Quali sono i libri classici da leggere assolutamente prima di morire? Sono tantissimi, se solo avessimo il tempo! Ne abbiamo scelti 5.
Partiamo da una domanda che qualcuno potrebbe porsi: perché leggere i classici oggi? La domanda trova ampia risposta in un libro che vi consiglio: Perché leggere i classici di Italo Calvino, ma se siete alla ricerca di una risposta più veloce, allora vi dico semplicemente che leggere i classici vi farà amare leggere ancora di più.
I classici da leggere sono libri che hanno avuto un ruolo fondamentale nel plasmare il modo in cui pensiamo, leggiamo e scriviamo oggi. I libri non sono scritti o letti nel vuoto, ma hanno una tradizione e dei riferimenti da cui potersi rifornire. Alcuni sono libri classici da leggere perché pietre miliari della nostra tradizione letteraria. Alcuni classici salgono alla ribalta come l’esempio brillante di un movimento (come il realismo o il romanticismo) o un genere (come la fantascienza o la narrativa storica).
Altri grandi classici da leggere hanno scatenato una tendenza letteraria, Interrompendo la tradizione e mettendo in discussione idee consolidate. Quando si parla di classici, spesso si commette l’errore di pensare a libri pesanti da leggere. E questo non è affatto vero. Certo, spesso sono libri dalle notevoli dimensioni, ma lo stile li rende godibili e scorrevoli!
Leggere i classici ti aiuterà anche a identificare le influenze letterariedei tuoi scrittori preferiti. Vedrai come i classici hanno contribuito al loro stile, soggetto e temi. Comprenderai le allusioni letterarie fatte dal tuo autore preferito, prenderai parte a piccole “battute” e inizierai a vedere gli autori come parte di un ricco retaggio letterario.
I classici hanno resistito alla prova del tempo, fanno parte di un patrimonio incredibile e possono cambiare completamente la tua visione del mondo, offrendoti anche una fitta rete di conoscenze su altre epoche storiche. In quest’articolo ho inserito 5 classici da leggere. D’accordo, l’elenco è molto breve, non potrà mai essere completo, ma trattandosi di libri importanti, ho preferito restringere il campo per offrire delle spiegazioni (che rimangono brevi) più approfondite, analizzando aspetti specifici di ogni libro.
1 I 5 libri classici da leggere:
- Alla ricerca del tempo perduto, di Marcel Proust
- I fratelli Karamazov, di Fedor Dostoevskij
- Madame Bovary, di Gustave Flaubert
- Anna Karenina, di Lev Tolstoj
- Le metamorfosi di Franz Kafka
Nei commenti all’articolo però mi piacerebbe sapere anche la vostra personale lista di libri classici da leggere assolutamente nella vita, così da confrontare le nostre opinioni e scambiarci consigli su cosa leggere.
Alla ricerca del tempo perduto, di Marcel Proust
Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust è riconosciuto da molti come il più grande romanzo del 20 ° secolo, forse anche di tutti i tempi, ovviamente non solo per la sua mole, di oltre 3000 pagine. Io non so se dire sia o meno il miglior libro di sempre; non riesco mai a dichiarare il vincitore in classifiche di questo tipo, ma posso assicurarvi che è senz’altro uno dei classici da leggere nella propria vita. Certo, questo richiederà un po’ di tempo, ma ne vale la pena.
Nel suo capolavoro, Proust, che nacque nel 1871 e morì nel 1922, sposò l’impulso predominante del romanzo del diciannovesimo secolo, di rappresentare il funzionamento della società, con l’impulso predominante del ventesimo, di tracciare una coscienza individuale. Quindi offre sia un panorama della vita parigina in un momento di immenso sconvolgimento, con l’aristocrazia che cede il potere alla classe media appena ricca, sia uno studio intimo di un uomo mentre passa da un’infanzia privilegiata a una disillusione.
Ci sono oltre un centinaio di personaggie ogni lettore avrà i suoi preferiti. Uno dei libri classici da leggere, in cui l’amore nelle sue innumerevoli forme è uno dei temi principali. Ma La ricerca del tempo perduto è anche un’opera infusa dal rimpianto per le opportunità mancate ed è uno dei libri classici da leggere assolutamente per un semplice motivo: è il libro di una vita.
I fratelli Karamazov, di Fedor Dostoevskij
I fratelli Karamazov di Fedor Dostoevskji, o più semplicemente “I fratelli”, come librai e lettori amano chiamarlo, è senza ombra di dubbio tra i classici da leggere.
Molti sono giunti a dire che se vuoi sapere come pensavano, vivevano, amavano e in definitiva, se vuoi conoscere nel modo più realistico possibile i russi del 1800, devi leggere Dostoevskij e il suo “I fratelli Karamazov”, che è ritenuto il vertice della sua produzione letteraria, un capolavoro della letteratura dell’Ottocento e di ogni tempo.
La cosa terribile è che la bellezza è misteriosa oltre che terribile. Dio e il diavolo stanno combattendo lì e il campo di battaglia è il cuore dell’uomo.
Questa è solo una citazione di un libro che pone al centro di tutto il mistero dell’esistenza. Rimanere in vita infatti, per Dostoevskij, richiede un motivo valido. Per dare un senso alla vita di ognuno, bisogna trovare qualcosa per cui vivere. È un messaggio bellissimo e forte, che emerge in queste tantissime pagine.
La trama principale è abbastanza semplice: la storia riguarda la famiglia Karamazov, ovvero il padre e i suoi tre figli (e potenzialmente un quarto figlio illegittimo). L’omicidio e la rapina del Fyodor Pavlovich Karamazov, il padre e probabilmente il più marcio personaggio della famiglia, è ciò che accende il racconto.
La trama è anche molto semplice e si svolge incredibilmente lentamente, con la maggior parte del libro composta da un enorme numero di sottotrame e archi laterali che finiscono per ritrovare la trama principale mentre la storia procede. La narrazione di Dostoevsky è più interessato alle piccole interazioni quotidiane tra i personaggi. Il lettore segue queste sottotrame, molte delle quali si sovrappongono e si uniscono in modi inaspettati.
Dostoevsky si occupa principalmente di sviluppare personaggi sfumati e affini in tutta la storia, usando i loro comportamenti per fare dichiarazioni più generali sulla condizione umana. È proprio la riflessione sull’esistenza umana, oltre allo stile, che pone questo romanzo tra i grandi classici da leggere. Altri temi principali sono la moralità, la redenzione, Dio e l’ateismo, l’etica e la colpa, la gelosia, la giustizia, la famiglia, l’esistenzialismo.
Quasi ogni frase sembra avere un peso significativo e potrebbe essere ponderata per l’interpretazione. Questa è l’essenza di Dostoevsky: non riguarda la trama, riguarda i dettagli impliciti nel dialogo tra i personaggi, l’umanità nelle loro reazioni a nuove circostanze e le emozioni palpabili che proiettano mentre le cose continuano a diventare più folli. I fratelli Karamazov è un capolavoro, uno dei classici da leggere, uno di quei libri che ti dà un’idea della portata dell’esperienza umana e di quanto possano essere diverse le prospettive e gli scopi della vita e come le persone dovrebbero comportarsi di conseguenza.
Anna Karenina, di Lev Tolstoj
Per Anna Karenina di Lev Tolstoj possiamo fare un ragionamento simile a I fratelli Karamazov, infatti ciò che molti potrebbero chiedersi è come mai questa sensazionale tragedia romantica dell’alta società zarista, intervallata da digressioni nella politica agricola russa del diciannovesimo secolo, scritta in uno stile apparentemente semplice e diretto su 900 pagine, provochi ancora entusiasmo e rispetto da parte di lettori di tutto il mondo.
Lo stile di Lev Tolstoy è ovviamente invidiabile, con la costante ricerca della parola più precisa per quella sensazione, quella relazione, quell’oggetto. Tolsoty è anche incredibilmente innovativo, perché invece del modo solipsistico moderno di raccontare gli eventi dal punto di vista di un singolo personaggio, Tolstoj scivola dentro e fuori dalla coscienza di dozzine di personaggi, maggiori e minori. Ad un certo punto ci dice anche cosa pensa il cane di un personaggio.
Tolstoj crea uno spazio per l’indipendenza del narratore: il narratore è abbastanza vicino ai personaggi da fare affidamento su di loro per la sua esistenza, ma abbastanza libero da esprimere un giudizio incontrastato sulle loro azioni e per dirci cose su di loro di cui non sanno loro stessi. Inserire questo libro tra i grandi classici da leggere può sembrare anche banale, ma non potevo farne a meno. Anna Karenina è un’eroina senza infanzia. Viene dotata di un figlio, un noioso marito più vecchio, un fratello, amici, un posto nell’alta società, ma nessun passato, nessun io più giovane.Cosa farà questa donna? Come continuerà la sua vita? Non vi dico altro, ma ora sapete alcuni dei motivi per cui è tra i classici da leggere.
Madame Bovary, di Gustave Flaubert
Madame Bovary di Gustave Flaubert è sempre presente negli elenchi dei “classici da leggere” e oggi provo a spiegarti i motivi che lo rendono un romanzo immancabile nella biblioteca di ogni lettore. Entriamo un po’ nella storia. Quando Emma Roualt sposa Charles Bovary e diventa Madame Bovary, immagina una vita di lusso, passione ed eccitazione. Il tipo di vita che aveva letto e sognato per molti anni. Per qualche ragione non aveva preso in considerazione l’occupazione di Charles come medico rurale, che viveva una vita di provincia e a tutti gli effetti tranquilla.
Frustrata per la sua vita matrimoniale, inizia la sua relazione con un amante e così inizia il suo viaggio verso l’inganno, l’angoscia e la disperazione totale. È tra i libri classici da leggere assolutamenteanche perché quando il romanzo fu scritto (nel 1857), fu ritenuto scandaloso e scioccante.
Leggendolo oggi, anche le scene più appassionate sembrano forse abbastanza mansuete, ma c’è sempre l’egoismo di Madame Bovary e la sua autodistruzione che di certo non lasciano indifferente il lettore. La sua continua ricerca di piacere e gratificazione materiale non ha eguali, così come la sua mancanza di rispetto per gli altri. La sua impulsività e istrionismo non conoscono fine.
Quanto al marito, il povero Charles, è un personaggio che non crea empatia, forse proprio perché è stato ingannato a lungo e ci sembra troppo sciocco per provare simpatia per lui. Forse era ingenuo o forse solo accecato dall’amore vedendo solo ciò che voleva vedere. Emma ha una totale presa su di lui, e la sfrutta a suo piacimento. Tra i classici da leggere per il messaggio fortemente contemporaneo che ci regala: l’insoddisfazione che ci porta desiderare ciò che non possiamo, e che nel caso di Madame Bovary porta infinita miseria a se stessa e agli altri.
Le metamorfosi di Franz Kafka
Le metamorfosi è uno tra i classici da leggere per diversi motivi. Tra i primi, inserisco la capacità di Franz Kafka di creare un mondo narrativo completamente nuovo, innovativo e inaspettato. È questa una delle caratteristiche delle grandi narrazioni. Non è necessario infatti che il mondo della storia sia realistico, ma plausibile; così l’autore in questo romanzo ci offre un esempio di grande maestria narrativa
Le metamorfosi racconta la storia di Gregor Samsa, che si sveglia una mattina dopo aver dormito troppo e scopre di essere diventato un insetto gigantedurante la notte, apparentemente uno scarabeo. Tuttavia, Kafka non menziona esplicitamente nel testo che Samsa si sia trasformato definitivamente in uno scarafaggio o meno. Descrive semplicemente simbolicamente la vita passata di Samsa e la sua nuova vita, e ovviamente il suo “disturbo”.
Ma la storia di questo romanzo è molto più di una storia piuttosto oscura e inquietante di un uomo che si trasforma in un insetto pietoso. È la storia simbolica di un giovane che è inaspettatamente affetto da una malattia (la sua trasformazione in un insetto), le successive reazioni della sua famiglia (dolore, dimissioni, resistenza, ripugnanza e poi detestazione esplicita) e la sua eventuale morte che porta un senso di “tranquillità” alla famiglia di Gregor. È la storia di un individuo affetto da una malattia su cui non ha alcun controllo e non ha nemmeno idea di come continuerà a influenzare la sua vita e quella della sua famiglia. Gregor si trasforma in un enorme insetto senza alcuna ragione chiara.
Non c’è l’aspetto etico, non si parla mai di una punizione per Gregor, se fosse stato un “cattivo ragazzo” prima di quella fatidica mattina in cui si era trasformato in un insetto. Tutti i personaggi del libro, incluso Gregor, reagiscono alla sua metamorfosi in modo piuttosto illogico. I personaggi non si chiedono perché Gregor sia cambiato fisicamente, né esprimono stupore alla vista del nuovo corpo di Gregor: a quel punto c’è principalmente paura e forse delusione.
La metamorfosi di Gregor produce in lui un effetto curioso, che può o meno essere considerato simbolico in quanto dipende dall’interpretazione dell’individuo. Il processo di metamorfosi interrompe completamente tutte le connessioni tra la mente di Gregor e il suo corpo. Mentre il suo corpo è quello di un insetto, con tutti i processi e i requisiti corporei che un corpo di un insetto avrebbe, la sua mente rimane quella di un essere umano con la stessa coerenza nei processi di pensiero che il lettore vede in tutto il libro. Si potrebbe andare oltre e speculare su come la novella di Kafka rappresenti la disconnessione delle nostre menti e corpi nei tempi moderni, su come questa disconnessione è in realtà come tutti noi viviamo oggi, con le nostre menti che sono quasi entità separate dai noi nostri corpi materiali. Menti assorte, che spesso sono in altri luoghi grazie alla tecnologia che ci rende sempre connessi e raggungibili. Potremmo dare tante letture, ma è proprio la combinazione di assurdo e simbolico rende questo romanzo così complesso e una lettura interessante. Uno dei classici da leggere.