Qual è la fotocamera mirrorless migliore? Ecco la recensione dei modelli top per non sbagliare, sempre aggiornata
Hai deciso che vuoi comprare una macchina fotografica digitale, senti parlare di reflex e fotocamere mirrorless, ma non sai che differenza c’è tra le due tipologie di apparecchio. Niente panico, è presto detto. Per chi non lo sapesse, il sistema mirrorless permette la produzione di corpi macchina di dimensioni molto ridotte, quasi come le compatte. Ciò è possibile grazie all’assenza dello specchio e del pentaprisma, cosa che non impedisce la realizzazione d’immagini dalla qualità elevata. La scena inquadrata è riproposta in un’anteprima sul display LCD o via mirino elettronico anziché ottico. Infatti il segmento di fotocamera mirrorless s’inserisce tra quello delle reflex, del quale mantiene il sistema di ottiche intercambiabili e spesso i medesimi sensori ottici, e il segmento delle bridge, pratiche e maneggevoli, ma con ottica fissa.
I MIGLIORI SCONTI DI OGGI
La parola “mirrorless” significa “senza specchio” e, nel funzionamento di una fotocamera mirrorless, vuol dire che la luce, elemento principale della fotografia, viene trasmessa direttamente al sensore. Nelle reflex, invece, la luce passa dallo specchio che stavolta è presente, e la scena da immortalare è riflessa dal prisma nel mirino ottico. Un’altra differenza sta proprio nel mirino: quello delle macchine fotografiche mirrorless è elettronico (EVF – Electronic View Finder), in grado di mostrare un’anteprima della foto con le regolazioni che l’utente imposta, sebbene possa essere ritagliata. Quello delle reflex, invece, rappresenta la visione esatta dell’occhio umano, ma non consente di vedere applicate le variazioni che il fotografo seleziona in camera.
Si parla dunque di sistema ottico per le reflex ed elettronico per le mirrorless, in cui, in definitiva, vantaggi e svantaggi si equivalgono. Ciò che potrebbe fare la differenza sta nel fatto che le mirrorless nascono come macchine più piccole e leggere delle reflex. Fatta questa doverosa premessa, sei pronto a scoprire i modelli mirrorless top 5 del momento, nella nostra selezione aggiornata?
1 Classifica migliori fotocamere mirrorless
- Fujifilm X-T4: signore e signori, questa fotocamera è stata indicata come la migliore in assoluto del 2020/2021 all’EISA Award ed è ancora molto attuale. Fuji punta sul top gamma dei sensori APS-C per le sue “senza specchio” professionali e dimostra di vederci sempre lungo. Si potrebbe definire la camera ibrida per eccellenza, progettata per dare il massimo sia in campo fotografico che video. La X-T4 ha un sensore da 26,1 Megapixel con filtro a colori primari e retroilluminato e lo stabilizzatore a 5 assi IBIS che permette di recuperare fino a 6,5 stop. Per saperne di più, leggi l’articolo su tutte le gloriose Fujifilm mirrorless della serie X: ad ognuno la sua.
- Nikon Z 50: questa macchina fotografica mirrorless si è dimostrata l'”outsider” di casa Nikon, la quale, puntando sui “muscoli” delle sua prima e seconda generazione di “senza specchio” full frame, forse nemmeno si è resa conto di aver prodotto un gioiellino per praticità d’utilizzo, perfetta per i vlogger. La Z 50 è una cosiddetta DX, con sensoreda 20,9 Megapixel che permette di girare video in 4K, corredata da Wi-Fi e Bluetooth per trasferire le immagini rapidamente su altri apparecchi, come il telefono smart, e anche sul web. Il display LCD inclinabile farà comodo a chi scatta molti selfie o effettua auto-riprese. E insomma, è finita che la Z 50 si è beccata l’Award EISA come “best buy camera” del 2020/2021. Maggiori dettagli sull’intera serie a cui appartiene questa macchina si possono leggere nell’analisi dettagliata delle Nikon Z, le mirrorless del marchio giapponese.
- Sony Alpha 7 III: parafrasando un vecchio spot di cucine, la Sony Alpha 7 III è la fotocamera “più amata dagli italiani”, e non solo! Con lei entriamo nel mondo delle macchine mirrorless full frame e parliamo di una macchina con un sensore da 24.2 Megapixel retroilluminato, animata dal potente processore BIONZ X. Le Sony Alpha sono famose per il sistema di stabilizzazione a 5 assi, tra i primi marchi ad averlo introdotto e anche questa volta non c’è da rimanere delusi. La 7 III si può considerare l’evergreen della linea ma leggi il confronto definitivo tra tutte le Sony mirrorless full frame Alpha serie 7, se vuoi districarti tra le peculiarità dei diversi modelli.
- Panasonic Lumix DC-S1H: tra le righe delle nostre recensioni lo abbiamo detto più volte, cosa? Che le mirrorless full frame ibride, cioè adatte per i fotografi e al tempo stesso per i registi, che non sono interessati solo al video, rappresentano attualmente l’apparecchio più ricercato sul mercato fotografico. Ed ecco, adesso, il vero colpo di teatro! Tra i marchi soliti noti, a vincere l’EISA Award come miglior prodotto foto/video è invece la Panasonic Lumix DC-S1H, con i suoi 24 Megapixel e tanta potenza. I tasti rossi e la modalità notturna la fanno assomigliare a una videocamera professionale, ancor più la presenza del V-Log e di 14 stop di gamma dinamica. Leggi la guida che racconta tutto sulla Panasonic mirrorless Lumix full frame S1R testata per voi, è la “sorella”, molto simile ma dedicata ai fotografi. L’abbiamo testata ed è sempre utile per un confronto.
- Canon EOS R5: non poteva mancare all’appello una mirrorless Canon, cioè la Canon EOS R5, la full frame che quest’anno ha vinto un EISA Award come migliore camera innovativa. Notevole l’equipaggiamento del dispositivo, con i suoi 45 Megapixel e raffica in grado di arrivare fino a 20 fps. Incredibile ma vero, con la R5 si possono registrare video fino alla risoluzione di 8K a 12 bit in formato RAW. Insomma non si scherza, qui siamo di fronte a una macchina fotografica che si candida per essere il prodotto di punta Canon. Chicca finale che farà felici coloro i quali vogliono fare un passaggio da una fotocamera più datata a questa, supporta schede memoria CF Express così come SD. Per approfondire l’argomento, devi sapere che anche le Canon mirrorless full frame tra le top camera professionali, sono una scelta vincente e affidabile.
2 Come abbiamo scelto le migliori mirrorless?
Con quale criterio sono stilate le nostre classifiche e guide? Come sono state scelte le macchine della top 5? Di certo con un occhio di riguardo per la qualità, quella che è attestata dall’EISA Award, uno dei premi più importanti che coinvolgono il mondo della tecnologia, in generale, e quello della fotografia in particolare. Se osservate le confezioni, o le schede prodotto, delle fotocamere, quelle premiate riportano sempre il bollino EISA. Nella presente classifica top 5, ben 4 modelli sul totale hanno ricevuto l’onorificenza nell’ultima edizione della manifestazione.
Oltre a tutto ciò, ci interessa la soddisfazione degli utenti, testimoniata sul Web attraverso opinioni e feedback, così come le indicazioni derivanti dalle vendite e offerte mirrorless. Di certo se un prodotto continua ad essere comperato, significa che incontra il favore dei fotografi. Questi apparecchi fotografici sono ideali da portare sempre con sé, in borsa e in viaggio, viste le piccole dimensioni e il poco peso. L’alta qualità delle immagini catturate da una fotocamera mirrorless, inoltre, non fa rimpiangere la classica reflex, molto più ingombrante e pesante. Grazie alla mirrorless, l’attimo diventa sempre meno fuggente per ogni fotografo che sogna di avere sempre a portata di mano la sua macchina fotografica. Continuando a leggere, sarà facile capire quali sono i parametri, le caratteristiche e le funzioni da valutare nel momento in cui si ha qualche dubbio su quale mirrorless comprare.
3 Come scegliere una mirrorless camera?
Esperienza e budget
In commercio ci sono fotocamere mirrorless per tutti. Di sicuro bisogna partire dal presupposto che, per usarne una, bisogna avere un po’ di esperienza con la fotografia o l’intenzione di farsela. Non si tratta, infatti, di macchinette punta-e-scatta, ma di apparecchi che permettono all’utente di decidere tutte le impostazioni (tempo di scatto, diaframma, ISO, bilanciamento del bianco e così via), così come di cambiare obiettivo a seconda di ciò che s’intende immortalare.
Anche il prezzo è un altro elemento da prendere in considerazione: oggi una macchinetta del genere può costare anche molto cara, dato che si tratta della tipologia più richiesta del mercato. I prezzi mirrorless possono oscillare in media tra i 600€ e oltre i 4000€. In base all’utilizzo, è da valutare se serve una fotocamera “pura”, piuttosto che per registrare video o far bene entrambe le cose. Una full frame, professionale, costerà certamente di più di un dispositivo che non ha questa caratteristica. Tuttavia esistono tantissime APS-C con cui si può realizzare qualsiasi tipo di progetto, da quello più distensivo e disimpegnato, fino a produzioni lavorative.
Consiglio mirrorless per andare sul sicuro? Gli apparecchi di fascia media sono funzionali e permettono di risparmiare qualche euro, rispetto modelli che spesso integrano plus non così utili, come ad esempio l’estensione dei Megapixel. In tal caso ci si troverà a gestire file enormi che mandano in crash i software per il download e l’elaborazione delle immagini, sui comuni computer.
Per le foto o per i video
La parola “fotocamere” indica sempre più spesso apparecchi che vanno a sostituire le videocamere, tant’è che non pochi registi e videomaker le preferiscono. Il vantaggio, com’è intuitivo capire, sta nel fatto che una fotocamera digitale mirrorless permette di scattare velocemente anche foto, cosa che, in genere, non è possibile fare con una videocamera. Tuttavia la produzione di macchine fotografiche sta diventando davvero molto specifica, in particolar modo per ciò che concerne le mirrorless. Le caratteristiche degli apparecchi, inclusi nelle varie linee prodotte, indentificano prodotti in grado di dare il meglio per precise condizioni di scatto o ripresa.
Quelle con sensori oltre i 24 Megapixel sono camere dedicate a chi fa foto di prodotto, commerciali, still life, macro, ritratti e può avere bisogno di stampare i file in gradi dimensioni o su pubblicazioni patinate. Rispetto a questa tipologia, che impiega anche un tempo maggiore per il salvataggio dei dati, macchine intorno ai 20 Megapixel (o meno) si rivelano più “agili” per registrare video, in quanto il buffer è veloce. Caratteristica, quest’ultima, necessaria quando si ha a che fare con immagini in movimento.
Tra i formati standard più comuni per il video ci sono: HD, Full HD, Ultra HD a 720p o 1080p, perfetti quando si producono filmati destinati alla condivisione sul web. Per le fotografie, la risoluzione più duttile è il .RAW. Da precisare: la risoluzione 4K, molto diffusa, può servire quando si devono compiere dei ritagli all’interno di un fotogramma, in fase di post produzione, e si vuol perdere meno qualità del dettaglio possibile. Da prendere in considerazione anche i dati circa Log e Codec, importanti per la correzione del colore e l’esportazione dei filmati.
Mirino
Come detto in apertura, la vera differenza tra fotocamere mirrorless e reflex sta nel mirino: in una digitale mirrorless il percorso che esegue la luce è molto più semplice, entra nella camera e raggiunge il sensore. Quando si schiaccia il pulsante di scatto, il file generato rappresenterà esattamente quello che è stato osservato nel mirino, o nel display, comprese le variazioni dovute alle impostazioni. L’ideale, quindi, sarebbe scegliere una macchina con un mirino elettronico ad alta risoluzione, per avere tutto sotto controllo. Si noterà anche che, quando si avvicina l’occhio al mirino, l’anteprima della scena scompare dal monitor LCD. Il sistema mirrorless, inoltre, consente la messa a fuoco direttamente sul sensore, abbattendo i tempi di reazione.
Peso
Quando sono nate, le macchine fotografiche “senza specchio” erano sempre più leggere e maneggevoli in confronto a una qualsiasi reflex, anche perché hanno almeno un elemento costruttivo in meno, cioè proprio lo specchio. Oggi non è una caratteristica così scontata, ci sono fotocamere mirrorless davvero pesanti, grandi quanto una DSLR. In ogni caso, se cerchi una macchina potente e compatta, hai più chances di individuarla tra le mirrorless camera. Il fattore peso non è secondario, se devi scattare per tante ore consecutive, oppure mettere la macchina in valigia quando viaggi.
Batteria
Il tallone d’Achille delle mirrorless è l’autonomia della batteria. Per quanto siano stati fatti passi avanti tecnologici, in grado di portare fino a un’ora (e oltre) la carica di un accumulatore di energia, ci sarà bisogno di una scorta. Bisogna pensare, quindi, di dover acquistare almeno un’altra batteria o due, da tenere cariche in tasca, per girare tranquilli con la propria mirrorless senza rimanere “a secco” sul più bello.
Sensore
Il sensore è la trasposizione in digitale della pellicola fotografica. Dalle sue dimensioni, dalla tecnologia con cui è stato realizzato e dal funzionamento della camera, dipenderà quanto dettagliate saranno le foto e i video. Molti sensori di ultima generazione sono chiamati retroilluminati, cioè riescono a trattenere una maggior quantità di luce, permettendo così all’operatore di rimanere abbastanza basso con gli ISO, evitando la creazione di rumore fotografico. I sensori si distinguono in:
- APS-C, i più diffusi, sono i sensori presenti sulle macchine entry level, o anche più avanzate, ma non pieno formato. Il fattore di ritaglio, (o crop) di un APS-C, rispetto a un full frame, è più piccolo, pensando a un fotogramma in pellicola da 35 mm, come paragone. Si tratta di sensori di ottima qualità e sono convenienti economicamente. Mirrorless APS-C dagli 8 Megapixel in su garantiscono anche la stampa delle foto di medie dimensioni.
- Full frame, ovvero pieno formato, l’equivalente di un frame di rullino da 35 mm. Le misure di un sensore full frame sono 24 mm x 36 mm ma ciò che fa la differenza, a livello di qualità immagine, è la densità dei pixel. Una macchina con sensore full frame è pensata per chi lavora con fotografia e video, tuttavia può avere un prezzo alto.
- Quattro Terzi, il sensore con le dimensioni calcolate in base alla sua diagonale, dalla forma è più quadrangolare rispetto a APS-C e full frame. Il fattore di crop è 2x e si trova spesso montato sugli apparecchi più compatti e maneggevoli. Con l’introduzione del sistema Micro Quattro Terzi è stato possibile realizzare apparecchi di dimensioni sempre più compatte.
Megapixel
Quando si parla di Megapixel, ci si riferisce ai milioni di pixel presenti dentro un sensore fotografico digitale. Quest’ultimo produce immagini sotto forma di file, costituiti anch’essi da pixel e maggiore è la loro quantità e densità, più le foto saranno nitide e ricche di dettagli, così come di gradazioni tonali. Una nota: la risoluzione in Megapixel molto elevata potrebbe incidere sulla rapidità di salvataggio delle registrazionivideo. Questo dato è da tenere presente se quella che c’interessa, da acquistare, è una fotocamera per girare video.
ISO
In una fotocamera esiste un valore ISO nativo, che copre un dato range. Tale valore è da riferirsi alla velocitàcon cui la luce “impressiona” il sensore e, sarebbe opportuno, non impostare una sensibilità ISO molto più bassa, o più elevata, di quella nativa. Ciò per non generare disturbi sull’immagine, come grana, perdita di definizione e colori falsati. Cosa che capita anche quando si scatta con poca luce. Oggi i sensori delle macchine raggiungono sensibilità davvero enormi, ma calcare la mano è sempre garanzia di pessimi risultati. Piuttosto, in condizioni di scatto o ripresa difficili, è sempre consigliabile usare un treppiede.
Processore
Il processore è l’elemento che coordina tutti i sistemi più importanti all’interno di una macchina fotografica digitale, come la velocità di scatto, la fluidità delle registrazioni video, la capacità di salvare subito i contenuti ripresi, la qualità immagine. Un buon processore influisce anche sul comportamento della macchina ad alti ISO e, dunque, sul fatto che si palesi, o meno, molto rumore fotografico. Se la nitidezza, il contrasto, la definizione dei particolari di una scena e velocità di messa a fuoco sono buoni, il merito è anche del processore. I processori di ultima generazione riescono a intervenire auto-bilanciando i problemi che, altrimenti, potrebbero essere visibili nello scatto finale.
Messa a fuoco
L’intelligenza artificiale, presente anche nel settore fotografico, ha permesso lo sviluppo di sistemi AF molto precisi e in grado di rendere i minimi dettagli di una scena al massimo della loro definizione. Su di una fotocamera mirrorless vanno valutati la presenza dell’Eye-AF o il Tracking-AF, tecnologie che “agganciano” gli occhi, il volto o un particolare di un soggetto, mantenendolo a fuoco, anche se esso si muove con rapidità. Sulle macchine reflex e mirrorless è presente un sistema di messa per punti: visualizzandoli nel mirino, è possibile spostarne uno (o un gruppo) per scegliere la zona precisa che dovrà essere a fuoco. Più i punti AF sono tanti in quantità, maggiore sarà la precisione della messa a fuoco. La mirrorless migliore, di ultima generazione, è dotata della presenza simultanea di due sistemi AF: quello ibrido e quello a rilevazione di fase, più preciso.
Connettività
Quando si decide di comprare una macchina fotografica, oggi bisogna verificare la presenza della connessione Wi-Fi integrata, del Bluetooth e/o tecnologia NFC “on board”. Questi elementi consentono all’utente di traferire i contenuti ripresi in modo facile sul computer, sullo smartphone e altri device, oppure subito online. Le stesse case di produzione mettono a disposizione applicazioni desktop e mobile per facilitare il processo e assistere la post produzione.
Obiettivi
Non dovrebbe esserci nessuna limitazione in merito, di questi tempi, tuttavia prima di acquistare una fotocamera mirroless, accertati che la sua casa produttrice abbia un buon parco ottiche, da abbinarci. Oppure se l’offerta di ottiche compatibili si dimostra valevole. La fotocamera è niente senza obiettivo e, per quanto ci curiamo degli aspetti più tecnici degli strumenti di ripresa, non bisognerebbe mai trascurare le lenti.
4 Fujifilm X-T4
Fujifilm è famosa per aver sempre detto no al full frame sulle macchine mirrorless, puntando piuttosto sul costante miglioramento dei sensori APS-C, sviluppando soluzioni uniche, che hanno reso il marchio sinonimo di garanzia, per chi cerca la migliore pasta cromatica per le sue foto. E, ora con la X-T4, anche per i video: la nuova camera, infatti, si rivolge tanto ai fotografi quanto ai videomaker. Potenziata sotto tutti gli aspetti, rispetto alla X-T3 precedente che già presentava avanzamenti dal lato software e il sensore stacked, introdotto già dalla Sony, che aumenta la velocità di messa a fuoco riflettendosi sulla qualità dell’immagine, sempre più definita.
La X-T4 consente di eseguire lo scatto a raffica fino a 15 fps e di mettere a fuoco in velocità, anche tramite Eye-AF e Tracking-AF, soggetti praticamente al buio e in movimento. L’aspetto video che entusiasmerà i registi riguarda la stabilizzazione: combinando quella del sensore con quella delle ottiche Fujifilm si otterrà un effetto degno di un gimbal. Inoltre il nuovo filtro (per cui è famoso il marchio giapponese) ETERNA Bleach Bypass è studiato proprio per le riprese, andando a diminuire la saturazione e aumentare il contrasto. Fuji non trascura niente, così anche la scocca della camera è super resistente e impermeabile alle intemperie e alle infiltrazioni di sporco. Chi l’ha provata conferma su tutta la linea il giudizio dell’EISA, trovando in questa macchina l’essenza del sistema mirrorless, la praticità e il vero godimento nell’utilizzo, così come prestazioni professionali a prezzi coerenti.
A chi è consigliata la Fujifilm X-T4: su misura per i videomaker, accontenta tutti, compreso lo “zoccolo duro” di fan sfegatati Fuji.
5 Nikon Z 50
La Nikon Z 50 appartiene alla prima serie in assoluto di fotocamere mirrorless prodotta da Nikon e, sebbene sia già da mesi presente sul mercato la seconda generazione, le Nikon Z II, rappresenta il tentativo meglio riuscito. In una selezione di apparecchi full frame, dedicati ora al fotografo che pretende l’alta risoluzione, ora al videomaker, la Z 50 “piccola e nera” è stata tra le più acquistate per il suo prezzo, tutto sommato competitivo, la leggerezza, la qualità e il concetto davvero smart che anima il prodotto. Perfetta per i cosiddetti youtuber, consente anche agli appassionati entry level di andare in vacanza e portarsi a casa un “bottino” di foto davvero fantastiche, associando la praticità alle ottiche intercambiabili.
Finalmente con questa serie Z anche Nikon scende in campo con delle fotocamere mirrorless competitive anche dal punto di vista del video. Infatti si potranno effettuare riprese in 4K, Ultra HD e Full HD, sempre di alta qualità. A proposito di obiettivi: sapete per cosa si contraddistingue il sistema Nikon Z? Per l’attacco a baionetta più ampio rispetto a tutta la concorrenza, che permette a una maggior quantità di luce di entrare e, di conseguenza, di non alzare tanto presto gli ISO, guadagnando in qualità immagine. La caratteristica fondamentale di questa serie, infatti, è rappresentata dall’innesto dell’obiettivo definito Z Mount.
La sua ampiezza di 55 mm superiore alla media permette alla fotocamera senza specchio di attrarre più luce all’interno dell’ottica. Ciò significa che sono state sviluppate lenti a corredo che permettono di scattare a mano libera anche in condizioni di scarsissima luminosità ambientale e in grado di produrre un bokeh ancora più morbido e armonioso.
La fotocamera senza specchio in questione ha un display LCD touch screen, orientabile fino a 180 gradi da 3,2 pollici. Ormai è molto importante anche la connettività, pure su una mirrorless. Avere la possibilità di traferire immediatamente i contenuti sul web o su altri dispositivi è una delle funzioni più desiderate. Bluetooth, Wi-Fi e coordinamento tramite app SnapBridge permettono la condivisione in tempo reale delle foto e dei video registrati dove più si preferisce. L’autofocus, veloce e reattivo, prevede l’impiego anche del tracking del soggetto. L’ottica compresa nel kit è dotata di stabilizzatore e l’adattatore FTZ consente di sfruttare sulla Z50 anche obiettivi F Mount Nikon.
Tra le fotocamere mirrorless DX più attese dagli appassionati, si può dire non abbia deluso le aspettative, viene considerata ottima per viaggiare e da portare sempre appresso, anche quotidianamente. Questo per la sua grande compattezza e versatilità. Il massimo del punteggio per tutto l’equipaggiamento e per la qualità, dal corpo macchina robusto in magnesio a quella delle immagini, naturalmente eccelsa come si conviene a un prodotto Nikon. Chi ha comprato il set assicura che vale tutti i soldi spesi.
A chi è consigliata la Nikon Z 50: una macchina per blogger, vlogger e storytellers.
6 Sony Alpha 7 III
Per aver chiaro come Sony ha deciso di differenziare gli apparecchi presenti nella serie Alpha, costituita da tutte mirrorless full frame, dobbiamo osservare le sigle che accompagnano i nomi dei modelli (ahimè). Dove c’è una R, significa che si tratta di macchine ad alta risoluzione, adatte a chi fa still life, ritratti, macrofotografia e deve stampare in grandi formati. Quando si nota una S, vuol dire che la fotocamera punta tutto sulla sensibilità, indispensabile per i videomaker e per gli amanti della fotografia notturna.
Allora quando non ci sono lettere, come nel caso della Sony Alpha 7 III? Si tratta di camere versatili, adatte a chi vuol fare tutto, dalle foto ai video. Non si pensi che siano “inferiori” rispetto ai modelli più “specializzati”, tant’è che oggetti come quello in esame si dimostrano sempre apprezzatissimi anche dai professionisti che trattano generi più “dinamici”, come ad esempio il reportage. Insomma, in tanti vogliono una Sony Alpha ma non sanno quale scegliere: ebbene, nel dubbio non si sbaglia mai con la 7 III.
A chi è consigliata la Sony Alpha 7 III: anche la fotografia di matrimonio è reportage, così come la street photography e la fotografia di viaggio.
7 Panasonic Lumix DC-S1H
Mai come nel segmento delle mirrorless viene interrotta l’egemonia delle solite Nikon o Canon e, infatti, la migliore macchina appartenente alla categoria più ghiotta del settore è proprio una Panasonic Lumix S1H. Questi apparecchi del brand nipponico somigliano molto alle Leica, con cui hanno più di qualcosa in comune, dalla scocca solida, inespugnabile e squadrata. E sì, sembrano più delle reflex, viste le dimensioni e soprattutto il peso. Ma funzionano alla grande e sono fantastici i dettagli pensati per il confort visivo dell’utente, che non avrà problemi a capire cosa sta facendo e quali impostazioni ha configurato, pure che lo shooting avvenga in condizioni di scarsa illuminazione. Tutto ciò grazie alla modalità notturna, che rende rosso il display, e i tasti facili da individuare.
Finalmente una macchina che, se aspira a fare cinema, include un Log proprietario Panasonic, indispensabile per la post produzione, la color correction e il color grading da applicare serenamente, senza perdere risoluzione. Tantissimi i formati supportati, anche oltre il necessario, ottimo il sistema di raffreddamento con ventola, che permette di registrare a lungo senza temere blocchi per il calore che non si è dissipato, ancora più apprezzato dai vlogger il display LCD completamente orientabile.
A chi è consigliata la Panasonic Lumix DC-S1H: macchina ideale per videomaker professionisti.
8 Canon EOS R5
Una macchina professionale e al tempo stesso pratica e dinamica? Tutto possibile, oggi, con la Canon EOS R5, la fotocamera da portare sempre nello zaino ma che, essendo una pieno formato, permette anche di girare video in 8K oppure in 4K a 120 fps, con stabilizzatore immagine efficace fino a 8 stop. Nessun limite alla propria espressione personale, o a quella delle idee di un committente, grazie anche a una notevole precisione di messa a fuoco: sulla EOS R5, infatti, sono presenti ben 5940 punti AF.
Il processore, di ultima generazione, è un DIGIC X, presente anche il sistema Dual Pixel Raw, studiato per i ritratti e per quelle volte in cui si desidera immortalare soggetti con sfondo sfocato (bokeh) o, al contrario, quando è richiesta notevole nitidezza come nella fotografia di paesaggio o architettura. Nuova avanguardia del mondo della fotografia, è l’intelligenza artificiale, molto impiegata sulle fotocamere mirrorless: qui la troviamo applicata al sistema di messa a fuoco, in grado di riconoscere e “congelare” volti così come animali in movimento, in maniera tale che risultino a fuoco e nitidi nella maniera più assoluta.
Molto interessanti sono le funzioni di scatto wireless e FTP/FTPS, per i professionisti che lavorano in team, scattano direttamente su computer e inviano i file a chi si occuperà della loro lavorazione. Per acquistare la R5ci vuole una spesa impegnativa, tuttavia si tratta di uno dei migliori apparecchi di ultima generazione, davvero versatile.
A chi è consigliata la Canon EOS R5: macchina per professionisti, fotoamatori evoluti, fotografi di strada e videomaker.
9 Domande frequenti
Obiettivo mirrorless: se ho una reflex, lo devo ricomprare?
Molti utenti reflex avvertono il bisogno o la voglia di passare a una fotocamera mirrorless e si chiedono se il loro kit ottiche è da buttare. La risposta, come sempre in questi casi, è dipende. Bisogna leggere con attenzione la scheda prodotto di ogni apparecchio o contattare il venditore. Modelli come le Nikon Z, ad esempio, sono progettate con un attacco dal diametro più grande: sebbene possano offrire una buona compatibilità con tante ottiche grazie a un adattatore, ha davvero senso non acquistare un obiettivo fatto apposta per il sistema Z, rinunciando alla luminosità maggiore della baionetta ampia? Probabilmente no.
Fotocamere mirrorless con mirino o senza?
Come già ampiamente spiegato in questa guida, le camere mirrorless non hanno il mirino ottico, che di norma appartiene alle reflex, ma esistono modelli che propongono comunque una sorta di versione ibrida. Tra di esse le mirrorless Fujifilm, che, nel loro catalogo, propongono anche modelli stile telemetro, con un piccolissimo mirino laterale.
Cosa scegliere? Ovviamente le fotocamere mirrorless con mirino sono di più facile utilizzo e permettono di avere un’anteprima fedele dello scatto finale. Tuttavia se si ha un’esperienza media o avanzata in campo fotografico, si riuscirà a gestire anche un apparecchio con mirino decentrato e senza troppo risoluzione, una scelta che, talvolta, è anche una questione di stile. Infatti dispositivi del genere hanno un “appeal vintage”
Conviene preferire le fotocamere mirrorless con gps?
Certamente sì, dopotutto è ormai una tecnologia integrata sulla maggior parte dei dispositivi e non serve solo per la geolocalizzazione, ricordandovi il luogo esatto dove avete scattato una foto. Il gps è utile anche in caso di smarrimento o, peggio, di furto della macchina fotografica.
Quali sono i vantaggi delle fotocamere mirrorless con schermo orientabile?
Una grossa fetta di mercato del segmento mirrorless è rappresentata da videomaker e vlogger, cioè coloro che per lavoro o hobby tengono un canale video (video-blog), nel quale spesso parlano in prima persona. Una camera mirrorless per loro è perfetta quando è piccola, leggera, potente e con lo schermo completamente orientabile. Infatti, ciò permette di tenere sempre sotto controllo quello che accade mentre ci si auto-registra. Un plus che, in ogni caso, si rivela sempre utile: dunque, nella scelta del vostro dispositivo, lo schermo orientabile rappresenta un valore aggiunto.
Borse per fotocamere mirrorless, quali acquistare?
In molti casi borse e custodie per fotocamere mirrorless possono essere anche di dimensioni contenute e strizzare l’occhio al mondo “fashion”. Tra i migliori marchi di zaini fotografici e borse per fotocamere mirrorless, così come di altri tipi, va sicuramente mezionata Manfrotto.
Meglio mirrorless o reflex?
La tecnologia reflex è assodata, stabile e durevole nel tempo: tutt’ora molti professionisti continuano a preferirla. Le fotocamere mirrorless sono nate quasi come un vezzo, ma oggi sono pressoché equiparabili alle DSLR. Quello che maggiormente gli si contesta è di avere il sensore esposto a polvere, graffi e danneggiamenti, in quanto non c’è lo specchio davanti: una volta tolto l’obiettivo è in bella evidenza.
Tuttavia si sta lavorando anche su questo aspetto, e Canon, ad esempio, ha già studiato un sistema a tendina che va a coprire e proteggere il sensore delle sue fotocamere mirrorless quando l’obiettivo non è attaccato. Inoltre la compattezza e la leggerezza di molti apparecchi del segmento, li rende davvero molto più appetibili delle pesanti, scomode reflex. Con lo sfumarsi dei confini tra fotografia professionale e amatoriale, nonché lo svilupparsi di quelle che vengono riconosciute convenzionalmente come categorie tematiche, quali la fotografia di viaggio, la fotografia di cibo (food photography) e la fotografia di strada (street photography), l’utilizzo di tecnologie appropriate si è rivelato necessario.
La condivisione in rete ha poi fatto il resto: blogger, vlogger, influencer, youtuber, tutti personaggi che comunicano quasi esclusivamente attraverso immagini e video, parlando spesso in presa diretta durante lo svolgersi dei fatti e delle loro vite. La macchina fotografica e/o telecamera diventa l’estensione indispensabile per dare connotazione al tipo d’informazioni divulgate, e, soprattutto, per esistere in rete. Poi, con l’avvento delle fotocamere mirrorless full frame, il gap si è davvero estinto.