La storia di Compaq raccontata dal documentario Silicon Cowboys: come una piccola compagnia texana rovesciò il gigante IBM.
“Compaq contro IBM è la storia di come Davide batte Golia. Non succede spesso, ma quando succede cambia la società.”
“Sai perché dicono ‘Sei un Mac o un PC?’ Il motivo per cui non dicono Mac o IBM è dovuto a Compaq.”
Due citazioni estrapolate dal documentario Silicon Cowboys, attualmente in programmazione su Netflix. Racconta le prime battaglie dei personal computer negli anni ’80 del primo boom. Più precisamente, illustra il modo in cui una piccola azienda chiamata Compaq andò all’arrembaggio di un mercato che vedeva un solo grande dominatore – IBM – e tante pretendenti al trono.
Il film è godibile nella leggerezza con cui percorre l’ascesa di una compagnia nata dalla noia esistenziale di tre impiegati. Già, perché Compaq viene fondata in Texas agli inizi degli anni ’80 da Rod Canion, Jim Harris e Bill Murto. I tre erano ingegneri di Texas Instruments dalle paghe più che adeguate, ma desiderosi di una propria libertà e con l’incoscienza di voler competere al tavolo dei grandi. E al tavolo dei grandi, Compaq ci sarebbe arrivata nel giro di poco, raggiungendo il miliardo di dollari di valutazione in tempo record.
1 Portabilità e compatibilità.
Il successo di Compaq può essere riassunto con due aggettivi: portabilità e compatibilità. Il veicolo che aveva portato IBM ad essere una delle prime compagnie americane erano infatti i mainframe. Parliamo degli enormi computer da vendere alle grandi aziende, all’epoca intesi come un sacerdozio che solo gli iniziati potevano toccare. Ma ad inizio anni ’80 proprio Big Blue cambia strategia e punta al mercato di massa col primo vero PC. Il lancio di IBM Personal Computer avviene il 12 agosto 1981 ed è una vera rivoluzione copernicana per tutta l’informatica.
2 Corsa al “PC compatibile”
Subito parte la corsa a creare un prodotto simile. Prima di Compaq nessuno prendeva seriamente la compatibilità con l’ecosistema IBM. Usare lo stesso software, e soprattutto le stesse periferiche in uso sui PC IBM era considerata un’utopia dato che tutto il codice sorgente era proprietario, e quindi protetto. Nondimeno, nel gennaio ’83, Compaq rende disponibile il primo portatile, il Compaq Portable. E’ un grande successo e a fine anno le vendite ammonteranno a 111 milioni di dollari. 53.000 portatili a fronte dei 750.000 pezzi venduti da IBM possono sembrare poca cosa, ma testimoniano l’impatto immediato del prodotto. Da qui in poi, Compaq stringerà accordi fondamentali con Intel e Microsoft, ovvero i due player che contavano davvero. Questa sinergia causerà il logoramento progressivo di IBM, abituata a muoversi senza concorrenza e incapace di trovare strategie concorrenziali. All’arrivo dei processori 386, sarà Compaq a farsi trovare in posizione dominante sul mercato.
3 Avanti coi tempi
Ma il successo della compagnia texana può essere attribuito anche a un utilizzo moderno del marketing – vedere i geniali spot realizzati da John Cleese dei Monty Python – ad una delle prime rivoluzioni in ambito di cultura aziendale. Decenni prima di Facebook e Google, i boss di Compaq crearono un ambiente di lavoro rilassato, dove tutti potessero essere a contatto con tutti. Un’altra differenza notevole con la struttura rigidamente gerarchizzata di IBM.
4 Il crepuscolo
Come spesso accade con le storie che narrano imprese gloriose, Silicon Cowboys corre un po’ troppo quando si tratta di affrontare il crepuscolo di Compaq. Causato anche da una serie di acquisizioni sbagliate e un rapporto sempre più spinoso con Microsoft, dominus indispensabile per ogni produttore di PC. Ma soprattutto, dal netto svantaggio nei confronti di compagnie (Dell in testa) capaci di organizzare una propria catena di produzione e vendita. Compaq ammaina bandiera nel 2002, quando viene acquisita da HP dando vita al primo produttore di computer al mondo. Oggi rimane vivo il nome all’interno della selezione HP, ma è poca cosa rispetto alla fulgida storia del marchio.