente i LED. Pur con qualche piccola rinuncia, il Panasonic GZ950 ha il grande merito di diffondere un’idea ben precisa di esperienza audiovisiva, basata sul rispetto filologico delle creatività che lavorano nell’entertainment. E’ parte di un discorso che il brand giapponese porta avanti da decenni e che sfocia in una serie con tutte le più avanzate tecnologie disponibili. “A Better Life, A Better World”, recita il motto del brand. Ambizioso, ma è lo spirito che ci piace.