L’ambiente e il clima sono la vera emergenza dei nostri giorni. Ecco i consigli per comprendere la situazione con migliori libri sull’ambiente
L’ambiente è la vera emergenza del nuovo millennio, ma allo stesso tempo è la risorsa più preziosa che abbiamo. In quest’articolo troverete dei consigli riguardo libri sull’ambiente, che contengono tante informazioni e, allo stesso tempo, hanno la capacità di sensibilizzare sul tema, non solo attraverso i dati. Molti libri sulla tematica ambientale contengono informazioni che la maggior parte di noi già conosce, ma è bene ribadirle, perché se è vero che ogni giorno ci sono notizie negative e allarmanti che riguardano il clima e l’ambiente, è anche vero che la maggior parte di esse passa quasi nell’indifferenza.
L’alterazione all’ambiente, causata dall’inquinamento e dalle sbagliate abitudini di vita, sta diventando quasi irreversibile. Effetto serra, desertificazione, disboscamento sono solo alcune cause di tutto ciò. Dall’ambiente deriva la salute di tutti noi, per questo vogliamo consigliarvi dei libri sui problemi ambientali, anche per far sì che l’ansia incombente che in tanti proviamo riguardo i cambiamenti climatici, sia corredata anche da una migliore informazione. Tra i libri sull’ambiente presenti in questa lista, ce ne sono alcuni scritti da romanzieri, perché sono convinto che le loro parole possono fornirci profondità e comprensione della natura, che vanno oltre alle osservazioni, utilissime, solo di tipo informativo. Prima di entrare nella lista vera e propria, è fondamentale ricordare l’enorme lavoro di sensibilizzazione sui temi ambientali che stanno svolgendo Greta Thunberg e tutti i ragazzi del movimento noto come Fridays For Future e Climate Strike.
E restando in ambito letterario, è utile ricordare anche la seconda enciclica di papa Francesco “Laudato sì”, scritta nel suo terzo anno di pontificato. L’argomento principale è il rispetto dell’ambiente, o forse è meglio dire: “la cura della casa comune”. Dall’enciclica emerge un’urgenza di cambiamento che, secondo il papa, è da ricollegare a una rivoluzione culturale, alla necessità di nuovi stili di vita, di nuovi modelli di produzione e consumo, ma anche all’abbattimento delle consolidate strutture di potere che reggono la società. È un testo rivoluzionario in cui troviamo ovviamente la componente cristiana, ma c’è un richiamo forte all’umanità e a coloro che detengono il potere, perché i problemi ambientali vengono indissolubilmente legati a quelli sociali.
Ora però ecco i libri sull’ambiente che secondo noi andrebbero letti per capire meglio la vita del nostro pianeta.
1 Possiamo salvare il mondo, prima di cena. Perché il clima siamo noi | di Jonathan Safran Foer
Tra i libri sull’ambiente non può mancare il nuovo caso letterario, Possiamo salvare il mondo, prima di cena. Perché il clima siamo noi, uscito dalla penna di Jonathan Safran Foer. Questo è un libro estremamente curioso, in quanto è in parte una polemica appassionata e arrabbiata e in parte un’elegia poetica e una serie di rivelazioni orribilmente schiette. Jonathan Safran Foer ha scritto in anticipo del suo impegno per i diritti degli animali – in “Se niente importa. Perché mangiamo gli animali?” – ed è un romanziere “postmoderno”.
Questo libro si basa su una sola parola, ma distribuisce tutti gli effetti della narrativa ludica sull’argomento razionale. Quella parola è “crisi”, che, come osserva, deriva dal greco e significa decisione. Dovremmo, sostiene, non parlare di “cambiamento climatico” ma di “crisi climatica”; e il fulcro di ciò è allora – “cosa posso fare?”. È un libro molto umile, nonostante la sua paura e rabbia.
Ma inizia con qualcosa di completamente diverso: una nota suicida del mondo. È un testo egiziano che, come sa abilmente Safran Foer, potrebbe non essere affatto una nota suicida, ma una decisione di persistere. Safran Foer riflette sul suicidio del suo bisnonno, costretto, a quanto pare, all’incapacità di provvedere alla famiglia. Non essere in grado di provvedere alla razza umana, attraverso l’avidità e la catastrofe ecologica, non è altro che un suicidio collettivo.
Chiunque abbia letto gli altri romanzi di Froer: “Ogni cosa è illuminata”, “Molto forte, incredibilmente vicino“, “Eccomi” e tanti altri, ricorda la risonanza del dolore e il senso di urgenza che porta all’argomento. Il testo stesso intreccia altri filoni, familiari alla sua finzione, come l’incontro del 1943 tra Jan Karski, che aveva prove di atrocità naziste, e il giudice della Corte suprema Felix Frankfurter. La risposta di Frankfurter fu “Non riesco a credere a quello che mi hai detto”. C’è una sezione confessionale in cui rivela che, durante il tour promozionale di “Se niente importa”, avrebbe scaldato gli hamburger in una camera d’albergo. E così emerge la sua stessa ipocrisia. Desidera ancora carne, uova e formaggio.
Il libro riflette sulla più grande causa del pericolo reale e attuale per l’ecosistema, che non sono le emissioni di benzina o il carbone o persino Donald Trump e gli altri negazionisti del clima. In realtà è la dieta molto pubblicizzata degli hamburger di Trump. Ciò che finirà il pianeta è il consumo fino al punto di spreco. Le statistiche fornite da Safran Foer su deforestazione, gas a effetto serra, emissioni di metano e altro sono coerenti e convincenti: ma a volte hai bisogno di una parabola, di una storia, e non di un grafico. Ed è esattamente ciò che fa.
Tra i libri sulla tematica ambientale questo è senz’altro uno dei più tosti, perché ci mette di fronte alla necessità di non poter più godere dello stile di vita consumistico a cui ci siamo abituati, specialmente perché le conseguenze della crisi climatica ricadranno su chi non gode dei piaceri del consumismo. È tra i libri sull’ambiente da leggere perché, oltre alle argomentazioni, è semplicemente meravigliosamente scritto, come la gran parte dei libri di quest’autore.
2 L’umanità è in pericolo. Cambiamo rotta, tutti! | di Fred Vargas
L’umanità è in pericolo di Fred Vargas è uno dei libri in uscita nel 2020 che rientra a pieno titolo sui libri sull’ambiente, e, come quello precedente, è un libro che è scritto da un autore di narrativa, aspetto che non è da sottovalutare. Oltre a una precisa descrizione dei problemi ambientali, troveremo infatti una prosa e una leggibilità che sono sempre piacevoli. Con dati e interventi alla mano, Fred Vargas ci spiega perché cambiare non è solo auspicabile, ma necessario. Nella pagine di questo libro sull’ambiente e sull’emergenza climatica, ci dice che dobbiamo modificare la nostra dieta per incidere sempre meno sul cambiamento climatico; dobbiamo ridurre drasticamente la produzione di rifiuti e passare all’energia pulita.
3 La politica del cambiamento climatico | di Anthony Giddens
Questo lavoro di Anthony Giddens non è tra i più recenti libri sull’ambiente (2015), ma offre una panoramica completa dei dibattiti sui cambiamenti climatici e una magistrale valutazione delle misure esistenti per contenere le emissioni di carbonio in rapido aumento. Come le sue altre opere, “La politica del cambiamento climatico” si rivolge a un vasto pubblico che comprende politici, scienziati naturali, economisti, sociologi e lettori laici informati. Questa libro può essere molto utile a studenti e ricercatori, i cui interessi sono legati al nesso tra economia, società e ambiente.
Il punto di forza di questo libro è che Giddens affianca i dibattiti riduzionisti per illustrare come la dialettica del riscaldamento globale antropogenico e della futura sicurezza energetica richiedano un’azione politica concertata. La sua argomentazione si basa sul “paradosso di Giddens“, in cui, a causa degli effetti diffusi e degli orizzonti temporali distanti dei cambiamenti climatici, i governi ritardano i programmi per risolvere i problemi. Non siamo ancora nell’era di Greta Thunberg che mette i potenti della terra di fronte alle loro colpe, ma già nel 2015 Giddens avverte che quando arriveranno gli effetti completi e imprevedibili del riscaldamento globale, sarà troppo tardi per adattarsi.
Ma è soprattutto agli aspetti legati agli interventi da parte dei politici che l’autore dedica la sua attenzione: alla pianificazione e gli investimenti futuri in fonti energetiche alternative, ma anche all’attuale incapacità dei governi di coordinare la riduzione del consumo di carbonio. L’intenzione dell’autore è quella di innescare un nuovo dialogo politico. Tuttavia, la fiducia di Giddens nello stato è sottostimata. In definitiva, questo libro sui problemi ambientali è un’utile introduzione ai dibattiti chiave e ai possibili futuri.
4 Storia culturale del clima. Dall’era glaciale al riscaldamento globale | di Wolfgang Behringer
Il riscaldamento globale e il futuro del clima sono una delle maggiori sfide del nostro tempo, ma cosa sappiamo delle variazioni climatiche 500 anni fa o 5000 anni fa? Come possiamo sapere qualcosa della storia del tempo? Quale impatto hanno avuto i cambiamenti climatici sulla prosperità umana e sullo spirito di invenzione? In questo grande e completo libro sull’ambiente, Wolfgang Behringer ci introduce alle ultime ricerche storiche sullo sviluppo del clima terrestre. Storia culturale del clima. Dall’era glaciale al riscaldamento globale si concentra soprattutto sulle reazioni culturali ai cambiamenti climatici nel corso dei secoli, dimostrando come anche i piccoli cambiamenti del clima abbiano talvolta portato a grandi sconvolgimenti sociali, politici e religiosi.
Esaminando come i nostri predecessori hanno reagito ai cambiamenti climatici, Behringer ci fornisce una nuova base per pensare a come potremmo affrontare le gravi sfide climatiche che affrontiamo oggi. Tra i libri sulla tematica ambientale da leggere perché non presenta solo numeri ricavati da analisi dei pollini e carotaggi nei ghiacciai, ma anche testimonianze vive di persone che vivevano nelle diverse epoche e sperimentavano sulla loro pelle il clima che cambia.
5 Il sussurro del mondo | di Richard Powers
Tra i libri sull’ambiente non può mancare Il sussurro del mondo di Richard Powers, libro vincitore del Premio Pulitzer 2019 per la narrativa. In questo maestoso romanzo di Powers ci sono ben nove personaggi, e poi ci sono gli alberi, che sembrano persone. Sono creature sociali, si prendono cura l’una dell’altra, comunicano, apprendono, commerciano beni e servizi; nonostante manchino di cervello, gli alberi vivono, e sono consapevoli della loro natura.
E così, quando gli uomini immettono insetticidi nell’aria, un acero di zucchero avverte i suoi vicini, che rispondono intensificando le proprie difese. Quando le radici di due abeti si incontrano sottoterra, si fondono, unendo i sistemi vascolari; se un albero si ammala, l’altro se ne prende cura. Il taglio di un albero provoca l’indebolimento di coloro che lo circondano, come se fossero in lutto. Nel suo romanzo ricco di alberi, che contiene tante specie quante le foreste del Nord America – 17 sono nominate solo nella prima pagina – gli alberi parlano, cantano, provano dolore, sognano, ricordano il passato e predicono il futuro.
Powers è un romanziere che ha il coraggio e la resistenza intellettuale per esplorare le nostre più complesse questioni sociali con originalità, sfumatura e un innato scetticismo sul dogma. E così al dodicesimo romanzo arriva ad affrontare la più grande crisi esistenziale che la civiltà umana deve affrontare: la distruzione delle condizioni naturali necessarie per la nostra stessa sopravvivenza. Tra i tanti personaggi, c’è l’erede di un progetto artistico di famiglia – diverse generazioni impegnate a fotografare, una volta al mese, la crescita di un castagno – che ha instillato in lui uno straordinario apprezzamento della transitorietà umana.
Poi ci sono uno psicologo che studia i modi in cui le persone sono cieche se stessi a catastrofi, in particolare quelli che si svolgono gradualmente; un avvocato di proprietà intellettuale che chiede se si può dire che gli alberi abbiano diritti legali, e tanti altri ancora. Ci sono alberi che fioriscono e fruttificano direttamente dal tronco. Alberi intorno ai quaranta metri con rami che vanno da appuntiti a lucenti a lisci, tutti dallo stesso tronco. Mirti sparsi per la foresta che fioriscono tutti in un solo giorno.
Alberi che fanno piovere, che raccontano il tempo, che predicono il tempo. Semi in forme e colori di tutti i tipi. Radici su palafitte e radici che sembrano sculture. Un mondo vario e bello, perché distruggere tutto questo? I personaggi di Powers danno la colpa alle solite motivazioni umane: avidità, ignoranza, inerzia, istinto primitivo. Tutti questi temi potrebbero andare bene anche in un saggio, ma qui c’è la grande innovazione dello scrittore, l’elemento che rende “Il sussurro del mondo” un caso unico tra i libri sull’ambiente.
I personaggi di Powers abbracciano l’urgenza dell’attivismo e la passività del fatalismo, ma raramente mettono le due forze in opposizione l’una all’altra. L’unico personaggio che è consumato da questo tipo di auto-interrogatorio è il più convincente del romanzo. Neelay Mehta, paralizzato in un episodio di arrampicata sugli alberi durante l’infanzia, diventa un magnate della Silicon Valley dopo aver creato uno dei giochi per computer più famosi del pianeta, un’impresa di costruzione mondiale che ricorda SimCity. I suoi milioni di giocatori siedono nelle loro camere da letto, immersi nel bagliore di pixel verdeggianti, creando nuove terre. Con il tempo, tuttavia, l’esotismo del gioco svanisce. Le terre virtuali arrivano ad assomigliare alle nostre, devastate dalla golosità, dallo sviluppo eccessivo e dall’apprezzamento rapace, a breve termine.