Festa della donna: Le nerd che hanno rivoluzionato il mondo

festa delle donne fabiana gianotti

Per celebrare la Festa delle Donne, vi proponiamo 6 genialità hi-tech al femminile. Perché, come dice qualcuno, l’informatica è troppo importante per essere lasciata agli uomini

Quando si parla di tecnologia digitale, tutti pensano agli uomini che l’hanno fatta grande. Steve Jobs, Elon Mask, Bill Gates, Mark Zuckerberg, Larry Page, Sergey Brin… Ma cosa dire delle donne? Pur meno conosciute, sono tante quelle che hanno dato un fondamentale contributo alla rivoluzione tecnologica dei nostri tempi. In occasione dell’8 marzo, noi di HDiscount celebriamo la festa della donna ricordando alcune delle più importanti personalità legate alla scienza e all’hi-tech. E fidatevi: le “quote rosa” sulla categoria, sono destinate ad aumentare.

1 Ada Lovelance Byron: Computer? Intuizione femminile

festa della donna

L’oggetto NERD per eccellenza, deve la sua esistenza alla folgorazione di una donna. E non una qualsiasi: Ada Lovelance Byron, figlia del poeta George Gordon Byron, gettò le basi teoriche per l’invenzione del computer. Siamo a metà ottocento, in Inghilterra. Ada – appena diciassettenne – incontrò a una festa Charles Babbage, inventore pazzo e burbero che lavorava da mesi a una prima macchina calcolatrice. Un oggetto composto da ingranaggi, in grado di eseguire sottrazioni e addizioni in maniera automatica. La ragazza decise di metterci mano, trasformandola in una macchina capace di compiere operazioni ben più complesse.Per riuscirvi, la signorina Byron scrisse il primo algoritmo espressamente inteso per macchina. Sembra una stupidaggine, ma non lo è: Miss Byron lo fece 150 anni fa, prima di tutti. Oggi gli algoritmi informatici governano il mondo, o quasi.

2 Josephine Cochrane: l’inventrice della lavastoviglie

Un personaggio da film, questa Josephine Cochrane. E non è detto che prima o poi non gliene dedichino uno. Metà ottocento, Illinois: Mrs. Cochrane era una ricca donna, che amava invitare a cena personalità e conoscenti. E si sa come funziona: preparare manicaretti è divertente, ma poi i piatti chi li lava? Per risolvere l’annoso problema, Josephine inventò una macchina che lo potesse fare al posto suo. “Se nessuno l’ha ancora inventata, allora ci riuscirò io stessa!” è la famosa esclamazione della Cochrane. Nonostante le conoscenze rudimentali e i pochi strumenti a disposizione, costruì un motore automatico, che spruzzava acqua calda e sapone sulle stoviglie. Incredibile ma vero, l’aggeggio funzionava benissimo. Molto meglio della lavastoviglie (guarda quelle del nostro catalogo) brevettata negli stessi da un certo Joel Houghton, che infatti fu un fallimento.

3 Karen Spärck Jones: donne e motori… di ricerca.

Certo: Google è stato sviluppato da Larry Page e Sergey Brin. Ma senza Karen Sparck Jones, non ci sarebbe stato nessun motore di ricerca, nessun Alphabet, nessun impero economico. La signora inglese Karen Spärck Jones, nata nello Yorkshire, introdusse il concetto di inverse document frequency. Sarebbe? Una componente per ricercare velocemente una o più parole da un indice di documenti. Il saggio fu pubblicato nel 1972, poi nel 1994 venne riutilizzato da Mike Burrows, per creare Alta Vista. Karen è anche autrice di una delle frasi più belle sull’argomento donne e computer: “l’informatica è troppo importante per essere lasciata agli uomini”.

4 Sophie Wilson: la mamma degli smartphone

festa della donna sophie wilson


Quell’oggettino che ha rivoluzionato le nostre esistenze? Senza Sophie Wilson non sarebbe mai esistito. Stiamo parlando degli smartphone, tra gli articoli più venduti del nostro catalogo HDiscount. La ricercatrice inglese, classe 1957, progettò uno dei primi microprocessori per cellulare. Assieme al collega Steve Furber, conosciuto alla Acorn, ha anche creato il BBC Microcomputer, calcolatore venduto a milioni di studenti inglesi (proprio come fu per il Raspberry Pi). Non soddisfatta, ha anche realizzato il processore Arm, utilizzati per tablet, smartphone e televisori Smart tv. 30 miliardi di vendite. Chissà cos’altro si inventerà, la signora degli smartphone.

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5 Fabiola Gianotti: la Einstein dei giorni nostri

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Italianissima, ce la invidiano in tutto il mondo. Figlia di un geologo piemontese e una letterata siciliana, ha studiato Fisica a Milano e ha vinto una borsa di studio per giovani fisici al Cern. Da lì, una carriera in salita, fino a diventare la direttrice generale del laboratorio scientifico più importante al mondo. È stata lei, dal 2009 al 2013 a condurre lo storico esperimento Atlas, che portò alla scoperta del bosone di Higgs. Nel 2012 il magazine Time l’ha posizionata quinta nella classifica delle persone dell’anno.

6 Marissa Mayer: CEO al femminile

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Marissa Mayer è una delle poche CEO a tener testa al maschilismo informatico dilagante. Ora è la super-boss di Yahoo, ma vanta altre conquiste: laureata cum laude presso la prestigiosa Standford University,  è stata la prima donna ingegniera assunta da Google e mamma affettuosissima. Su internet gira una copia del suo curriculum vitae: una paginetta striminzita, con tutto quello che c’è da sapere condensato in grafici e frasi memorabili. Oltre al senso degli affari, ha anche un grande dono per la sintesi. In barba ai cliché sulla logorrea tutta femminile.

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